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Aterballetto all'Olimpico. Stille di memoria in danza
Al Teatro Olimpico tre nuove creazioni di Philippe Kratz, Andonis Foniadakis e Jiří Kylián nell'ambito del VI Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico martedì 24 maggio – in replica mercoledì 25, ore 21 -: Aterballetto, la compagnia di danza contemporanea che ha la sua fucina a Reggio Emilia nei locali dell'ex fonderia, presenta tre scorci sul tempo e sull'evoluzione della danza da parte di professionisti dell'eccellenza nella danza italiana.
Sotto la direzione artistica di Cristina Bozzolini dal 2008, e nella direzione generale di Giovanni Ottolini, Aterballetto mostra una crescita esponenziale al livello dei teatri europei che hanno una scuola di balletto, pur essendo completamente autonomi nel loro profilo. Se pensiamo infatti che Nacho Duato è l'attuale direttore artistico dello Staatsballet Berlin, presentando in premiere ad aprile un trittico di coreografie sue e di Kylián, capiamo subito al vicinanza concettuale nel proporre nuove forme di danza.
I tre episodi cui abbiamo assistito sono tutti recenti e di tre coreografi: due giovani talenti come Philippe Kratz e Andonis Foniadakis, ed uno di Jiří Kylián, che è stato riproposto in una versione specificatamente destinata all'Aterballetto.
Kratz, tedesco, classe 1985, lavora con l'Aterballetto dal 2008 ed ha creato per la compagnia italaiana tre balletti: Lettres d'amour, del 2012; Spring, del 2013, e quest'ultimo SENTieri, presentato a Reggio Emilia nei Chiostri di San Pietro nel 2014 insieme ad otto danzatori. La musica di questo episodio di danza è costituita da un connubio tra Chopin, Grisendi, Haines e Yanov-Yanovsky, ad incrociare classico e contemporaneo in una fusione atemporale ed emozionale di un ricordo ricavato da stille di memoria e trasfuso nei passi intercalati della danza.
La flessuosità dei ballerini, la precisione nei movimenti, insieme ad una coreografia di forte impatto emotivo, si muove su un fronte dialogico corale, lasciando il pubblico attonito davanti a tale precisione nel concatenamento, con scrosci di applausi finali.
Il celebre coreografo ceco Jiři Kylian ha ricreato una parte del suo spettacolo più lungo 27'52” (2007) appositamente per la formazione Aterballetto nel 2015, intitolandolo 14’20”, in riferimento alla durata: predisposto per due danzatori e con la musica di Dirk Haubrich da due temi di Gustav Mahler, ci chiede da dove veniamo e cosa siamo, in tedesco ripete poche frasi esistenziali la narratrice acustica, che fa da eco diagetico ai due ballerini, Serena Vinzio e Damiano Artale (24 maggio), che tirano il pavimento del palcoscenico come un tessuto da portare via e con cui ricoprirsi.
Antitesi ha debuttato l’11 giugno 2015 al Teatro Strehler di Milano: a firma del giovane coreografo greco Andonis Foniadakis, pensato per l'intera compagnia di Aterballetto, promuove un movimento il cui topos è l'intreccio tra contrari e contrasti: dai corpi alla musica, da Pergolesi a Scelsi fino a Romitelli, e di nuovo a Tartini e Scarlatti, evoca un dinamico respiro verticalizzato in spirali di corporeità sensoriale. Un trittico che in ogni suo momento ha entusiasmato il pubblico che ha seguito ed applaudito con dedita devozione l'intera kermesse di danza.