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  • Aprirà giovedì 14 marzo, vernissage ore 19, la mostra fotografica di Ninni Romeo dedicata a Pina Bausch, uno dei maggiori talenti della danza del Novecento. IL MARGUTTA – "FRAMMENTI - OMAGGIO A PINA BAUSCH", LE FOTO DI NINNI ROMEO IN MOSTRA A 10 ANNI DALLA MORTE DELLA DANZATRICE  E COREOGRAFA TEDESCA. Saranno  esposte  44  fotografie  bianco e nero e colore,  in diversi formati di stampa,  di cui due ritratti di Pina Bausch e  immagini di diversi  spettacoli. Sarà visitabile sino a sabato 11 maggio.

  • Carolin Widmann è una delle più note esponenti della nouvelle vague di giovani violiniste che stanno insidiando lo storico primato degli uomini in questo campo. Sabato 16 marzo alle 17.30 sarà all’Aula Magna della Sapienza per i concerti della IUC, insieme a un pianista di rango quale Dénes Várjon, suo abituale partner in sala da concerto e negli studi di incisione.

  • Si è tenuto ieri 11 marzo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea il Premio ARTE: Sostantivo Femminile. Anche quest’anno sono state premiate otto donne che contribuiscono con grazia, capacità e professionalità a far crescere l’arte e la cultura in ogni sua sfaccettatura. Giunto ormai all'undicesima edizione, il Premio - creato dall'Associazione Amici dell’arte moderna a Valle Giulia e gestito con la Galleria Nazionale - vuole essere un riconoscimento per le donne che in prima linea si battono per emergere in un mondo che ha visto da sempre la figura maschile come preponderante.

  • Martedì 12 marzo 2019 alle 20.30 la IUC presenta nell’Aula Magna dell’Università “Sapienza” (Città Universitaria, Piazzale Aldo Moro 5) il clarinetto di Gabriele Mirabassi e l’arpa llanera del colombiano Edmar Castañeda.

  • Importante presenza nella Stagione da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per gli appassionati del repertorio barocco di un trio unico nel suo genere: Trevor Pinnock, uno dei pionieri della riscoperta della musica antica in epoca recente, suonerà mercoledì 13 marzo ore 20.30 (Sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica) accompagnato da Emmanuel Pahud (primo Flauto dei Berliner Philharmoniker) e Jonathan Manson al violoncello.

  • Doppio appuntamento martedì 12 marzo ore 19.30 e mercoledì 13 marzo (Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio Gianni Borgna ore 11.30) con Giovanni Sollima e i suoi violoncelli, quest'anno riuniti nel Music Up Close Cello Ensemble, che affronteranno un viaggio tra tradizioni diverse ma le cui radici affondano però nello stesso terreno.

  • Domenica a tutto contrabbasso con The Bass Gang. L’esuberante ensemble sarà protagonista del nuovo appuntamento per il ciclo Family Concert (domenica 10 marzo introduzione ore 11.30, concerto ore 12, Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia).

  • Niccolò Paganini è noto al grande pubblico per il suo divismo e per la straordinaria padronanza del violino. Studi recenti hanno avanzato l’ipotesi che il talento del compositore genovese sia stato in parte legato a un terribile morbo che lo affliggeva, la “Sindrome di Marfan”, che colpisce il tessuto connettivo e compromette ossa, cuore e articolazioni.

  • Dal 15 al 22 marzo 2019 al Teatro Costanzi va in scena il nuovo allestimento dell’Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, su libretto di Ranieri de’ Calzabigi, una coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées, Château de Versailles Spectacles e Canadian Opera Company. Il capolavoro di Gluck manca sulle scene del Costanzi da cinquant’anni: nel 1968 venne diretto da Ferruccio Scaglia, con le coreografie e la regia di Aurel Milloss e con il ruolo del protagonista affidato a un tenore (Lajos Kozma).

  • Les Contes d’Hoffmann è uno tra i titoli d’opera meno frequentati dai teatri, sebbene di indiscussa bellezza. Scritta da Jaques Offenbach - del quale ricorrono i duecento anni dalla nascita - su libretto di Jules Barbier, (dal dramma omonimo dello stesso Barbier e di Michel Carrè) e ispirato ai racconti di E.T.A. Hoffmann, l’opéra-fantastique sarà il prossimo titolo che il Teatro di San Carlo presenterà dal 17 al 24 marzo, in un allestimento dell’Opera di Montecarlo per la regia di Jean-Louis Grinda.