libri

  • Piero Marrazzo
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Recensendo sul Corriere della sera questo libro di cui è autore Piero Marrazzo, intitolato Storia senza eroi, edito dalla casa editrice Marsilio, Roberto Gressi ha notato che si tratta di un’opera letteraria che aiuta a riflettere sulla natura umana di ciascuno di noi. Nella prima parte del libro, una confessione autobiografica dell’autore, con immagini letterarie indimenticabili, Marrazzo ricorda i dialoghi che ebbe, dopo che era accaduto lo scandalo da cui in modo devastante era stato investito, con la psicanalista Manuela, con cui aveva  avviato un percorso sofferto e doloroso di recupero della sua identità. 

  • HI
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Joe Casini, con HI! Human Intelligence, tenta di tracciare un panorama ampio e ambizioso del concetto di intelligenza nell'epoca contemporanea, avvalendosi della teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, delle riflessioni di Daniel Goleman sull'intelligenza emotiva e di altri contributi filosofici e scientifici. Il documentario, che sarà disponibile su Prime Video dopo l'anteprima del 25 febbraio al Cinema Barberini di Roma, si propone di esplorare la diversità delle intelligenze umane e il loro impatto sulla società, mettendole in relazione con le sfide della digitalizzazione e dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, nonostante l'intento ambizioso, il film soffre di alcune criticità strutturali e concettuali che ne minano l'efficacia.

  • Demòni
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    È sempre emozionante scoprire un grande classico della letteratura. L’occasione è data da una nuova traduzione dei Demòni di Fëdor Dostoevskij che, a firma di Emanuela Guercetti, è giunta da poco nelle librerie, per i tipi di Einaudi. I Demòni, uno dei grandi testi dello scrittore russo, si presenta come una cronaca scritta da un intellettuale di una città russa, non meglio identificata.

  • Itaca Il ritorno
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Con Itaca. Il ritorno, il regista Uberto Pasolini dall'Onda (già noto come produttore di Full Monty e per aver realizzato film come Still Life e Nowhere Special), ci offre una rilettura radicale dell’epopea di Omero, spogliandola di mostri, magie e interventi divini. Il regista compie una scelta ben precisa: preferisce concentrarsi sull’intima umanità dei protagonisti, riservando solo alla fine le scene d'azione e costruendo un dramma universale che parla di perdita, speranza e riconciliazione. L’assenza degli dèi, elemento centrale dell’Odissea, è qui una decisione programmatica che segna il distacco dalla tradizione epica: la storia si trasforma in un viaggio psicologico, privo di sovrannaturale, dove gli uomini affrontano il peso delle proprie decisioni senza il conforto o l’intromissione del divino.

  • Simone Veil
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il film Simone Veil. La donna del secolo (Simone, le voyage du siècle), diretto da Olivier Dahan, arriva nelle sale italiane con tre anni di ritardo, in occasione della giornata della memoria, il 27 gennaio 2025. Il film si configura come un biopic di ampio respiro, capace di intrecciare magistralmente la dimensione intima e quella pubblica della vita di una delle figure più emblematiche del Novecento francese ed europeo.

  • Il test sperimentale
    Articolo di: 
    Antonella D’Ambrosio

    Il test sperimentale è un avvincente romanzo di fantascienza, che, come tutti i rispettabili testi di questo genere, è un bel pretesto per parlare della società in cui viviamo. Come si può costruttivamente criticare il nostro mondo? Certamente facendo dell’ironia:  in questa intrigante storia la critica è mitigata da un fresco umorismo che diletta il lettore per 300 pagine.

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    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    La maestria  e il grande talento di Jonathan Coe emergono in modo  evidente nel suo ultimo libro, edito dalla Feltrinelli ed intitolato La prova della mia innocenza, nel quale raggiunge un risultato  estetico sorprendente mescolando  il romanzo realista con il saggio politico, il genere del noir e quello  dell’autofiction.

  • Julio Cortázar
    Articolo di: 
    Giovanni Taddeo

    Julio Cortázar è nato nel 1914 (dunque, centodieci anni fa) ed è morto nel 1984 (proprio quarant'anni fa): posso chiamare questo 2024 che è finito “anno Cortázar”? Questi due anniversari offrono l'occasione per svolgere una riflessione sulle nuove forme espressive rivelate ai lettori dallo scrittore argentino. In particolare, penso al suo romanzo più celebrato: Rayuela (in spagnolo), o Il gioco del mondo, uscito nel 1963.

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    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Anche quest'anno, dal 4 all'8 dicembre 2024, il Centro Congressi La Nuvola – progettato nel cuore del quartiere Eur dall'archistar Massimiliano Fuksas – è stato il grande palcoscenico che ha ospitato Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), originariamente e fino al 2016 dislocata nel Palazzo dei Congressi del medesimo quartiere romano. L’evento editoriale, dedicato agli editori italiani piccoli e medi (tra cui anche Adelphi, Carocci, Il Mulino, Laterza e La Nave di Teseo), ha cercato di intercettare i temi più attuali correlandoli alla migliore produzione libraria.

  • Sándor Márai
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    La grande letteratura riesce a cogliere e decifrare i lati reconditi dell’animo umano e a mostrare come abbia origine la passione umana. Sándor Márai, nel suo libro intitolato Bébi, il primo amore, edito dalla casa editrice Adelphi, indaga con sguardo penetrante l’animo di un maturo professore di liceo. La narrazione, che si dipana in questo magistrale libro in forma di diario, si apre con il professore che medita sul rapporto tra la vita interiore e ciò che va annotando nel suo taccuino, riconoscendo che è difficile descrivere i movimenti dell’animo umano.