teatro

  • Carrozzeria Orfeo
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Domenica 28 aprile, nell'ambito della settima edizione del festival Teatri di Vetro, è andato in scena al Teatro Palladium di Roma lo spettacolo Robe dell'altro mondo, della compagnia Carrozzeria Orfeo, vincitrice nel 2012 del Premio Nazionale della Critica dell'ANCT. Un premio meritato, a giudicare dalla ricchezza di uno spettacolo, scritto da Gabriele Di Luca, che fonde sapientemente il linguaggio teatrale con quello cinematografico e, soprattutto, fumettistico, e che da vita, in un gioco di maschere e intrecci temporali, a un affresco ironico quanto amaro delle paure e delle crepe morali della società contemporanea. Merito anche delle ottime interpretazioni degli attori: Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Massimiliano Setti e Roberto Capaldo.

  • Elio e le Storie Tese
    Articolo di: 
    Laura Boeri

    Giovedì 18 aprile, sul palco del teatro Colosseo di Torino è andato in scena il concerto dello storco gruppo italiano capitanato da Elio Belisari. Il concerto fa parte del nuovo tour e promuove l'uscita del prossimo cd della band, in vendita dal 7 maggio.

  • Aria Tango
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Al Teatro dell'Opera di Roma hanno preso vita tre balletti dedicati alla notte, dal 12 al 17 aprile: Notes de la Nuit il titolo omnicomprensivo che si suddivide nella coreografia Into the Night di Jerome Robbins ripresa da Ben Huys; Quartetto, una nuova creazione  a firma di Francesco Nappa; Aria Tango, altra nuova bifasica coreografia (Aria Tango 1 e 2) di Micha Van Hoecke. Sul palcoscenico le due étoiles dell'Opéra de Paris, Eleonora Abbagnato e Stéphane Buillon ad alternarsi con la Prima Ballerina dell'Opera di Roma, Gaia Straccamore, ed il Primo Ballerino del New York City Ballet, Amar Ramasar.

  • Amici amici… Amici ar bar!
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    L’entrata in scena dell’ottimo Michele Di Stio è di quelle folgoranti: a sipario ancora chiuso e luci accese, una voce cavernosa rimbomba dal retro della sala, prendendo in contropiede il pubblico. E appare lui. Tenuta da pantofolaio, modi spicci da romanaccio in crisi, poiché lo scanzonato mattatore ha un bel problema, quello dell’antenna cui è collegata la tele, ancora da risolvere.

  • Samson et Dalila
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    In scena per cinque rappresentazioni dal 5 al 13 aprile 2013, l'indiscusso capolavoro di Camille Saint-Saëns al Teatro dell'Opera di Roma: Samson et Dalila, il grand opéra che, tratto dal libretto di Voltaire scritto per Rameau, viene affidato da Saint-Saëns a Ferdinand Lamaire, il quale lo convince a trasformarlo nell'opera più riuscita e di pregio del compositore. Con l'allestimento originale de La Fura dels Baus di Carlus Pedrissa e Charles Dutoit alla direzione, cantano due voci come quelle di Olga Borodina per Dalila (Ekaterina Semenchuk l'11 ed il 13), e Aleksandrs Antonenko per il gigantico Samson a guida degli ebrei contro i Filistei.

  • Teatro Quirino La coscienza di Zeno
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Uno spettacolo teatrale tratto da un grande classico della letteratura mette lo spettatore in una condizione particolare, poiché si vede costretto a confrontare le impressioni della lettura del libro con il modo in cui i suoi significati simbolici e letterari sono stati situati dentro la rappresentazione scenica dal regista e da chi ne ha curato l’adattamento teatrale. La coscienza di Zeno, spettacolo in programmazione al teatro Quirino di Roma dal 2 al 14 aprile, con la regia di un maestro di grande esperienza come Maurizio Scaparro, testo il cui adattamento teatrale venne realizzato in pasato da Tullio Kezich, sorprende e colpisce lo spettatore per la sua fedeltà al libro di Italo Svevo e per la sua elegante raffinatezza.

  • Da Krapp a senza parole
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Sulla scena del Piccolo Eliseo si attardano due barboni, figure emblematicamente beckettiane: Da Krapp a senza parole è lo spettacolo che, dopo vent'anni (Premio della Critica 1991), riportano sulla scena insieme Glauco Mauri e Roberto Sturno. L'assurdità della vita secondo Samuel Beckett e i suoi manifestamente discorsivi silenzi, che si appropriano della scena dal 3 al 21 aprile con quattro atti dell'irlandese trapiantato in Francia: Respiro, Improvviso dell'Ohio, Atto senza parola e L'ultimo nastro di Krapp.

  • '77 La rivoluzione è finita. Abbiamo vinto
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Diapositive di un movimento destinato a perdere, a perdersi, ma non prima di aver fatto debuttare sul palcoscenico della Storia una generazione ancora in grado di lottare, di inseguire determinati ideali. E ad animare tali diapositive un gruppetto di attori incredibilmente affiatato, convincente e capace di emozionare. Citiamoli pure tutti: Ugo Benni, Elvira Berarducci, Bernardo Casertano, Michele di Vito, Sebastiano Gavasso, Irene Maiorino, Francesca P. Pastanella, Adriano Saleri, F. Valeriano Solfiti. I ragazzi di oggi chiamati a interpretare i ragazzi di ieri. Sono loro i giovani e validissimi attori che tra il 2 e il 4 aprile 2013, al Teatro Tor di Nona, hanno riportato in scena un bellissimo spettacolo di Francesca Pirani, ‘77. La rivoluzione è finita. Abbiamo vinto, che già l’anno prima aveva ottenuto riscontri notevoli.

  • Oreste
    Articolo di: 
    Marianna Dell'Aversana

    L’antico e il moderno si sono inverati sulla scena del Teatro Vascello di Roma durante lo spettacolo “Oreste” rappresentato dal 22 al 24 marzo 2013, ideato da Marco Bellocchio e affidato alla regia di Filippo Gili. Il regista si confronta con un’opera di Euripide, il tragediografo più discusso dell’Antica Grecia, che per primo osò dare forma più umana ai miti del suo tempo, ridimensionando il ruolo della divinità nelle azioni umane, a differenza dei suoi predecessori Eschilo e Sofocle.

  • Orchestra di Piazza Vittorio
    Articolo di: 
    Marianna Dell'Aversana

    Una dolce melodia evoca il rumore delle onde; i musicisti oscillano da un lato all’altro, mimando il movimento dei corpi su una barca; sullo sfondo schermi a forma di oblò riproducono paesaggi diversi. Si apre così, suggestivamente, lo spettacolo “Il giro del mondo in 80 minuti” dell’Orchestra di Piazza Vittorio al Teatro Olimpico di Roma, in scena dal 7 al 24 marzo.