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Paolo Fresu in “Back to Bach”
Lunedì 23 aprile 2012 al Teatro Olimpico ci sarà un originale incontro fra la musica barocca e il jazz con Paoli Fresu e l’orchestra I Virtuosi Italiani.
Da Bach a Caine, da Händel a Nyman in un affascinante viaggio nei diversi mondi sonori per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, non esistono le musiche, esiste una sola musica, costellata di capolavori, di interpreti straordinari, di musicisti che sanno riconoscerla, al supremo fiuto della loro intelligenza, attraverso i secoli.
La tromba di un inconfondibile musicista jazz che non pone confini alla sua arte, si accosta a uno degli ensemble più versatili e apprezzati, formazione blasonata, che lavora nel campo della musica antica e contemporanea, ma anche in collaborazione con artisti di altra provenienza, come Franco Battiato, Chick Corea, Michael Nyman, Ludovico Einaudi e molti altri.
E ci accompagnano in un viaggio che tutti noi desideriamo compiere: per tornare lì, da dove tutto sembra nascere, alla fonte inesauribile di ogni musica. Indietro, verso l’avvenire. Back to Bach.
Il progetto, senz’altro ambizioso e intrigante, nasce dall’incontro tra Paolo Fresu e Alberto Martini, direttore de I Virtuosi Italiani. Il desiderio di entrare in maniera più approfondita l’uno nei repertori e nei linguaggi dell’altro, ha fatto il resto. Il programma è il risultato della realizzazione dell’idea di accostare il repertorio e lo spirito della musica barocca al jazz e all’improvvisazione, accostando composizioni di Bach e Handel, a quelle di Uri Caine, Michael Nyman, Astor Piazzolla.
Nel programma quindi troveranno posto non solo composizioni d’epoca, ma anche quelle espressamente realizzate da musicisti e compositori viventi con lo spirito “barocco” dell’improvvisazione, dando vita a uno spettacolo originale in cui classici e contemporanei si incontreranno in un affascinante e coinvolgente equilibrio.
“Con i due giganti del barocco Bach e Händel – racconta il trombettista di Berchidda - mi sono trovato splendidamente perché sono musicisti allo stato puro, capaci di offrire immediata cantabilità e insieme complessità; con loro se posso fare un paragone, è stato come rapportarsi con i miei primi riferimenti jazz cioè Miles Davis e Chet Baker, melodici e orizzontali, lineari, se posso azzardare, nel loro modo di fare musica”.
Il premio nel 1996 come miglior musicista europeo per una sua opera della “Académie du jazz” di Parigi e quello prestigioso del “Django d’Or” come miglior musicista di jazz europeo, sono i primi di una lunga serie di riconoscimenti che hanno segnato la brillante carriera di Paolo Fresu. Ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi trent’anni; ha registrato oltre trecentocinquanta dischi, vanta collaborazioni internazionali per progetti ‘misti’ (jazz-musica etnica, musica contemporanea e antica, etc.), e collabora con diversi artisti per progetti multimediali; scrive musiche per documentari e per il Teatro.
Nata nel 1989, l’orchestra de I Virtuosi Italiani è considerata una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, con collaborazioni con direttori e musicisti di rilevanza internazionale. L’impostazione artistica vede come figura cardine quella del Konzertmeister-primo violino Alberto Martini; mentre Corrado Rovaris è attualmente il Direttore principale ospite della compagine.
I Virtuosi Italiani con Paolo Fresu in “Back to Bach”
I Virtuosi Italiani
Alberto Martini violino solista e direttore
Paolo Fresu tromba e flicorno
improvvisazioni e musica di Bach, Colombo, Galliano, Nyman,
Piazzolla, Di Bonaventura, Fresu, Geminiani, Tartini, Giannelli, Caine, Händel
Johann Sebastian Bach
Contrapunctus 1 da “L'Arte della Fuga” BWV 1080
Massimo Colombo
Corale Pop per tromba e archi
Richard Galliano
Aria per tromba e archi
Michael Nyman
Suite da “Lezioni di piano” per archi
Astor Piazzolla
Milonga del Angel per archi
Daniele Di Bonaventura
Sanctus per tromba e archi
Paolo Fresu
Ossi per tromba e archi
Francesco Saverio Geminiani
“La Follia” Concerto Grosso n. 12 in re minore.
Giuseppe Tartini
Largo andante dal Concerto per violino in la maggiore D 96
per violino, tromba e archi
Jean-Michel Giannelli
Dies Irae per tromba e archi
Astor Piazzolla
Adios Nonino per violoncello e archi
Uri Caine
Memory per tromba e archi
Georg Friedrich Händel
“Lascia ch'io pianga” per tromba e archi
Progetto in collaborazione con Pannonica
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
BIglietti: 30, 25, 20 €. Riduzione per CRAL, student e associazioni.