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American Pie. Un omaggio alla "torta" della vita
Estate 1999: cinque ragazzi del Michigan, Jim (Jason Biggs), Kevin (Thomas Ian Nicholas), Oz (Chris Klein), Finch (Eddie Kay Thomas) e Stifler (Sean William Scott) iniziano seriamente a sperimentare la loro sessualità. Da quel 1999 sono passati più di dieci anni e la banda di American Pie torna a East Great Falls nel Michigan, per il fine settimana.
Negli anni tante cose sono mutate, Jim e Michelle (Alyson Hannigan) si sono sposati, Kevin e Vicky (Tara Reid) lasciati, Oz è diventato un roller e vive a Malibu dopo aver detto addio al suo primo ed unico amore, Heather (Mena Suvari), Stifler è un completo incapace. In American Pie erano solo cinque ragazzi in “missione” per perdere la verginità, adesso questi amici di una vita “adulti”, si sono ritrovati per ricordarsi di quegli ormoni adolescenziali che hanno creato una vero e proprio cult movie.
Rimettere insieme tutti i personaggi del primo film non è solo un’operazione per nostalgici; la trama mostra solidità, i dialoghi offrono allo spettatore (ormai) più maturo una certa originalità, riuscendo pienamente a centrare l’obiettivo del divertimento e della sorpresa. Gran parte del merito va ai registi Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg che, (da veri e propri appassionati della saga per loro stessa ammissione), insieme ad Adam Herz, hanno dato vita ad un film tutt’altro che banale e superficiale. Una menzione (meritatissima) va a Jason Biggs, vero e proprio talento comico, dotato di un volto che da solo è sinonimo di ilarità.
American Reunion è ben congegnato e diverte (quasi quanto) il suo antesignano! L’intreccio narrativo, pur snodandosi per convenzioni e (alcuni) luoghi comuni del genere (sesso, demenzialità, amici, buoni sentimenti) palesa fin dall’inizio una suo modus operandi che produce una certa fertilità nel (ri)creare situazioni e gag comiche con le quali lo spettatore non può non simpatizzare!
Il quarto capitolo (e stando alle dichiarazioni di Biggs, qui in veste anche di produttore, non ultimo) della saga American Pie è un film che rende omaggio alla vita con tutte le sue sfaccettature, amore, sesso, e (soprattutto) amicizia, vera e propria ancora di salvezza della nostra esistenza! C’è anche lo scorrere del tempo tiranno, che si porta via l’affetto delle persone care (la mamma di Jim è morta e il padre, il grande talento comico Eugene Levy, sente fortemente la sua mancanza).
Insomma, un film da prendere per quello che è, certo, ma capace di restituirci (dopo una bella risata purificatrice) una percezione del vivere più sereno e leggero! E nel periodo storico in cui viviamo, non è poca cosa.