cinema

  • Tatarak Sweet Rush
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Di questi tempi la distribuzione italiana sconta un immenso gap culturale con paesi come la Francia, la Gran Bretagna, la Germania, solo per citare quelle nazioni in cui la curiosità del pubblico si sposa con un ruolo più attivo e maturo sia da parte delle istituzioni che degli stessi canali commerciali. Da noi per il cinema d’autore europeo si rischia il deserto. Lo strapotere del colosso hollywoodiano è ovviamente fuori discussione. E se cinematografie che non siano quella francese, quella inglese e talvolta quella spagnola risultano quasi completamente e colpevolmente ignorate, oppure ghettizzate, lo stesso si può dire per autori che hanno fatto la storia del cinema, senza che le loro opere più recenti continuino a beneficiare degli stessi spazi avuti in passato. Uno di questi autori è senz’altro Andrzej Wajda

  • My Sweet Orange Tree
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    La Direzione artistica, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, alla presenza della Giuria di Alice nella Città, ha consegnato il Premio come Miglior film del Concorso Young Adult (che consiste in un premio economico di 10.000 euro) di Alice nella Città al brasiliano My Sweet Orange Tree di Marcos Bernstein "per il perfetto equilibrio tra poesia ed intrattenimento che ne fa un film tecnicamente elegante senza essere inaccessibile.

  • Burrowing. Locandina film
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Presentato in occasione della 59° Edizione del Berlinale Film Festival del 2009, "Burrowing" (Man tänker sitt) è il primo lungometraggio realizzato dai registi esordienti Henrik Hellström e Fredrik Wenzel, riproposto recentemente in streaming sulla piattaforma di MyMovies in lingua originale con sottotitoli.

  • Ixjana
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un andamento ondivago e rarefatto, altalenante tra sprazzi di realtà, ricordi e sogni, caratterizza il film Ixjana di Józef e Michal Skolimowski. La pellicola si intona su colori e azioni surreali incorniciata da plurimi flashback: una densa coltre erotica sottende tutto lo svolgimento del film (a volte po' troppo arzigogolato) raccogliendo spunti e citazioni a piene mani da autori com Lynch, il compatriota Polanski, il Kubrick di Eyes Wide Shut che compare subito nella festa in maschera da cui si scatena la rimozione del protagonista Marek sull'omicidio dell'amico Arthur.

  • Anja La nave
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Una volta tanto può essere utile cominciare dalla fine. E avviare così quel percorso a ritroso che, partendo da un non trascurabile dettaglio, renderà più chiaro il valore dell’opera. Nelle battute finali del bel documentario realizzato da Roland Sejko, Anija (la nave), viene dedicata un’inquadratura a ciascun personaggio intervistato, il cui  nome compare nella sottostante didascalia accanto a quello dell’imbarcazione con la quale raggiunse il nostro paese, con specificato il numero di albanesi presenti a bordo della stessa nave.

  • TAR
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due film e due differenti prospettive al Festival del Cinema di Roma: il film dedicato da James Franco al poeta C.K. WilliamsTar, e quello invece esilarante spagnolo sulla condizione maschile, in questa pellicola a firma di Cesc Gay, intensamente velata da uno sguardo ironico e sincero e che titola: Una pistola en cada mano.

  • Marfa Girl
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un bel film onesto e sincero, aldilà dei pregiudizi comuni e correnti, cui molti forse storceranno il naso per le scene di sesso (o amore? Tanto è sempre quello che unisce le persone in fondo, in qualsiasi “intercourse” ve n'è una certa quantità a meno che non sia proprio mercenario e temporaneo), per la vita nelle periferie di un Texas che nemmeno si immagina qui, per vite un po' allo sbando ma autentiche: questo il film di Larry Clarke, Marfa Girl.

  • The Motel Life
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La speranza è la chiave: “Hope is the key”, dice Kris Kristofferson al giovane protagonista di The Motel Life di Alan Polsky e Gabriel Polsky. Emile Hirsch, nella parte di Frank Flannigan, non la perderà mai per salvare il fratello Jerry Lee dalle maglie della polizia in seguito ad un disgraziato incidente. Commuove questo roadmovie girato con con expertise e tocco lucido e lirico, sebbene i dintorni di Reno, Nevada, siano estremamente freddi e la gente è rude e semplice nel parlare come nel fare.

  • VITRIOL
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un excursus nei misteri sotterranei di Napoli, il film di Francesco Afro De Falco: un mokumentario (un finto documentario) col nome alchemico di  V.I.T.R.I.O.L. (ossia Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem: visita l’interno della terra, e rettificando troverai la pietra nascosta che è la vera medicina). Per trovare la sfera o uovo alchemico bisognerà seguire i due protagonisti con la telecamera 8mm. in mano: Lola,  interpretata da Roberta Astuti, e Davide, l'attore Yuri Napoli.

  • Goltzius
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Tre film alla Festa Internazionale del Cinema di Roma completamente diversi l'uno dall'altro: il prodotto di marca francese, Populaire di Regis Roinsard, è un meccanismo perfetto, mentre completamente agli antipodi la prova di Figgis con Suspension of disbelief, che metterà a dura prova la razionalità dello spettatore e la sua capacità di astrarsi dalle storie che si coagulano in esso. Goltzius and The Pelican Company è invece uno dei film tipici di Greenaway, quindi da osservare con estrema attenzione e concentrazione.