Gian Burrasca con Elio

Gian Burrasca è uno dei titoli più attesi della stagione della Filarmonica Romana e arriva al Teatro Olimpico giovedì 3 marzo 2011 alle ore 21 con la rielaborazione del testo e la supervisione registica di Lina Wertmuller, e il palcoscenico tutto per Elio, nei panni di un Giannino irriverente, sfrontato, versatile, spiazzante, pieno di energia.

Lo spettacolo – che si aprirà con una breve Suite dalla musica per film di Rota –, è andato in scena per la prima volta lo scorso settembre al Festival della Letteratura di Mantova e in questi mesi è in tournée per l’Italia; viene presentato per la prima volta a Roma, omaggio della Filarmonica Romana a Nino Rota (1911-1979), di cui nel 2011 ricorre il centenario della nascita.

Nel 1964 Lina Wertmuller - che lo scorso maggio ha ritirato il meritatissimo David di Donatello alla carriera - dirigeva le otto puntate dello sceneggiato Rai Il giornalino di Gian Burrasca, tratto dal libro di Luigi Bertelli, in arte Vamba, pubblicato tra il 1907 e il 1908, con la musica di Nino Rota, dirette da Luis Bacalov. Fu uno dei maggiori successi televisivi dell’epoca e rese immortali canzoni come Viva la pappa col pomodoro e le buffe intemperanze del ragazzino impertinente, interpretato da una giovane Rita Pavone.

A quarantasei anni di distanza, in occasione del centenario della nascita di Rota, Lina Wertmüller cura l’adattamento del testo e la supervisione alla regia di una edizione teatrale interpretata da Elio, artista fra i più eclettici e ricchi di talento della scena contemporanea, affiancato da un ensemble strumentale composto da musicisti di livello internazionale quali Corrado Giuffredi (clarinetto), Cesare Chiacchiaretta (fisarmonica), Giampaolo Bandini (chitarra), Federico Marchesano (contrabbasso), Danilo Grassi (percussioni).

La storia di Gian Burrasca è scritta in forma di diario e racconta le irriverenti incursioni di un pestifero ragazzino, Giannino Stoppani detto Gian Burrasca, dall’aspetto divertente e animo irrequieto, nel mondo conformista dell’Italia umbertina, dove le rigide regole del collegio e le ipocrisie della famiglia cadono sotto l’ironia del protagonista.

Elio presta la sua comica fissità alla figura di Gian Burrasca, parrucca con i riccioloni e pantaloni alla zuava, conferendo allo spettacolo quella iconoclastia futurista, presente in molti passi del testo, attraverso il gusto del gesto e della parola come contrapposizione critica alla borghesia del primo Novecento.
Lina Wertmüller ha saputo estrarre dal testo quegli episodi che maggiormente hanno saputo rendere familiare il personaggio di Gian Burrasca, creando un’atmosfera, tra sogno e realtà, che ha caratterizzato sempre la sua opera, sia cinematografica, che teatrale.

Gli artisti racconteranno il loro Gian Burrasca nel consueto incontro con il pubblico, alle ore 20.30 nel foyer superiore del Teatro; coordina l’incontro Sandro Cappelletto, Direttore artistico della Filarmonica Romana.

Biglietti: da 25 a 15 € (più prevendita) | Info: 06-3201752, www.filarmonicaromana.org