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Accademia Nazionale di Santa Cecilia Stagione 2016-17. Parola d'ordine "Fidelio"
La nuova Stagione 2016-2017 dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia presenta fin dal concerto inaugurale un fil rouge con l'anno in corso: Beethoven inaugura il 20 ottobre 2016 con l'unica opera mai scritta dal compositore di Bonn, un singspiel, il Fidelio - la prima il 20 novembre del 1805 a Vienna - che sarà presentato in forma di concerto diretta da Sir Antonio Pappano, direttore da dieci anni a capo dell'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, e con grossi nomi del canto come Simon O’Neil (Florestan), Rachel Willis-Sørensen (Leonore), Günther Groissböck (Rocco), Amanda Forsythe (Marzelline), Sebastian Holecek (Don Pizarro), Maximilian Schmitt (Jaquino), Julian Kim (Don Fernando); a dirigere il Coro, il sempre attento e calibrato Maestro Ciro Visco.
Un'apertura in grande stile quindi ed in nome della tradizione precedente, rappresentando la grande idea di Beethoven, ascoltiamo le parole di Antonio Pappano in merito: “Beethoven non era solo un compositore di sinfonie ma voleva diventare soprattutto un compositore d'opera ed il Fidelio è un'assoluta innovazione in questo campo: traduce l'utopia dell'idea della coppia, è lei infatti che salva il marito e quindi l'unione. Un'opera struggente dove gli ostacoli sono tanti, ma sono messi lì soltanto per essere superati: Beethoven celebra la donna, Leonora, senza cadere nel melodrammatico, vi è solo quel che io chiamo “feeling”, l'amore, un'opera dei sentimenti in un mondo politico, difficile, che però termina in do maggiore. Dopo Beethoven nel programma dei concerti seguenti, - con Yefim Bronfman al piano per l?Imperatore -, volevo passare a Schubert per mostrare cosa è successo dopo Beethoven, per far capire come siano mutati la struttura e l'architettura musicali, come dilatare il tempo fino all'impossibile come nella Grande di Schubert: una sinfonia senza fine, di nuovo per dare risalto all'utopia aperta con e da Beethoven. Per me la continuità insieme all'originalità sono le due tratte convergenti, quindi Bach come Bartòk: - notiamo infatti il grande spazio dato alla musica slava e al filo ungherese in questa stagione (N.d.R.) - Bartòk è un compositore importantissimo, una delle figure più innovative per la musica folklorica, e proseguiremo su questo doppio versante con l'inaugurazione del 2017 con l'opera di Szymanowski, Re Ruggero, che ho già diretto a Covent Garden, e West Side Story di Bernstein nel 2018.” A tergo informiamo che è stato pubblicato il book dedicato ai dieci anni di Pappano come direttore dellìOrchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia corredata delle foto di Riccardo Musacchio e Flavio Ianniello, il libro si intitola “Pappano 10 e lode”.
Il Presidente-Sovrintendente Michele dall'Ongaro prende la parola e continua a delineare la stagione attraverso le raffinate collaborazioni con il Teatro dell'Opera di Roma e Roma Europa Festival: "Con quest'ultima una rivisitazione della colonna sonora di Solaris di Tarkowskij ad opera di Brian Eno, ed un'altra opera a firma di Lucia Ronchetti deidcata al digiuno autoindotto dalle sante come Caterina da Siena fino ai rilievi moderni, il Coro delle voci femminili di Santa Cecilia diretto da Ciro Visco si affiancherà ad adolescenti dalla voce eterea. Non è l'unico spettacolo premiere, perchè vi confermiamo l'anticipazione di una commissione in prima assoluta: l'unione congiunta di Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Filarmonica della Scala, il Maggio Musicale Fiorentino e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, darà luogo alla presentazione di un'opera a cura del compositore ungherese Peter Eötvös che comporrà esplicitamente per le nostre fondazioni un'opera ex novo per il 2017; mentre per il 2016 dirigerà a dicembre - in prima italiana - Senza Sangue, sua opera in un atto del 2015. Insieme, nel programma, da notare, vi sono l'Adagio dalla Sinfonia n.10 di Mahler ed il raramente eseguito ed enigmatico poema sinfonico lisztiano Dalla culla alla tomba. L'opera di Eötvös, sarà inoltre trasmessa dalla radio, come altri nostri concerti ed alcuni saranno ripresi per essere trasmessi su RAI5. Inoltre vogliamo dare la notizia, per noi di particolare valore a segno della stima delle istituzioni per la nostra Accademia, dell'emissione di un francobollo dedicato a Santa Cecilia in connubio d'eccellenza con un altro per la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, che non fa che gratificarci per l'intenso lavoro svolto.”
Vari debutti per la stagione sinfonica, che annovera fra gli altri il venezuelano Rafel Payare figlio di El Sistema di Abreu cui ha collaborato il compianto e sempre lodato Claudio Abbado, che forma giovani delle periferie alla musica. Molte prime parti di Santa Cecilia saranno evidenziate nella loro eccellenza come Luigi Piovano al violoncello per il Concerto n.2 di Saint-Saëns; del direttore ceco Jakub Hrůša, direttore musicale e principale della Filarmonica di Praga – di cui è stato inoltre principale direttore ospite Sir Charles Mackerras dal 1997 al 2003 -, della Glyndebourne Opera e principale direttore ospite della Metropolitan Symphony Orchestra di Tokyo. Inoltre debutterà anche lo spagnolo Gustavo Gimeno attuale direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique di Lussemburgo.
Debutti altrettanti ricchi per i solisti che annoverano in primis il conquistatore del Premio Chopin 2015, il sud coreano Seon-Jin Cho, che eseguirà il Concerto n. 3 di Rachmaninoff, sotto la direzione di Valery Gergiev: il programma prevede il Concerto per Orchestra n. 1 “Naughty Limericks” del compositore contemporaneo russo Rodion Ščedrin. Le prime al piano però non finiscono qui e proseguono con il berlinese (classe 1982) Martin Helmchen, che verrà diretto da David Afkham nel Concerto n 20 k466 di Mozart, e sarà seguito dalla Sinfonia n.15 di Šostakovič, rara e grottesca arabescata di inusitato fulgore musicale. Tornano poi una messe di grandi direttori a cominciare dai sovracitati insieme a Daniel Harding, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Juraj Valčuha con cui debutterà il pianista bulgaro Evgeni Bozhanov con il Concerto n. 3 di Beethoven, e ch poi dirigerà Bartók. Sol Gabetta al violoncello e Alan Gilbert sul podio presentano un'inedita versione della Black Gondola di Liszt secondo John Adams; insieme al Concerto per violoncello n.1 H196 di Martinů e ad una sintesi dall'Anello del Nibelungo di Wagner. Torna Jurowski con la Sinfonietta di Zemlinsky ed Il Titano di Mahler insieme al movimento espunto “Blumine”.
Nuove commissioni per lo svizzero Dubugnon e l'italiano Corrado ed un appuntamento speciale fuori abbonamento per una serata dedicata ad Amadeus: Buon compleanno Amadeus! Gala Mozart con Cecilia Bartoli ed Antonio Pappano. Sula scia della tradizione la Passione secondo Giovanni di Bach, ancora diretta da Pappano. Due gli appuntamenti tutti russi dedicati dal direttore onorario Temirkanov, con Julia Fischer nel primo al violino per il Concerto per violino di Brahms e poi la Nona di Dvořák; nel secondo Čajkovskij e Rachmaninoff in programma.
La stagione da camera sarà aperta da Haydn, cui è dedicato un concerto dalla Basel Kammerorchester che fa parte di un progetto che si chiama Haydn 2032, che proseguirà fino ai trecento anni dalla nascita, eseguendone tutte le sinfonie. Il 26 ottobre 2016 verranno eseguite le Sinfonie n.19, n. 80 e n.81 sotto la direzione di Giovanni Antonini, mentre nel 2017 le Sinfonie. n. 26, n. 30 n. 44.
Per la stagione cameristica i debutti pianistici sono quelli di Alexander Melnikov, che eseguirà l'integrale dei Preludi e fughe di Šostakovič; dell'ucraino Alexander Gavrylyuk insieme alla violinista Janine Jansen. Una messe di pianisti viene introdotta da Alexander Lonquich e poi Daniel Barenboim, e poi ancora Evgeny Kissin, i talentusuosi e giovani Jan Lisiecki e Beatrice Rana; Uchida, Sokolov, Grimaud, Buchbinder, Perahia: una scelta di massimo valore ogni volta. Ci sarebbe ancora tanto da dire sia sulla stagione sinfonica sia sulla cameristica ma ci fermiamo qui annunciando un concerto “popolare” (si fa per dire) per location, lo Stadio del Tennis e prezzario, con in programma la Nona di Beethoven: il 5 luglio sono tutti invitati.
Le tournée della'Orchestra giungono fino in Cina già quest'anno con Orff ed i Carmina Burana per cinque occasioni; il tour europeo sarà in giro per la Svizzera in ben cinque città: Zurigo, Berna, Ginevra, Lucerna e Lugano; poi Amsterdam, Parigi, Londra ed Essen ed a Salisburgo nel 2017 durante il Festival di Pentecoste. Ed ancora, Milano alla Scala e a Torino, come alla Reggia appena rinnovata di Caserta; più una tappa a Spoleto con Stefano Bollani. La Germania sarà girata in lungo ed in largo, da Berlino a Monaco di Baviera. Nel 2017 il Menuhin Festival di Gstaad, e quello di Grafenegg; per concludere con il Festival Enescu a Bucarest.
Ricordiamo che è sempre attiva l'iniziativa Pappano in web – per vedere i concerti on line - che si arricchisce della possibilità di una web arena dal vivo composta da giovani, che potranno riprendere i concerti liberamente. Di concerto le Domeniche in musica si arrchiranno di nuovi appuntamenti e così Santa Cecilia for Youth.
La nuova stagione presenta una novità anche per gli abbonati: i concerti partiranno il mercoledì con la musica da camera ed il giovedì alle 19.30 con la sinfonica, che proseguirà il venerdì alle 20.30 ed il consueto appuntamento del sabato alle 18, tranne naturalmente le occasioni speciali.