cinema

  • Just like a woman
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il film di Rachid Bouchareb dal titolo semplice e significativo, Just like a woman, è un consapevole ritratto di due giovani donne, Mona e Marylin, dalle culture differenti ed interpretate rispettivamente da Sienna Miller e Goldshifteh Farahani, un'americana ed un'indiana, che in una specie di fuga à la Thelma e Louise (ma senza epilogo tragico), si confrontano sul loro essere donne oggi, nella società americana con tutte le sue storture e discriminazioni.

  • Educazione Siberiana
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    C'erano una volta gli Urka: che suona come c'era una volta il lupo mannaro, e di lupo ce n'è uno nel film, un lupo dei Carpazi (che giustamente sono lì, tra Romania e Moldavia), non solo, c'è proprio la fiaba, che riabilita in qualche modo un clan criminale inventato da Nicolai Lilin, appunto gli Urka Siberiani, con cui lui sarebbe venuto in contatto da bambino, ma su cui permangono vari dubbi, a detta di storici di mafia russa (o di origine come sarebbero gli Urka) e di studiosi di emigrazione da e per la Russia. Alla base quindi dell'ultimo film di Gabriele Salvatores, ovvero Educazione Siberiana, rimane nell'aria un sapore più di fiction piuttosto che di autobiografia per lo scrittore Lilin (pseudonimo) nato a Bender in Transnistria (Repubblica Moldava). 

  • Ben Affleck
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    In diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles, domenica 24 febbraio l'85° edizione degli Academy Awards ha visto trionfare il pluripremiato Argo, acclamata opera terza del sorprendente Ben Affleck, che ha sconfitto i veterani Ang Lee, vincitore però del premio per la miglior regia con Vita di Pi (vincitore di 4 Oscar), e Steven Spielberg, che con il suo Lincoln si è dovuto accontentare di quello per il miglior attore a Daniel Day-Lewis (il suo storico terzo) e per le migliori scenografie (Rick Carter e Jim Erickson).

  • 466464-Tutti-contro-tutti-regia-Rolando-Ravello2.jpg
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Rolando Ravello fa il suo esordio alla regia con Tutti contro tutti, nelle sale dal 28 febbraio, riuscendo nell'arduo intento di declinare in chiave comica temi di drammatica attualità come quelli dell'emergenza abitativa e dell'occupazione abusiva nelle periferie delle grandi città. E lo fa con buoni risultati, grazie soprattutto a una scrittura a tratti fresca, mordace e a un ottimo cast multigenerazionale, in cui spicca un impagabile Stefano Altieri.

  • Captive
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Ispirato a eventi di cronaca realmente accaduti e realizzato attraverso una coproduzione francese – filippina – tedesca – inglese, l'ultimo film di Brillante Mendoza, "Captive", è stato proiettato in anteprima web sulla piattaforma streaming di MyMovies alcuni giorni prima della proiezione ufficiale nelle sale cinematografiche.
    Il regista filippino trae il soggetto del suo film dalla triste vicenda legata al rapimento di un gruppo di turisti da parte di una squadra di guerriglieri islamici, avvenuto nei pressi di Dos Palmas Resort, sull'isola di Palawan nelle Filippine il 23 aprile del 2001.

  • The Sessions
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Non si può negare che a Hollywood vi sia una particolare propensione per le storie di personaggi con un handicap, anche grave, che grazie alla loro forza di volontà e a uno spirito indomito riescono a prendersi comunque una rivincita, rispetto alla vita che li ha messi così a dura prova. Ed il rischio che da tale propensione escano fuori polpettoni melensi, retorici, è quanto mai alto. Fortunatamente non è questo il caso del discreto lungometraggio realizzato da Ben Lewin, The Sessions, che persino quando sfiora il patetico riesce sempre a compensare un simile rischio con buone dosi di ironia e leggerezza

  • Anna Karenina
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un magnifico palcoscenico di un teatro dell'Ottocento per l'Anna Karenina diretta da Joe Wright: un parterre rivestito di décor barocchi, la rilettura del capolavoro dell'autore russo di Guerra e pace, Lev Tolstoj, è la storia dell'eroina con un'allure che scatena l'attenzione e tiene desto il ritmo con velocità incalzante e trovate continue, tra una quinta e l'altra. Gli attori, tutti di grido, vanno dalla protagonista Keira Knightley e Jude Law  (l'ufficiale e marito Karenin) fino a Aaron Taylor-Johnson nel ruolo dell'amante impossibile, il conte Vronskij.

  • Blue Valentine
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Giunge in Italia con circa due anni di ritardo il film che Derek Cinafrance ha presentato al Sundance Film Festival nel 2010 ed al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard: Blue Valentine, un San Valentino blu, ovvero triste, come l'aggettivo ricorda in inglese. Con Ryan Gosling e Michelle Williams seguiamo il naufragio di una coppia in cui le parti sembrano quasi ribaltate, presentando un romantico Dean ed una più dissennata e problematica Cindy: un film in cui è lui quello che cerca di mettere a posto le cose, sebbene stiano rotolando giù come pietre (direbbe Bob Dylan, “Like a rolling stone”).

  • The Summit
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    The Summit è molto più di un documentario sul G8 di Genova. È una ricostruzione attenta e meticolosa che consegna alla Storia un importante tassello di verità su quei fatti. È un passo ulteriore e mai così approfondito verso l'elaborazione di una delle pagine più drammatiche del nostro recente passato e con esso la messa in luce di zone d'ombra che ancora oggi impediscono la piena decodifica delle sue cause.

  • Noi siamo infinito
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Gli anni Ottanta ed il loro strascico fino ai Novanta, albeggiano fra gli adolescenti come una promessa di una qualche grazia, come se un'epoca in cui il digitale non aveva ancora preso piede, in fondo avesse stimolato altre zone dell'immaginazione oggi forse un po' assopite (o più rassegnate). E così, il libro omonimo Noi siamo infinitoscritto da Stephen Chbosky, si è trasformato in un film diretto da lui stesso e con Logan Lerman ed Emma Watson come protagonisti. La terza, incredibile parte dell'amico che li fa incontrare, è di Ezra Miller.