Opera di Roma. Alcina, l'amore ed i suoi sortilegi

Articolo di: 
Livia Bidoli
Alcina

Una delle opere meglio riuscite di Georg Friedrich Händel, che debuttò nel 1735 nel Theatre Royal di Covent Garden con Anna Maria Strada nel ruolo del titolo. Al Teatro dell'Opera di Roma l'abbiamo vista con una magnifica Mariangela Sicilia come protagonista, Rinaldo Alessandrini con la bacchetta fatata e la perfetta regia di Pierre Audi: la prima volta a Roma di Alcina è un trionfo per le orecchie ed una filologica prelibatezza per gli occhi. Dal 18 al 26 marzo ha calcato il palcoscenico del Costanzi con uno stuolo di cantanti formidabili e Ciro Visco alla direzione del Coro.

Fin dalle prime note, l'affiatamento con l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma è una delizia per le orecchie: il Maestro Alessandrini, nome di richiamo internazionale per il Barocco, e non solo tedesco (a metà inglese con Händel, che dventò suddito della Monarchia d'Albione dal 1727), ad ottobre 2023 ha presentato un'altra magnifica opera del nostro, Giulio Cesare in Egitto, sempre con grande plauso del pubblico che lo conosce come garanzia di esattezza musicale coniugata ad una ricca interpretazione di tutte le sfumature.

Il caso vuole che il giorno dopo l'Opera, io stessa abbia visitato un'isola, la nostra Sicilia, ed il visitarla, in parrticolare Taormina per un convegno nazionale della Società Filosofica Italiana, ha destato in me una sorta di "volo archetipico" proprio sulla fantomatica e metaforica L'isola di Alcina di Antonio Fanzaglia musicato da Riccardo Broschi e tratto dal ciclo carolingio di Ludovico Ariosto.

L'operazione musicale di Georg Friedrich Händel è fra le sue piu' riuscite e le 8 arie di Alcina sono tremendamente e voluttuosamente coinvolgenti: la sua tristezza e nostalgia per il tradimento, la gelosia, il perduto amor, soprattutto nell'atto secondo, sono conturbanti e infelici allo stesso tempo. Il Premio Abbiati 2025 come Miglior Cantante del 2024 a Mariangela Sicilia, probabilmente si ripeterà udita la performance come Alcina, di estrema e rara bellezza. Una maga, una strega, che come Circe trasforma gli umani in esseri animali, rocce e corsì d'acqua, piante, come il mirto per Astolfo, questa è Alcina sulla sua isola disabitata, se non da lei, sua sorella Morgana e le loro vittime. I sortilegi di Alcina conducono Ruggiero - rapito da un ippogrifo e lasciato sull'isola  - ad innamorarsi di lei e, dmentico di Bradamante, ricambia. D'altro canto, la sua promessa sposa e guerriera, Bradamante appunto, si reca sull'isola a cercarlo travestto da suo fratello Ricciardo insieme al fido Melisso, che ha un anello magico che svela le illusioni della maga. Di Ricciardo si innamora invece la sorella Morgana e lo salva dalla trasformazione di Alcina: in una serie di ditirambi di coppie e ritorni a quelle iniziali con la sconfitta degli incantesimi di Alcina, saranno ricomposte quelle originarie.

Il centro dell'opera, in senso lirico e simbolico sono le arie centrali di Alcina, che rivelano a lei ed al pubblico quanto sia completamente soprafffatta dall'amor puro che prova per Ruggiero: nel secondo atto l'aria Ah, mio cor, è rivelatoria per lei di un affetto finalmente spirtuale, sentimentale, non solo materico; questo la condurrà a perdere i suoi poteri sulle potenze infernali e non poter piu' "incantare", come canta nelle due arie Ah! Ruggiero crudel - Ombre pallide, in cui è cirrcondata dagli spiriti, ora fantasmi che evocava e che ora lontaneggiano.

La regia attenta di Pierre Audi, che rivela nei dettagli, molto ironici, i veri scopi dei personaggi, è ben supportata dalle scene di Patrick Kinmonth, che si disinguono tra l'isola e pochi interni, con il finale "in partenza", sno ben penetrate emotivamente dalle luci di Matthew Richardson, che sottolineano stati d'animo e cinetica del palcoscenico. Ho avuto modo di attendere a molte regie del regista libanese Pierre Audi, che trovo tutte diverse tra loro e rivelatorie nelle metafore dei colori e di alcuni oggetti, come nel Parsifal con il M° Kirill Petrenko alla Bayerische Staatsoper del 2018; in Tristan und Isolde con il M° Daniele Gatti nel 2016 proprio al Costanzi ad inaugurare la stagione il 27 novembre. Ricordo poi che dal 2019 dirige il Festival di Aix en Provence.

Il mezzosoprano giorgiano Tamar Ugrekhelidze, che abbiamo scelto di ascoltare vista la rarità e del suo debutto a Roma, ancorchè per curiosità, ha cantato la parte di Ruggiero in due sole recite e l'abbiamo apprezzata molto: credibilissima nella parte, ha una voce potente e ben scandta, ed anche "aggraziata" nel fraseggio degli eleganti "rifiuti" ad Alcina. Il soprano Mary Bevan è straordinariamente specchio quasi in positivo alla sorella: le due arie clou sono state Ama, sospira nel secondo atto e Credete al mio dolore nel terzo, prima di svanire per sempre insieme alla sorella maga. Caterina Piva, soprano, ha grande vivacità e dinamica nel canto e sul palco nel ruolo en travesti di Bradamante/Ricciardo. Anthony Gregory riveste bene il ruolo di Oronte, così Silvia Frigato (Oberto) e Francesco Salvadori (Melisso).

L'illusione di Alcina scompare, l'incanto per la musica rimane ed il pubblico vigorosamente abbraccia tutti: dai cantanti, al Direttore Alessandrini, al Maestro Visco all'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma tutta per una performance unica.

Pubblicato in: 
GN21 Anno XVII 31 marzo 2025
Scheda
Titolo completo: 

VOLTI DEL POTERE - STAGIONE 2024/2025 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Alcina
Musica Georg Friedrich Händel

Dramma musicale in tre atti
Libretto di autore ignoto da L’isola di Alcina di Antonio Fanzaglia
musicato da Riccardo Broschi (da Ludovico Ariosto)

Direttore Rinaldo Alessandrini
Regia Pierre Audi

Maestro del Coro Ciro Visco
Scene e Costumi Patrick Kinmonth
Luci Matthew Richardson

PERSONAGGI e INTERPRETI
Alcina Mariangela Sicilia
Ruggiero Carlo Vistoli (18, 23 e 25 marzo) / Tamar Ugrekhelidze (21 e 26 marzo)
Bradamante Caterina Piva
Oronte Anthony Gregory
Morgana Mary Bevan
Oberto Silvia Frigato
Melisso Francesco Salvadori

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
in collaborazione con De Nationale Opera, Amsterdam

TEATRO COSTANZI
PRIMA RAPPRESENTAZIONE

martedì 18 marzo, ore 19.00 in diretta su Rai Radio3

REPLICHE
venerdì 21 marzo, ore 18.00
domenica 23 marzo, ore 16.30
martedì 25 marzo, ore 19.00
mercoledì 26 marzo, ore 19.00