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45 anni. Quando il dolore emerge dal disgelo
Tratto dal racconto breve In another country di David Costantine, il film 45 anni era in concorso al Festival di Berlino dove Charlotte Rampling (Kate) e Tom Courtney (Geoff) hanno vinto entrambi l'Orso d'Argento per la migliore interpretazione. Si tratta della cronaca dettagliata e, oserei dire, quasi chirurgica di una crisi coniugale che arriva come uno tsumani proprio quando la coppia sta per celebrare un traguardo importante.
Il postino una settimana prima dell'evento consegna una lettera che altererà l'armonia della coppia: un ghiacciaio sulle Alpi svizzere ha restituito il corpo di Katya, la donna che Geoff ha amato prima di Kate, morta davanti ai suoi occhi in un incidente in montagna. Un fantasma sbucato dal passato che finirà per sparigliare tutte le certezze dei coniugi Mercer. Il passato è un campo minato che può mettere alla prova la più solida delle coppie. Il film scandaglia i rischi che comporta il fatto di esporsi emotivamente con l'altro; e analizza la difficoltà di essere onesti nell'illustrare le proprie paure.
Script tipicamente inglese diretto da Andrew Haigh, che firma un'opera emozionante e coinvolgente mettendo in scena, coadiuvato da due attori superbi, l'incapacità di comunicare emotivamente, tipica della classe media anglosassone culturalmente e politicamente conservatrice. Ambientato nei grigi paesaggi del Norfolk (di un very fat Norfolk: lo apostrofò cosi il grande commediografo Noel Coward in Vite Private), viene scandagliata questa crisi d'amore che nasce dal ritrovamento del Frozen Ghost che riporta a galla il dolore rimosso appunto dal disgelo.
Il finale è accarezzato dalle note di "Smoke gets in your eyes" dei Platters: i coniugi Mercer ballano ma negli occhi di Kate si legge tutto lo smarrimento, l'impotenza e la rabbia per questo tradimento che è riemerso. Film corale, dove Haigh ha un'empatia particolare per la Rampling che all'inizio cerca di rimettere i cocci a posto ma poi si arrende al fatto che più si invecchia più si comprende che il tempo sta fuggendo.
Fragile e sperduto è il Geoff di Tom Courtney, icona del cinema anni '60 e interprete sublime di Billy il bugiardo e Gioventù, amore e rabbia. Che dire, un cinema che parte da un assunto minimalista per diventare a tutti gli effetti massimalista.