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Ente Teatrale Italiano soppresso dal Decreto legge. Stato di agitazione ed iniziative
I lavoratori dell’Ente Teatrale Italiano continuano lo stato di agitazione e sospendono tutte le attività di lavoro, fatte salvo quelle già contrattualizzate (per evitare un danno erariale). Non si terrà più, quindi, la prevista serata delle nominations del premio Giganti del Teatro, fissata per lunedì 14 giugno 2010 al Teatro Valle di Roma, e sono sospesi tutti i progetti nazionali ed internazionali che erano in programma.
L’Ente Teatrale Italiano è l’unico ente pubblico che promuove cultura e spettacolo dal vivo soppresso dal DECRETO-LEGGE 31 maggio 2010, n.78.
L’Eti, che gestisce direttamente 3 teatri, ha 28 dipendenti del comparto pubblico, mentre gli altri 145 appartengono al comparto dei lavoratori dello spettacolo dal vivo (contratto Agis), difficilmente riassorbibili da una pubblica amministrazione, al di là delle rassicurazioni che sono state date.
La soppressione dell’Ente va inoltre a spezzare una rete di relazioni progettuali, a livello nazionale e internazionale, già in essere, impoverendo ulteriormente il sistema del teatro e della danza in Italia, con un danno economico e d’immagine.
I lavoratori per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa ennesima azione di destrutturazione del sistema culturale italiano, stanno promuovendo iniziative pubbliche e hanno aperto una sottoscrizione sul sito www.enteteatrale.it per raccogliere adesioni per evitare la chiusura dell’Ente (hanno già firmato 3.900 persone tra cui: Mario Martone, Licia Maglietta, Rossana Casale, Franco Scaglia, Mascia Musy, Alessandro Bergonzoni, Marco Baliani, Virgilio Sieni, Roberto Faenza, Marco Bellocchio, Toni Servillo, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Rosanna Rummo, Pamela Villoresi, Giuliana Lojodice, Renato Quaglia, Grazia Di Michele, Emma Dante, Lidia Ravera, Giovanna Marinelli, Sandro Lombardi, Federico Tiezzi, Giuseppe Dipasquale).
Il gruppo facebook SOSTENIAMO L’ENTE TEATRALE ITALIANO, SOSTENIAMO LA CULTURA è arrivato a quasi 4.500 adesioni.
I lavoratori dell’Eti saranno presenti lunedì 7 giugno, alla manifestazione indetta dai sindacati confederati a sostegno dello spettacolo e della cultura, che si terrà a Roma, a Piazza Navona, dalle ore 14.
Nella serata del 7 giugno, dalle ore 20, al Teatro Duse di Bologna tutta la città, le forze politiche, gli artisti, sosterranno con la loro presenza i lavoratori della storica sala gestita dall’Eti.
Martedì 8 giugno, dalle ore 11, si terrà un tavolo di confronto al Teatro della Pergola di Firenze, aperto al pubblico.
Infine, mercoledì 9 giugno, dalle ore 20, l’appuntamento è invece al Teatro Valle di Roma, con artisti, personalità della cultura, spettatori, chiamati a testimoniare il loro appoggio all’Ente Teatrale Italiano in particolare, e alla cultura più in generale.
Tutte queste azioni vanno a sostenere la richiesta, appena inoltrata alla Commissione Cultura del Senato, di stralciare l’Ente Teatrale Italiano dall’allegato 2 dell’articolo 7 comma 20 del decreto legge n.78 del 31 maggio 2010.