Hereafter. La preveggenza secondo Eastwood

Articolo di: 
Elena Romanello
Hereafter

Parlare di morte e di esperienze legate alla medesima al cinema è sempre un azzardo, perché si corre il rischio di finire nelle secche della banalità e degli effetti, stucchevoli o spaventosi, a tutti i costi. Ma se a parlare di morte e di quello che può essere legato e successivo a lei è un maestro come Clint Eastwood, le cose possono farsi decisamente interessanti.

Partendo da un punto di vista laico e non dimenticando la consueta attenzione per gli esseri umani, i loro problemi e le loro gioie, l'ottantenne regista e attore narra le vicende di tre personaggi, lontani nello spazio e nelle loro vite ma accomunati dal fatto di aver avuto in qualche modo a che fare con la morte. Marie Lelay (Cécile de France), grintosa giornalista francese in carriera, rimane coinvolta in uno tsunami mentre si trova in ferie e sperimenta per un attimo cosa può essere l'aldilà. Marcus, ragazzino londinese, perde in un incidente il suo adorato fratello gemello, unico punto di riferimento in una triste situazione familiare, e vorrebbe capire dove si trova. George Lonegan (Matt Damon), operaio di San Francisco, ha rinunciato ad arricchirsi con i doni di preveggenza che ha ma non riesce a sottrarvisi fino in fondo e a costruirsi una vita normale.

Tre storie che si sviluppano in maniera autonoma e parallela, con eventi vari, in cui non mancano un paio di strizzate d'occhio (ma intelligenti) ai patiti del genere paranormale, tra premonizioni e teorie del complotto, che sono una riflessione sulla condizione umana, sul rapporto con la morte che deve essere tenuta in considerazione senza  impedire di vivere la propria vita, lasciando anche andare i propri cari e sapendo convivere con il dolore della loro scomparsa.

Senza patetismi, con un inizio lento che poi però guadagna nel corso della vicenda, dopo la notevolissima sequenza iniziale dello tsunami,- non solo sfoggio di computer graphic ma ricostruzione di quella che è una tragedia incombente per molti angoli del pianeta -, Hereafter riesce a non essere né pacchiano né melodrammatico e a rappresentare una nuova incursione di Eastwood nei meandri dell'animo umano, confrontato stavolta con il mistero estremo dell'esistenza, la morte e le sue conseguenze, facendo riflettere e creando una commozione non patetica ma sincera. Interessante anche l'omaggio a Charles Dickens, che unisce alla fine i tre protagonisti: impareggiabile cantore dell'umanità in tutte le sue forme oltre che autore di una delle più riuscite fiabe paranormali (A Christmas Carol, 1843).

Buoni gli interpreti, Matt Damon ha forse la migliore occasione finora della sua carriera nella parte del sensitivo suo malgrado George, non solo decorativa Cécile de France di cui si spera di vedere nuove interpretazioni, eccezionale il giovanissimo George Mac Laren, nei ruoli secondari spiccano Bryce Dallas Howard nella parte della protagonista di un tentativo di George di farsi una vita normale e la veterana Marthe Keller nel ruolo di una scienziata in cerca della verità su morte e aldilà. Verità che il regista non svela, perché il suo scopo non è di dare certezze assolute, ma di mostrare come la vita sia una ricerca continua, un continuo divenire, un costante confrontarsi.

Pubblicato in: 
GN34 Anno III 10 gennaio 2011
Scheda
Titolo completo: 

Hereafter
REGIA: Clint Eastwood
SCENEGGIATURA: Peter Morgan
ATTORI: Matt Damon, Cécile de France, Bryce Dallas Howard, Jay Mohr, Mylène Jampanoï, Thierry Neuvic, Richard Kind, Jenifer Lewis, Steve Schirripa, Lyndsey Marshal, Marthe Keller, Niamh Cusack, Nikki Harrup, Fileena Bahris, Charlie Holliday, Kelli Shane, John Nielsen, Annette Georgiou, Jack Bence, Frankie McLaren

Uscita al cinema 5 gennaio 2011

FOTOGRAFIA: Tom Stern
MONTAGGIO: Joel Cox, Gary Roach
PRODUZIONE: The Kennedy/Marshall Company, Malpaso Productions, Road Rebel
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: USA 2010
GENERE: Drammatico, Thriller
DURATA: 129 Min
FORMATO: Colore 2.35 : 1