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Accademia di Danza. Quartetti in elettro frammenti
Dalle magnifiche note di Beethoven nel Quartetto per archi op. 127 si dipartono i Quartetti, quattro episodi di danza musicati da quattro giovani compositori del Conservatorio di Roma e dell’Aquila: i coreografi sono invece dell’Accademia Nazionale di Danza presentati in prima assoluta per ArteScienza 2014: il Segno Infinito, come sottolinea il titolo della rassegna, un'evoluzione continua nel segno del suono in movimento.
Il primo dei quattro episodi è SCONTRinCONTRI, con la musica di Massimiliano Cerioni, e la coreografia di Valerio De Vita, ci presenta due danzatori, lo stesso Valerio De Vita ed Emiliano Perazzini, per una co-produzione 2014 CRM – Compagnia Excursus. Un movimento continuo che opera come una legge di scambio fra i due finché non si traduce in un tribale meccanismo construens-destruens, con un'ultima scarica di vita che termina come se una pila od il carillon si scotessero in un rantolo fnale.
Secondo episodio è PARS COSTRUENS, con la musica di Massimo Massimi e la coreografia di Livia Massarelli; ballano Simona Borghese, Giulia Nicoletti, Arianna Mandolesi, Livia Massarelli per una produzione CRM 2014 in collaborazione con Accademia Nazionale di Danza. Qui i suoni metallici di Massimi (si riconosce l'influenza di Nottoli) cadenzano il making of di qualcosa di irriconoscibile, in un flusso continuo che sembra a tratti di un brainstorming in movimento: notevoli le figurazioni à la kalì come un mandala di braccia roteanti sull'infinito sonoro elettronico.
L'episodio POSSIBILITÀ (IN)EVITABILI, con la musica di Concetta Cucchiarelli e la coreografia di Benedetta Capanna, una co-produzione 2014 CRM – Compagnia Excursus, presenta due danzatori rodati come la stessa Capanna e Stefano Fardelli, molto ben coordinati: lei ha danzato per Balletto 90, MDA, Myung Soo Kim, Igal Perry e molti altri. I ballerini su un suono secco che quasi funziona da rumore, si appoggiano l'uno all'altro in figurazioni che li legano e li fanno roteare occupando uno spazio che viene avvolto dalle loro diramazioni materiche.
L'ultimo episodio è FRA(M)MENTI con la musica di Giuseppe Silvi e la coreografia di Giovanni Luca Braccia; qui ballano ben sei danzatori Simona Borghese, Silvia Borsetti, Giovanni Luca Braccia, Fabio Caputo, Giuliana Principato, Vincenzo Zaccardi, e si tratta di produzione CRM 2014, in collaborazione con Accademia Nazionale di Danza.Il quadro sembra fantascientifico e così i costumi, un due pezzi nero per le ragazze, slip per gli uomini, addossati ai muri con luci lampeggianti come in un interno futuro o dancefloor. Il coreografo immette poi un panorama coreografico opposto che ci è sembrato un po' incoerente: un balletto dal sapore e dai suoni partenopei che esplode d'improvviso. L'opposizione sembra un catalizzatore e veniamo riportati in questo interno chiuso, quasi da setta, dove la ripetizione è come impartita da chip ed il controllo costante.