musica

  • Pletnev copia.jpg
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    La stagione concertistica della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) presso l'Aula Magna della Sapienza di Roma ha ripreso il suo corso sabato 18 gennaio 2025 con un evento d'eccezione: l'esibizione del pianista Mikhail Pletnev. Questo appuntamento, che si colloca nell'ambito della programmazione dell'ottantesima stagione, ha saputo coniugare raffinatezza musicale e profondità interpretativa, lasciando il folto pubblico entusiasta e pienamente appagato.

  • Compagnia Antonio Najarro
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Ad un anno dal suo strepitoso debutto a Roma, e con il prezioso sostegno dell'Ambasciata di Spagna in Italia, il gala di danze e musiche spagnole Las Estrellas, per la direzione artistica di Daniele Cipriani (la consulenza è di Sergio Bernal e Ricardo Cue), è tornato con nuovi protagonisti all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Roma - Sala Santa Cecilia gli scorsi 19 e 20 gennaio 2025. La serata della première del 19 gennaio è stata per noi una nuova scoperta di stelle sulle rouches rojas de España.

  • Terme di Caracalla
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il Caracalla Festival 2025 si prepara a diventare un evento di straordinaria rilevanza culturale e artistica, grazie alla direzione di Damiano Michieletto, che ha ricevuto carta bianca dal Teatro dell’Opera di Roma. In un anno speciale come quello del Giubileo universale, Michieletto ha concepito un programma capace di combinare tradizione e modernità, tenendo conto dell’enorme eterogeneità di pubblico che la Capitale accoglierà durante questo evento globale.

  • Il pipistrello
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Una spumeggiante soirée a Vienna, o in qualsiasi altra capitale dell'allora Austria Felix immaginata da Johann Strauss figlio per questa operetta tradotta in balletto da Roland Petit e ripreso da Luigi Bonino: il 31 dicembre per una serata speciale di Capodanno, poi fino al 5 gennaio, Il Pipistrello (Die Fledermaus, 1874) chiude l'anno passato ed apre il nuovo in una cascata di danze di buonaugurio. Debutto sul podio per il Maestro Alessandro Cadario che, dopo il primo incontro alle Terme di Caracalla, dirige ora per la prima volta l’Orchestra dell’Opera di Roma al Costanzi ne Il pipistrello di Strauss figlio.

  • Enea Barock Orchestra
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La IV edizione dellla grande Festa di Roma Capitale CAPODARTE per il primo dell'anno 2025 ha ospitato per l’intera città 100 eventi completamente gratuiti. Ne vogliamo sottolineare uno in particolare cui abbiamo partecipato e che ci è sembrato di notevole qualità e verso cui puntare la nostra attenzione.

  • The Wunderhorn World
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La casa discografica Da Vinci ha di recente pubblicato un magnifico CD che contempla una delle produzioni mahleriane più raffinate, dal quale prende il titolo: The Wunderhorn World rappresenta un cardine della letteratura mitteleuropea dell'Ottocento, che tanto ha avuto a che fare con la malinconia delle fiabe. A firmare il CD, che ha ricevuto un Premio Abbiati proprio quest'anno, è l'Ensemble Progetto Pierrot guidato dal Maestro Alessandro Maria Carnelli con Federica Napoletani soprano. Oltre ai noti estratti mahleriani, compaiono composizioni di Johann Strauss Sr., Franz Schubert, Alban Berg.

  • Michele Mariotti
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    La serata dell'8 dicembre 2024 al Teatro Costanzi ha visto svolgersi un incontro straordinario tra poesia e musica, in un evento che ha saputo restituire la profondità del pensiero di Giacomo Leopardi, grazie a un riuscito connubio con la musica di Franz Schubert, Gustav Mahler e Ludwig van Beethoven, attraverso le interpretazioni di Michele Mariotti e Sergio Rubini. La scelta del Direttore musicale della Fondazione Capitolina di intrecciare i versi del poeta recanatese con le opere dei tre grandi musicisti è risultata particolarmente felice nel creare un dialogo tra sensibilità artistiche differenti ma affini.

  • Simon Boccanegra
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il regista inglese Richard Jones ha firmato lo spettacolo che il 27 novembre scorso ha inaugurato la Stagione 2024/25 dell’Opera di Roma: Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. La nuova produzione del Teatro capitolino, lo ha visto di nuovo alla regia dopo La dama di picche e Káťa Kabanová. Sul podio, a dirigere l'Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il direttore musicale della Fondazione Capitolina, Michele Mariotti. Il Coro è stato diretto da Ciro Visco. Protagonisti sono stati Luca Salsi nel ruolo del titolo; Eleonora Buratto come Maria Boccanegra; Michele Pertusi nella parte del nobile Jacopo Fiesco; Stefan Pop nelle vesti di Gabriele Adorno, Gevorg Hakobyan come Paolo Albiani. Claudio Sgura, nelle vesti del titolo, ha ricoperto la parte principale il 29 novembre, il 1° ed il 4 dicembre, e per un'indisposzione di Luca Salsi, lo è stato, in forma eccezionale, il 30 novembre, serata che abbiamo seguito con attenzione. La serata inaugurale del 27 novembre è trasmessa da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15 e in diretta su Radio3 Rai alle 18.00. Repliche fino al 5 dicembre.

  • Messa di Bach
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il XXIII Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra si è inaugurato lo scorso 23 ottobre nella Basilica di San Paolo fuori le Mura con il Requiem verdiano diretto da Daniel Harding con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il concerto del 16 novembre scorso si è spostato nella Basilica mariana di Santa Maria Maggiore con la Messa in si minore BWV 232 di Johann Sebastian Bach. A dirigere il Concerto Köln ed il Vokalensemble Kölner Dom con quattro voci soliste di richiamo internazionale, è stato chiamato il Maestro Eberhard Metternich.

  • Hammill3
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    A distanza di due anni dall'ultimo concerto dei Van Der Graaf Generator (2022) e di sette anni dall'ultima sua esibizione solista a Roma (2017), Peter Hammill è tornato a suonare e cantare all'Auditorium Parco della Musica. La sera del 14 novembre, il Teatro Studio "Borgna" dell'Auditorium di Roma ha accolto il leggendario cantautore britannico per una performance che ha saputo esemplificare come meglio non si potrebbe la sua poetica musicale: il trinomio di analisi introspettiva, intensità vocale e sincerità artistica ha reso il concerto un vero momento dilatato (fino a 90 minuti) di tensione rarefatta e profondità interpretativa. In un'atmosfera che ricordava più una sala teatrale per Kammerspiel che uno show rock, Hammill, da solo con pianoforte a coda e chitarra acustica, ha dimostrato come la potenza espressiva non necessiti di vacui orpelli.