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68ª Sagra Musicale Umbra. In Festo Transfigurationis Domini
Il pomeriggio del 22 settembre 2013 La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci ha presentato il concerto dedicato alla Festa della Trasfigurazione del Signore, nell'ambito della 68ª Sagra Musicale Umbra.
Il suggestivo Santuario della Madonna dei Miracoli di Castel Rigone, incantevole località da cui si può godere uno splendido panorama sul Lago Trasimeno, è stata la perfetta cornice per questo interessante e affascinante evento. La Festa della Trasfigurazione, che viene ricordata il 6 agosto, è legata a un episodio narrato nei Vangeli di Matteo , Marco e Luca: Gesù andò sul monte santo – probabilmente il monte Tabor- e lì ebbe una repentina trasformazione: il suo volto e tutta la sua persona emanarono una luce intensa: la trasfigurazione del suo aspetto.
Questo episodio è di grande importanza perché preannuncia la Resurrezione; la luce è simbolo della divinità e un messaggio di speranza per la salvezza dell'Umanità. Papa Callisto III stabilì la data per ricordare la vittoria sui Turchi a Belgrado nel 1456. Afferma Sergio Balestracci: “La festa della Trasfigurazione molto sentita nella tradizione ortodossa, non ha trovato uguale rispondenza nella tradizione cattolica. Per quanto è dato conoscere, non esiste ad esempio una messa polifonica dedicata alla festa della Trasfigurazione di Cristo o che sia basata su un canto proprio di questa ricorrenza”.
Nella pittura, invece, la Trasfigurazione fu un soggetto molto sentito come testimoniano i dipinti del Beato Angelico, Perugino, Bellini e Raffaello. Il programma del concerto,è un plausibile cammino musicale con alcuni mottetti, liturgicamente pertinenti per una Festa della Trasfigurazione del Signore. Balestracci ha immaginato come filo conduttore la Messa di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525/26- 1594) creata come parafrasi dell’inno di Pentecoste Jam Christus astra ascenderat, per ad evidenziare la connessione tra la Trasfigurazione, la Resurrezione e la discesa dello Spirito Santo, cinquanta giorni dopo la Pasqua.
È stato un affascinante percorso nella polifonia che si è aperto con la versione dell'inno di Cristóbal de Morales (1550- 1553), a cui sono seguiti Kyrie, Gloria e Credo dalla Messa di Palestrina, un mottetto di Luca Marenzio (1553- 1599) e uno dello stesso Palestrina e poi il Sanctus della Messa. Tre mottetti di Tomás Luis de Victoria (1548ca-1611), uno di Orlando di Lasso (1530/32-1594) e quello conclusivo di Heinrich Schütz (1585-1672), intercalati da l'Agnus Dei I,II di Palestrina hanno completato il programma.
La proposta di Balestracci è stata di grande suggestione ed è stata realizzata grazie ai bravi musicisti de La Stagione Armonica, che hanno fatto rivivere le splendide polifonie rinascimentali sotto la guida sicura del maestro. Il pubblico è accorso numeroso e ha lungamente e calorosamente applaudito gli interpreti.