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Auditorium. Une soirée All Stars Les Étoiles a Santa Cecilia
L'immanacabile gala di danza internazionale intitolato alle stelle della danza Les Étoiles organizzato da Daniele Cipriani, è un appuntamento annuale che fa il sold out nella capitale, quest'anno anche con liste d'attesa. Sabato 27 gennaio 2018 ore 21,00 e domenica 28 gennaio 2018 alle 17,00, si è svolta la kermesse nella prestigiosa sede della Sala Santa Cecilia - Auditorium Parco della Musica, dove le stelle della danza, provenienti dalle più importanti compagnie di danza del mondo, in primis il Marinskij di San Pietroburgo, si sono esibite per la gioia del folto pubblico.
Diviso in due parti con un paio di sostituzioni eccellenti, in quanto due dei quattro astri del Bolshoi invitati, ovverosia Evghenia Obraztsova e Semyon Chudin, sono stati sostituiti dal primo ballerino del Marinskij Vladimir Shklyarov e da Liudmila Konovalova, ex ballerina del Bolshoi ed ora first dancer all'Opera di Vienna, il gala è stato inaugurato dai brillanti di Balanchine con Diamonds ed i primi due ballerini del Bolshoi Alena Kovaleva e Jacopo Tissi, l'unico italiano alla "grande" (Bolshoi vuol dire grande in russo) compagnia di danza di Mosca. La coppia ha anche interpretato Raymonda di Yuri Grigorovich su musica di Glazunov, in particolare affiatamento.
La Bayadère con musica di Minkus e coreografia di Nureyev, che lo eseguì per il Kirov la prima volta in tour nel 1961, è il secondo pezzo in programma con lo straordinario ballerino coreano Kimin Kim, first dancer al Marinskij di San Pietroburgo, che ha danzato con l'ucraina Iana Salenko, first dancer alla Sttatsoper Berlin.
Con la musica di Manuel De Falla da El sombrero de tres picos, proviene la Farruca del Molinero, con la coreografia di Antonio (Antonio Ruiz Soler) e l'assolo dell'étoile a sorpresa Sergio Bernal, dal Ballet Nacional de España, che abbiamo ammirato per la prima volta con un voluminoso manto da torero, in un flamenco raffinatissimo misto a passi di danza.
Esmeralda da Marius Petipa attraverso Jules Perrot con la musica di Cesare Pugni, ha mostrato le due stelle francesi dell'Opéra Garnier di Parigi Léonore Baulac e Hugo Marchand, che abbiamo poi visto nella seconda parte in Amovéo, coreografia di Benjamin Millepied e musica di Philip Glass, modernamente sperimentale per suoni minimalisti su assolo femminile e passi particolarmente lanciati nelo spazio, quasi a tracciarne un perimetro ex novo.
Enormemente cresciuta e precisa Mariangela Nuñez, dal Royal Ballet di Londra, ha danzato Giselle di Petipa su musica di Adam col suo costume velato ed eburneo, insieme a Daniel Camarguo del Balletto di Stoccarda. La coppia si è cimentata anche nel pas de deux dal terzo atto del Don Chisciotte di Petipa su musica di Minkus.
Una coreografia recente e notevole è quella di David Fernandenz, intitolata Five Variations on a Theme, su musica di Johann Sebastian Bach, con Joaquin De Luz che ha presentato un balletto originale, ritmato e dai passi non ovvi, rappresentando una novità nel panorama della kermesse classique.
Il pas de deux dal terzo atto del cigno nero di Petipa su musiche del nostro russo prediletto Čajkovskij, è interpretato dai due russi Vladimir Shklyarov (Marinskij) e Liudmila Konovalova (Opera di Vienna). Shklyarov ha inoltre aperto la seconda parte del gala e si è “divertito” nella coreografia dei 101 passi della danza nel Ballet 101 di Eric Gauthier su musica di Jens Peter Abele.
Folia de caballeros sulla musica de La Follia rielaborata è con la coreografia degli stessi ballerini che lo interpretano: lo spagnolo Joaquin De Luz primo ballerino del New York City Ballet e Sergio Bernal dal Balletto di Spagna. Particolarmente interessante, li mostra anche come doppio l'uno dell'altro, somgliandosi in modo accentuato.
Ultima la kermesse Il corsaro, musica di Riccardo Dingo e coreografia da Marius Petipa, dotandolo di un appeal straordinario con gli acrobatici voli del danzatore russo Kimin Kim, first dancer al Marinskij di San Pietroburgo, che ha danzato tutto in turchese con l'ucraina Iana Salenko, first dancer alla Sttatsoper Berlin in blu cobalto.
Tra gli scrosci di applausi, continui anche durante le performance, si chiude il defilé finale in un'ovazione generale nella sala Santa Cecilia piena in tutti i suoi 2700 posti.