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Al Quirino Cechov e Sacks riletti dai detenuti
Il 21 maggio 2010 al Teatro Quirino di Roma è stata presentata alla stampa una lodevole iniziativa, promossa dalla Fondazione Roma Terzo Settore, organismo privato che persegue fini sociali e filantropici, in favore di quanti vivono una condizione esistenziale difficile e dolorosa: detenuti, emarginati, persone escluse e prive di rapporti affettivi. Come ha dichiarato la Professoressa Alessandra Taccone nel corso della conferenza stampa, la Fondazione Roma Terzo Settore si colloca in uno spazio intermedio che si trova tra lo stato sociale e l’economia di mercato.
Proprio alla Fondazione Roma Terzo Settore si deve la nascita di alcuni laboratori teatrali per giovani ed aspiranti attori, per persone anziane e sole, per i detenuti reclusi nelle carceri, dove scontano le pene detentive in condizioni di grande sofferenza umana. Lo spettacolo che andrà in scena al Teatro Quirino il giorno 26 maggio c.a. con la regia di Alvaro Piccardi, intitolato Viaggio All’isola di Sakhalin, è tratto dagli scritti di due grandi autori: Anton Cechov e Oliver Sacks. Gli interpreti e gli attori di questo spettacolo, che come ha affermato il presidente del Teatro Quirino Geppy Gleijeses costituisce un evento raro in Italia, saranno i detenuti del carcere di Rebibbia, i quali hanno seguito un corso di recitazione all’interno dell’istituto penitenziario durato sei mesi.
La Fondazione Roma Terzo Settore fa capo al Professor Emanuele Emanueli, che sulle politiche sociali a favore degli emarginati ha pubblicato uno studio pregevole. Per il presidente del Teatro Quirino, Geppy Gleijeses, l’arte deve avere una finalità che sia rivolta a favorire la rieducazione dei detenuti. Questo fatto spiega la decisione di ospitare lo spettacolo il 26 maggio al teatro Quirino di Roma, uno dei più importanti teatri italiani.
Giuseppe Talarico