teatro

  • American Buffalo
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    La poetica di David Mamet, tanto al cinema che in teatro, ha il dono di riconfigurare temi, situazioni e personaggi tipici di determinati generi, facendone emergere il lato più spigoloso, magari amaro, ma sempre profondamente umano. Il ritratto dell’America contemporanea che ne consegue è veritiero e sanguigno. Tra il 22 gennaio e il 3 febbraio 2013 quest’America pulsante di contraddizioni e vita vera ha fatto capolino a Testaccio: merito di  American Buffalo, la pièce di Mamet messa in scena con successo al Teatro Cometa Off, per la regia di Mario Sgueglia e Gianluca Soli. Costoro sono anche, insieme ad Alessandro Procoli, i protagonisti dello spettacolo.

  • Elephant Man
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Rivive, sotto le luci cupe e smorzate del teatro Ghione, la storia vera di Joseph Merrick, “l'Uomo Elefante”, che nella Londra tardo Vittoriana, fu salvato dagli orrori della strada dal dr. Treves, salvandolo a sua volta dai suoi fantasmi interiori. Con lo spettacolo Elephant Man, in scena dal 7 al 17 febbraio 2013, Giancarlo Marinelli ha trasfuso il racconto autobiografico di Frederick Treves, con un occhio al capolavoro cinematografico di David Lynch del 1980, in un dramma denso, vibrante, intriso di intelligente ironia, che trae vigore da una messa in scena cupa e compatta e da un cast di rara intensità.

  • Poli
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Nel  suo ultimo spettacolo, in scena al Teatro Eliseo dal 15 gennaio al 3 febbraio 2013, intitolato Aquiloni, Paolo Poli, con invenzioni sceniche sorprendenti e straordinarie, ripropone la grande lirica di Giovanni Pascoli.

  • Daniel Ezralow
    Articolo di: 
    Laura Boeri

    Mercoledì 30 gennaio 2013, presso il teatro Colosseo di Torino, è andato in scena "Open" , il nuovo spettacolo della compagnia di danza di Daniel Ezralow. Il teatro era gremito, la coda alle casse arrivava fino in strada a intasare il traffico e tra gli astanti erano facilmente riconoscibili gli addetti al settore. Impossibile non riconoscere altri ballerini, grazie all'incedere elegante, al particolare modo di sostare in piedi e a all'inconfondibile morbidezza dei movimenti.

  • Federica Bern
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il progetto teatrale di Federica Bern, lei, unica su un doppio palco ad interpretare una ragazza ed un'adulta, la madre di perle, insieme a Francesco Villano che si occupa della regia, è tratto dalla vita e dalle opere di Irène Nemirovsky, autrice ebrea ucraina trasferitasi in Francia nel 1919, e la cui lingua d'adozione diventò naturalmente quella francofona. Il titolo della pièce, Sonata per ragazza sola, in scena alla Casa delle Culture fino al 3 febbraio 2013, suona adatto sia alla madre sia alla figlia, le due donne protagoniste del dramma.

  • Martina Zuccarello
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    L'amore e l'amicizia ai tempi della crisi sono grovigli di sentimenti resi ancora più confusi dall'incertezza dell'oggi. Ciò che si ha sembra non bastare mai. Ciò che si vorrebbe sembra troppo distante. Eppure agli occhi degli altri le soluzioni ai nostri problemi appaiono sempre alla nostra portata. Solo che non le vediamo, nascoste dietro l'ostacolo più grande e più invisibile: noi stessi. È quello che accade nella commedia Tu che ne pensi?, scritta da Antonello Coggiatti, in scena al Teatro Petrolini di Roma dal 22 gennaio al 3 febbraio 2013, in cui le tre giovani amiche protagoniste si ritrovano per mettere sul tavolo le loro matasse emotive, sperando in consigli che le aiutino a sbrogliarle.

  • La variante E.K.
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Ore 16 una bella messa solenne”, “Sconti su suffragi e suffragette”, “Subito dopo buffet, inumazione, tumulazione e caffè”, “Per i più cinici l’ammazzacaffè!”. Ecco un dialogo piuttosto emblematico tra “organizzatori di funerali”. Emblematico, perché vi è ben rappresentato quel macabro umorismo, che è tra i punti di forza dello spettacolo in cartellone dall’8 al 13 gennaio scorso al Teatro dell’Orologio: La variante E.K.

  • La cantatrice calva
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Uno degli autori più incontrovertibilmente appartenenti al teatro dell'assurdo della metà del Novecento, Eugène Ionesco (in rumeno Eugen Ionescu, essendo naturalizzato francese), e la sua prima antipièce, La cantatrice calva, hanno visto la luce alla Casa delle Culture l'8 gennaio scorso e saranno in scena fino al 20 per la regia di Marco Carlaccini e la Compagnia Ginepro Nannelli. I protagonisti dell'anticommedia – così denominata dall'autore – sono Marco Carlaccini e Patrizia D'Orsi come signore e signora Smith; Claudio Capecelatro e Sara Poledrelli come signore e signora Martin. Gli altri due personaggi di supporto sono la cameriera Mary, interpretata da Xhilda Lapardhaja ed il Pompiere, nel cui ruolo si incrocia Ludovico Nolfi.

  • Michelangelo
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Si deve innanzitutto riconoscere una robusta dose di coraggio a questi attori slovacchi, il cui spettacolo è andato in scena a Roma in un periodo non particolarmente favorevole all’intrattenimento colto, quello a ridosso di Capodanno. Ma quegli spettatori, quasi altrettanto coraggiosi, che si sono presentati al Teatro San Genesio il 29, 30 o 31 dicembre 2012, sono stati ricompensati da una messa in scena vivace, creativa, ben impostata sia dal punto di vista storico che sotto il profilo estetico. Ci vien voglia di sbilanciarci ulteriormente: il lavoro di Peter Weinciller, intitolato Michelangelo Affresco sul cammino di un’artista, meriterebbe di essere riproposto in Italia e di girare a lungo per la penisola, in particolare nelle città d’arte come Perugia, Bologna e ancor più Firenze, visti i legami strettissimi con quel personaggio la cui biografia vi appare briosamente rivisitata.

  • Nannarella
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Lo abbiamo acciuffato per un pelo. In scena a Roma dal 13 al 22 dicembre, Cara Anna Magnani è uno spettacolo già rappresentato in molteplici circostanze, rispetto al quale avevamo sentito dire cose egregie. Ora che ne abbiamo fatto esperienza diretta, possiamo confermare che si tratta di una fama meritata. Come si accennava all’inizio, questa intensissima pièce dedicata alla vita e al mito di Nannarella l’abbiamo intercettata proprio la sera del 22, cioè l’ultima, in quello stesso Teatro Planet dove poche settimane prima avevamo seguito Romeo e Giulietta.