Adelphi. Eros e Priapo secondo Carlo Emilio Gadda

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Gadda

Scoprire un grande libro letterario è sempre una esperienza straordinaria e indimenticabile per il lettore. Questo è possibile grazie alla recente pubblicazione nella versione integrale del libro di Carlo Emilio Gadda Eros e Priapo, curata da due studiosi come Paola Italia e Giorgio Pilotti per l’editore Adelphi. Questo libro, che venne pubblicato in una forma edulcorata e censurata alla metà degli anni sessanta, oggi appare senza tagli e riduzioni.

Questa opera saggistica di Gadda è d’importanza capitale, in base al giudizio espresso da uno studioso come Pietro Citati sul Corriere della Sera. Il lettore rimane incantato dallo stile di questa opera letteraria di Gadda, basato sulla contaminazione dell’italiano del Cinquecento e di Machiavelli, e il ricorso a espressioni dialettali romane e toscane. Per scrivere questo libro Gadda tenne presente alcuni grandi modelli letterari: il Principe di Machiavelli, il libro dell'Apocalisse di San Giovanni, il Decamerone di Boccaccio, il Viaggio sentimentale attraverso la Francia e l'Italia di Sterne.  

Il libro al suo apparire venne  giudicato come una veemente e dura invettiva contro il fascismo e la figura di Benito Mussolini, nel libro designato da Gadda con espressioni offensive come il Batrace Stivaluto e il Fava incline a berciare dal balcone della sala del mappamondo menzogne e smargiassate. Nella prima parte del volume Gadda precisa che vuole descrivere e analizzare i procedimenti oscuri dell’essere umano che appartengono e si riferiscono  all’inconscio e al subconscio, laddove si formano gli impulsi animali, i quali hanno un ruolo preminente nella storia degli uomini. Per Gadda troppo spesso gli storici di professione, ignorando la natura inafferrabile e complessa dell’animo umano, non considerano quanta parte abbia il male negli eventi umani, dando per scontato che tutto debba andare per il verso giusto, come se non esistessero le deviazioni, gli errori, e i vicoli ciechi della storia umana.

Infatti nel libro, dopo avere trattato in modo magistrale il rapporto tra Eros e Logos, tra gli istinti e gli impulsi e il pensiero e la razionalità, Gadda delinea una distinzione molto profonda: quella tra la dialettica di superficie, basata sulla concezione hegeliana del divenire storico, secondo il movimento scandito da tesi, antitesi e sintesi, e la dialettica biologica. Questa seconda modalità analitica, rivolta a scoprire la verità tenendo presente la reale natura umana di ogni persona, non può ignorare che Eros è alla radice della personalità di ogni individuo e guida i rapporti tra le persone all’interno delle istituzioni collettive. Per Gadda, durante il periodo della dittatura fascista, il Logos venne sacrificato a favore di Eros, poiché non poteva soddisfare la concupiscenza eccessiva da cui erano animati i seguaci della dittatura.  

Secondo questa visione, che deriva dal grande testo di Freud Totem e Tabù molto studiato dallo scrittore, l’Io collettivo è guidato ad autodeterminarsi dagli istinti e dalle pulsioni, più che dalla ragione e dalla conoscenza. Nel libro vi è una ampia parte dedicata alla trattazione del narcisismo. La natura umana conferisce, in virtù di un meccanismo biologico eguale per ogni persona umana, il bisogno insopprimibile di ostentare le proprie qualità e capacità. Questo spiega perché, fin dai primi anni della formazione del carattere, la componente erotica, presente in ogni persona, la induce  a identificarsi con un grande modello capace di dare un senso e un valore alla vita individuale. Tutto questo ragionamento viene nel saggio sviluppato per spiegare il potere di seduzione esercitato da Mussolini in un lungo periodo storico, per oltre venti anni, sulle masse italiane del tempo. Tuttavia se questo è potuto accedere, questo fatto innegabile si può comprendere soltanto se si è consapevoli che, durante gli anni della dittatura fascista, a difettare e ad essere assenti  tra i cittadini italiani furono sia lo spirito critico sia la diligenza morale. Gadda osserva, descrivendo in pagine di rara profondità il rapporto tra Eros, narcisismo e idolatria verso il capo da parte delle masse, che una pedagogia sagace deve guidare la collettività verso il bene e distoglierla dal male, la verbosità vacua e retorica. L’io, per effetto dell'evoluzione della specie a cui apparteniamo, ha la tendenza ad innamorarsi del modello in cui si identifica.

Nicolenka in Guerra e pace di Tolstoj sceglie come modello prima Napoleone, in seguito, quando il Logos ha il sopravvento sull’Eros, comprende che deve seguire lo Zar Alessandro I. Gadda ricorda che come persone tutti noi siamo intellettualmente eredi del passato e da esso sostenuti e supportati. Il folle narcisista nega al passato il suo valore gnoseologico, etico e culturale, poiché presume di poter determinare con le sue decisioni il divenire storico. Diversamente l’uomo morale tende a sublimare la sua disponibilità erotica idolatra rivolgendola ai grandi personaggi e ai momenti storici a cui si devono gli impulsi scientifici e etici nella storia, come il Cristianesimo, il Rinascimento, la rivoluzione illuminista, il romanticismo, il positivismo. Grazie al pensiero critico il Male deve essere noto e notificato, e le figurazioni mitiche, di cui si è nutrita la dittatura fascista per oltre venti anni, possono essere smascherate nello loro inconsistenza, poiché non possono essere annoverate tra le forze che operano i cambiamenti storici. Questo libro di Gadda, per i curatori di questa versione di Eros e Priapo, deve essere considerato un trattato di psicopatologia delle masse. 

Pubblicato in: 
GN22 Anno IX 31 marzo 2017
Scheda
Autore: 
Carlo Emilio Gadda
Titolo completo: 

Eros e Priapo, Milano, Adelphi, 2016, pp. 451, Euro 24,00