Lux Santa di Matteo Russo. Una Tradizione che arde

Articolo di: 
Stefano Coccia
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«La tradizione è la custodia del fuoco, non l’adorazione della cenere»,  piccola perla di saggezza rubata per l'occasione a Gustav Mahler, grande compositore e direttore d'orchestra austriaco (Kaliště, 7 luglio 1860 – Vienna, 18 maggio 1911). La citazione è quanto mai appropriata, se si pensa al ruolo che hanno, in Lux Santa di Matteo Russo, sia la tradizione che il fuoco stesso. Una Tradizione, insomma, che arde ancora, in quel di Crotone.

Ma visto che della località calabrese d'antichissima origine si sta ora parlando, ci piace l'idea di puntellare il discorso con un breve estratto del saggio Calabria pagana. Dal politeismo al monoteismo, pubblicato in rete dallo stimato archeologo Giuseppe Barbera sulla falsariga di un precedente articolo uscito, nel 2009, su Il Domani di Calabria: ”La Calabria, più di ogni altra regione italiana, ha mantenuto quasi intatti i suoi antichi riti, dalle grandi città ai piccoli paesi. A Crotone annualmente si svolge una processione a Capocolonna, ieri dedicata ad Hera, oggi alla Madonna. È sempre il modello della madre, lo si chiami in un modo o nell’altro, ed è sempre lo stesso rito, colla sola aggiunta dei fuochi d’artificio in età moderna.”

Questo ponte, sospeso tra il mondo antico e una modernità che ne conserva tracce profonde, ha riflessi significativi nell'eccellente lavoro cinematografico di Matteo Russo. A distanza di  oltre un anno dall'anteprima mondiale,  avvenuta nel 2023 al 41° Torino Film Festival,  questo suo documentario è infine approdato nelle sale italiane. Uscito con Cattive Distribuzioni, lo si può trovare al cinema dal 22 gennaio. Confidiamo nel fatto che gli spettatori più attenti nonché più sensibili a tali argomenti colgano al volo tale opportunità.

Lux Santa documenta innanzitutto una tradizione millenaria del crotonese, quella dei fuochi di Santa Lucia allestiti in città ogni 13 dicembre, quale tassello imprescindibile di un'importante festa popolare. Il regista con grande naturalezza pedina i giovani protagonisti di tale racconto attraverso il loro rione, che sarebbe poi Fondo Gesù, mostrandoci di volta in volta il rapporto coi propri concittadini, le dinamiche interne alla piccola comitiva di amici, la meticolosa raccolta del legname che servirà a far ardere il fuoco, la grande passione riversata su questo antichissimo rito. Per addentrasi poi, con un dosaggio oltremodo felice di pudore, rispetto e complicità, nelle delicate problematiche di quei giovani e delle loro famiglie, laddove un lutto recente o i problemi con la giustizia dei genitori possono incidere in profondità sul carattere.  

Saggio antropologico per immagini, intenso racconto di formazione, rito di passaggio da assaporare in ogni suo aspetto ossia dai preparativi fino al suo svolgimento, istantanea dai cromatismi assai vividi (suggestiva è infatti, per inciso, la fotografia stessa del film, capace di cogliere un certo lirismo anche nello stato di semi-abbandono in cui versano certe periferie) del momento tanto atteso dell'accensione dei fuochi,  Lux Santa è un documentario che riesce a coniugare brillantemente la testimonianza di una ritualità dal sapore antico e il problematico presente dei giovanissimi che vi prendono parte.

In ciò il film è anche l'ulteriore riprova degli ottimi risultati che hanno raggiunto negli ultimi tempi diversi cineasti italiani, allorché si sono ritrovati a documentare il peso specifico di determinate tradizioni locali. Qualche esempio? Carne et ossa di Roberto Zazzara, regista che ha seguito con attenzione il perpetuarsi della Corsa degli Zingari in un paesino dell'Abruzzo, Pacentro; la docu-fiction di Giovanni Bufalini riferita invece alla processione orvietana del Corpus Domini, ed intitolata Da sempre; o anche Il Re delle Indie di Gaetano Mastrocinque, sulla Giostra del Saracino.  Ecco, questo è in breve l'elenco dei lavori, almeno a nostro avviso, più meritevoli.

Pubblicato in: 
GN14 Anno XVII 10 febbraio 2025
Scheda
Titolo completo: 

Lux Santa

Regista: Matteo Russo
Genere: Documentario
Anno: 2023
Paese: Italia
Durata: 73 minuti
Data di uscita: 22 gennaio 2025
Distribuzione: Cattive Produzioni