Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Inizia la Stagione 2020-2021

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Antonio Pappano

Lo scorso venerdì 18 settembre è stata presentata la Stagione 2020-2021 dal Presidente-Sovrintendente Michele Dall’Ongaro e dal maestro Antonio Pappano, erano anche presenti la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio, Albino Ruberti.

Dall’Ongaro ha iniziato ringraziando i soci fondatori di diritto (Stato, Regione e,Roma Capitale), i soci fondatori privati (Enel, Bnl BNP Paribas, Ferrovie dello Stato Italiane, Terna, Mapei) i Partner Istituzionali (Eni, Cassa Depositi e Prestiti) e lo Sponsor della Stagione (Leonardo) perché in questa difficilissima situazione hanno sostenuto l’Accademia. Ha inoltre espresso la sua profonda gratitudine al maestro Antonio Pappano per il prezioso aiuto nell’ardua creazione della stagione, resa particolarmente laboriosa dall’incertezza della situazione e delle regole. Prima buona notizia per coloro che non sono riusciti ad ascoltarlo, Pappano replicherà il concerto Here’s to you: omaggio a Ennio Morricone il prossimo 30 settembre.

Alla presentazione della stagione estiva Albino Ruberti aveva promesso che la Regione avrebbe preso in considerazione di riesaminare il problema del numero dei posti disponibili per il pubblico che ora sono stati portati dai 200 inizialmente previsti per tutte le sale ai 1200/1300 per Sala Santa Cecilia. Dall’Ongaro ha inoltre sottolineato che la Sala Santa Cecilia con 2756 posti è la più grande d’Europa e l’impianto di ricambio dell’aria è estremamente sofisticato. La Stagione prevede ventotto concerti sinfonici, tutti con l’Orchestra dell’Accademia, ventidue di musica da camera, tutti sempre nella Sala Santa Cecilia e in genere senza intervallo, e due tour europei dell’Orchestra diretta da Antonio Pappano in autunno e in primavera. Il Coro guidato da Piero Monti affiancherà l’Orchestra in dodici concerti.

Non si possono escludere cambiamenti forzati dagli eventi, inoltre il necessario distanziamento personale, che ha determinato il numero degli orchestrali sul palco, ha indirizzato la scelta dei brani da eseguire; il coro occuperà la galleria 8 dietro il palco. Dall’Ongaro ha affermato che si stanno facendo le prove di acustica; pensiamo che i pannelli mobili sul soffitto previsti da progetto di Renzo Piano potranno aiutare risolvere questi problemi. Del resto per la risoluzione dei vari problemi non pensiamo che non sia impossibile rivolgersi a chi ha progettato l’auditorio.

Antonio Pappano, che da quindici anni è alla guida dell’Orchestra, sarà presente in otto appuntamenti della stagione e ha inoltre aderito insieme all’Accademia al progetto Momentum ideato da Barbara Hannigan, soprano e direttore d’orchestra, progetto sperimentato con successo all’estero anche da Pappano al Covent Garden. Il progetto si propone di aiutare i giovani artisti freelance che in questa situazione si trovano in particolare difficoltà artistica ed economica per la mancanza di ingaggi. Pappano spiega così il progetto:” si tratta di una piccola opportunità, che può aiutare i nostri giovani a superare questo momento così duro. Un giovane direttore ad esempio, potrebbe affiancarmi per una settimana nelle prove d’orchestra, guadagnare e forse dirigere anche un brano! Verrebbe pagato una piccola cifra, che se non risolve totalmente la situazione almeno aiuta e offre un piccolo orizzonte”.

Antonio Pappano inaugurerà la Stagione sinfonica il 16 ottobre con il Coro e l’Orchestra che eseguiranno il Te Deum di Bruckner e Das Lied von der Erde di Mahler, solista il tenore Clay Hilley. Il concerto di inaugurazione della Stagione Sinfonica (16 ottobre) verrà trasmesso in differita su RAI 5 alle ore 21.15 e in diretta su RAI Radio 3 .Un insolito e prezioso accostamento caratterizzerà il secondo concerto di ottobre, saranno in programma tra gli altri brani le Canzoni e Mottetti di Giovanni Gabrieli e le Variazioni Corali trascritte da Igor Stravinskij sul tema di un Corale di Bach su commissione della Biennale di Venezia, per essere eseguite proprio a San Marco insieme a composizioni di autori veneziani del Seicento. La violinista Julia Fischer tornerà a Santa Cecilia dopo tre anni come “artista in residence” in due concerti, nel primo suonerà il Concerto per violino n. 5 di  Mozart e nel secondo il Concerto per violino n.1 di Šostakovič, sarà anche presente come solista nelle due tournée di novembre e di aprile, oltre ad altri appuntamenti che verranno annunciati nel corso dell’anno.

Di grande interesse, perché è una composizione scarsamente presente nei programmi concertistici italiani, è l’esecuzione dell’oratorio Elias capolavoro di Felix Mendelssohn-Bartholdy, versione tedesca composta dal compositore contemporaneamente all’adattamento in inglese: Jennifer Davis, Wiebke Lehmkuhl, Benjamin Bernheim e Christof Fischesser saranno i solisti. Di Mendelssohn Pappano dirigerà anche il Concerto per violino, solista Maxim Vengerov, che tornerà a Santa Cecilia dopo ventitré anni di assenza, inoltre il maestro tornerà a dirigere la Passione Secondo Matteo di Johann Sebastian Bach i solisti sono specialisti di questo repertorio: Julian Prégardien, tenore, Carolyn Sampson, soprano, Claudia Hucke, contralto, Thomas Tatzl, basso. Ci sarà anche la proposta della Messa di Gloria di Gioachino Rossini, che sarà registrata per Warner Classics.

Spicca il ritorno dopo quasi venticinque anni dall’ultimo concerto nel 1996, del novantreenne Herbert Blomstedt che dirigerà la Sinfonia n. 5 di Anton Bruckner. Tra i direttori ricordiamo John Eliot Gardiner che dirigerà musiche di Rossini, Mendelssohn e il Concerto per pianoforte n°17 di Mozart con il pianista Piotr Anderszewski, Valery Gergiev che interpreterà la nona sinfonia di Beethoven, solisti Leah Hawkins, Sara Mingardo, Patrick Reiter e Andrea Mastroni. Daniele Gatti proporrà all’interno dei due concerti il prezioso ciclo di lieder per orchestra Des Knaben Wunderhorn di Mahler, diviso in due parti, solista Markus Werba, e Gianandrea Noseda sarà protagonista di un concerto “dantesco” in occasione dei 700 anni dalla morte: Dante Inferno di Adès e la Sinfonia Dante di Liszt.

John Adams dirigerà il suo Must the Devil Have the Good tunes? e di Glass scene dall’opera Akhenaten, arriveranno anche Myung-Whun Chung, Vasily Petrenko, Semyon Bychkov, Jakub Hrůša, Juraj Valčuha e James Levine, l’ultima sua direzione a Santa Cecilia risale al 2002. Trevor Pinnock, già presente nelle passate stagioni di musica da camera, debutterà nella stagione sinfonica con le prime tre cantate dell’Oratorio di Natale di Johann Sebastian Bach. Debutteranno Jaap van Zweden, Jukka Pekka Saraste, Alpesh Chauhan e Kazuki Yamada.

Una maratona dedicata alle sonate per pianoforte per i 250 anni dalla morte di Beethoven si svolgerà l’11 ottobre con il pianista israeliano Saleem Abboud Ashkar, che tornerà a Santa Cecilia dopo quasi un decennio. Sarà articolata in tre fasce orarie alle 12, alle 17, alle 20.30 ci sarà il concerto inaugurale della nuova Stagione di musica da camera. Nella maratona Ashkar ripercorrerà l’evoluzione dello stile beethoveniano attraverso le Sonate più significative, dalle giovanili, dedicate ad Haydn, fino alla celebre Sonata n. 31 op. 110. Arriverà Maria João Pires, una delle più raffinate pianiste raramente presente nelle stagioni concertistiche romane, in programma La Suite Bergamasque, due Prèludes di Debussy e la Sonata n. 32 op. 111 di Beethoven. Torneranno András Schiff, Grygory Sokolov, Jean-Yves Thibaudet e debutterà Angela Hewitt, considerata uno degli interpreti di riferimento di Johann Sebastian Bach, e presenterà un programma monografico dedicato al sommo Kantor dalla Partita n. 1 alla Toccata in do minore, dalle Suite Francesi n. 5 e 6 al Concerto italiano.

Saranno recuperati importanti appuntamenti saltati nella scorsa stagione ad iniziare da Maurizio Pollini che suonerà il 30 novembre e tornerà il 22 febbraio, poi Leonidas Kavakos ed Enrico Pace completeranno il ciclo delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven, ci saranno i due concerti di Mario Brunello dedicati alle suite per violoncello e alle sonate per violino di Johann Sebastian Bach e infine il ciclo dedicato all’integrale delle sinfonie di Haydn con la Kammerorchester Basel diretta da Giovanni Antonini. È un peccato però che non sia stato possibile recuperare l’oratorio Juditha triumphans capolavoro di Vivaldi con l'Accademia Barocca e il coro femminile di Santa Cecilia diretti da Federico Maria Sardelli. Segnaliamo la Soirée Poulenc dedicata al geniale musicista francese, una proposta delle prime parti dei fiati dell’Orchestra di Santa Cecilia: Alessandro Carbonare (clarinetto), Andrea Oliva (flauto), Francesco Di Rosa (oboe), Francesco Bossone (fagotto), Guglielmo Pellarin (corno) a cui si aggiunge Pietro De Maria (pianoforte). In programma brani in cui ciascuno strumento dialoga dapprima esclusivamente con il pianoforte la Sonata per flauto e pianoforte, Elégie per corno e pianoforte, la Sonata per clarinetto e pianoforte, il Trio per oboe, fagotto e pianoforte, fino al Sestetto finale.

Abbiamo citato alcuni degli appuntamenti a nostro giudizio più interessanti ma invitiamo a consultare il sito dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia per chi volesse avere una visione completa di interpreti e programma, del rinnovo degli abbonamenti, iniziato il 22 settembre, come sottoscrivere i nuovi, da giovedì 8 ottobre, i prezzi di abbonamenti e biglietti. Dall’Ongaro e Pappano si augurano che il programma possa attrarre il pubblico, ma secondo la nostra opinione non è tanto il programma il problema quanto la prevalente età avanzata degli abbonati, perché il maggiore e più inquietante ostacolo è la paura di ammalarsi. Ciononostante auspichiamo che il desiderio e il godimento di ascoltare la musica dal vivo, non sostituibile con quella riprodotta, prevalga e il pubblico ritorni in sala.

Pubblicato in: 
GN43 Anno XII 25 settembre 2020
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