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Cosa c'è di più fortificante per una famiglia rispettabile che contrabbandare quintali di marijuana dal Messico agli Stati Uniti con un camper, sfuggire a spietati trafficanti, incorrere in poliziotti omosessuali corrotti e in altri machi e incorruttibili, essere morsi da ragni velenosi e intavolare equivoche situazioni di partner changhe con un'altra famiglia altrettanto rispettabile? Niente, soprattutto se non è una vera famiglia, ma lo diventerà grazie a questo viaggio. Il 12 settembre esce nelle sale italiane Come ti spaccio la famiglia, di Rawson Marshall Thurber, con Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Emma Roberts e Nick Offerman.

La storia è semplice quanto comicamente sconclusionata. David (Jason Sudeikis) è un ragazzo per bene che si guadagna da vivere spacciando marijuana nei quartieri alti di Denver. Ha una cotta per la sua dirimpettaia Rose (Jennifer Aniston), che sbraca il lunario esibendosi come spogliarellista, ma che si vede costretta a licenziarsi quando il night club viene trasformato in un bordello. Nell'appartamento sottostante vive Kanny (Will Poulter), diciottenne verginello fanatico dei videogame, abbandonato dai genitori e che vede in David una figura carismatica e paterna. A seguito del furto di tutti i suoi proventi, David, per avere salva la vita dal suo fornitore, si vede costretto ad accettare da lui un incarico molto rischioso: attraversare il confine con il Messico per ritirare un ingente carico d'erba. Per farlo, ricorre a un insolito travestimento: insieme a Rose, Kanny e a un'adolescente sbandata di nome Casey (Emma Roberts), David mette su la simpatica famiglia Miller. Fra insidie, pericoli, dissidi e colpi di scena, la famiglia Miller scoprirà che i legami valgono molto più dei soldi.

Dopo Dodgeball - Palle al balzo (2004) e I misteri di Pittsburgh (2008), Rawson Marshall Thurber torna sugli schermi con una nuova divertente road movie comedy in pieno stile U.S.A.. E lo fa riproponendo la divertente coppia Sudeikis-Aniston, già presente in film come Il cacciatore di ex (2010), di Andy Tennant e Come ammazzare il capo... e vivere felici (2011), di Seth Gordon. Il risultato è una sapiente miscela di gag e battute al peperoncino, non di rado a sfondo sessuale, che fanno letteralmente saltare in aria la compassata istituzione familiare, ricomponendola nella sua odierna veste disfunzionale, senza con questo contestarla ontologicamente, ma anzi, in qualche modo, rinforzandola. Parte (forse gran parte) del merito della buona riuscita di We're the Millers (titolo originale molto meno sgradevole di quello italiano) va al quartetto di sceneggiatori, composto dalla coppia Steve Faber - Bob Fisher, già autrice del fortunato 2 single a nozze (2005), David Dobkin e da quella Sean Anders - John Morris, autrice invece di Un tuffo nel passato (2011), di Steve Pink e I pinguini di Mr. Popper (2011) di Mark Waters.

Da segnalare, su tutte, tre sequenze memorabili: l'incontro col polizotto messicano, il partner changhe in tenda e la scoperta degli effetti del morso del ragno.