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Asterix e Obelix al servizio di Sua Maestà in 3D. Comica parodia di galli, britanni e romani
Una strepitosa parodia di tuttii pregiudizi su britanni, galli e romani girata da Laurent Tirard con questa pellicola dedicata ai famosi galli combattenti e forzuti: Asterix e Obelix al servizio di Sua Maestà sfodera una messe di attori comici e non: da Gerard Depardieu alla Regina “britanna” Catherine Deneuve (una rivincita anche questa sulla perfida Albione?), nonchè, udite udite, Filippo Timi e Neri Marcoré nei panni di due Decurioni di pattuglia alle prese coi due celebri galli.
Gerard Depardieu calca la parte di Obelix come se fosse nato in quell'ingombrante costumone che gli arriva sotto la pancia e lo fa per tre quarti della figura a righe bianche e blu: c'est parfait direbbero gli amici francesi o galli che siano. Forte bevitore di liquidi inebrianti, nonché di pozioni magiche, che però a lui sembrano iniettate fin da bambino come pure al bell'Asterix interpretato da Edouard Baer, biondo emblema della forza meno bruta e più civilizzata ma sempre poco formale rispetto agli ora amici Britanni. Bando alle dispuute internazionali, infatti, la Regina, forte consumatrice di “acqua calda” come i suoi sudditi, chiederà l'aiuto degli altri “barbari” contro i conquistatori Romani che hanno da tempo oltrepassato il Vallo d'Adriano e quasi sottomesso Londinium.
La pozione magica che i due arditi Obelix e Asterix porteranno aldilà della Manica insieme al “romantico” Goudurix di Vincent Lacoste (chissà se parente del fabbricante celebre di magliette “coccodrillate”!), servirà all'uopo, ovvero alla difesa d'Albione contro l'imbattibile altrimenti forza romana, carica di armi e uomini oltrechè di decine di navi sbarcate sull'isola britanna.
A parte la ricerca di donzelle di Goudurix, nullafacente “ragazzo d'oggi” che seduce la fiancée del britannico Beltorax (simpaticissimo Guillaume Gallienne che sembra quasi uno scioglilingua a pronunciarlo e di origine “gallica” più che britanna), i romani sono l'altro argomento di interesse principale per i due galli che, con la regia veloce e ardimentosa di Tirard, ne sbaraglieranno a frotte, Giulio Cesare compreso (Fabrice Luchini nella parte). Rimandi alla politica “orgiastica” italica – con offerta di fanciulle bendisposte in hamman predisposti al caso – sono quasi un dovere, e più che ovvi, visto che in effetti gli inventori delle terme furono proprio i nostri fondatori con l'emblema della Lupa come segno del Regno (l'allora Sacro Romano Impero, e prima dei cristiani solo “romano”).