CortonaMix Festival. Tempi moderni o contemporanei?

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Tempi moderni Charlie Chaplin

Il CortonaMix Festival, che si è svolto dal 28 luglio al 5 agosto 2012, nella giornata inaugurale ha proposto un Omaggio a Charlie Chaplin (1889- 1977), proiettando Tempi moderni, capolavoro assoluto del cinema di ogni tempo, con  la musica eseguita dal vivo dall'Orchestra della Toscana diretta da Timothy Brock.

La piazza Signorelli dove è avvenuta la proiezione  era gremita di spettatori che hanno seguito con grande partecipazione, ridendo e applaudendo. Il film è del 1936, in bianco e nero e muto, a parte il commento musicale e alcuni sporadici inserti come la radio e la mitica Nonsense songJe cherche après Titine.

Non è la prima volta che assistiamo ad un evento simile: la proiezione di un film di Chaplin con l'orchestra dal vivo, sempre in sale esaurite in ogni ordine di posto e con un entusiastico successo, anche prima del film evento The artist. Che cosa spinge le persone ad uscire di casa e a sfuggire all' onnipresente dominio della televisione, anche d'inverno, per andare a vedere un film con queste caratteristiche così fuori moda ? Il fascino di vedere un film girato per essere visto al cinema e non pensato per l'home video, senza effetti speciali o il 3d?

Nel caso di questo film la cosa che colpisce di più guardandolo è la sua tragica attualità; Chaplin lo girò dopo aver visto gli effetti della grande depressione, determinata  della crisi del del 1929, quella descritta da John Steinbeck nel romanzo Furore (1940), che fu causata da una economia in cui dominava il liberismo economico.

Oggi si chiama recessione, è causata dalla nuova edizione del  liberismo, quello propugnato dalla scuola di Chicago che ha come grande guru  Milton Friedman, ma gli effetti sono uguali: licenziamenti di massa, scioperi, chiusura delle fabbriche, persone disperate senza lavoro che cercano di sopravvivere.

Tempi moderni dimostra la grande attenzione di Chaplin per i tragici avvenimenti di cui era stato testimone, questo grande artista che aveva conosciuto molto bene la povertà, pur diventando ricco e famoso, aveva sempre avuto una grande attenzione per gli emarginati, come dimostra l'omino protagonista del suo lavoro cinematografico, prima nei cortometraggi e poi nei film.

Con grande realismo poetico Chaplin coglie l'essenza del liberismo: la totale mancanza di umanità, troviamo così il mitico omino con i baffi, scarpe enormi, pantaloni sformati, giacchetta troppo stretta, bombetta e bastoncino, nelle vesti di operaio costretto ad un lavoro disumano. Gli ingranaggi lo intrappolano, la catena di montaggio simbolo del fordismo imperante, con i suoi tempi implacabili lo porta alla follia.

La narrazione è condotta con lieve ma acuta ironia e con gag irresistibili, come l'ossessione di stringere bulloni che lo portano ad inseguire donne con grandi bottoni posti in punti del corpo che l'ipocrisia puritana evitava di nominare. Non mancano le scene drammatiche degli scioperi e delle  manifestazioni operaie represse con la violenza, con il povero omino che, uscito dall'ospedale, dopo il collasso nervoso dovuto al lavoro in catena di montaggio, finisce in prigione ripetutamente e il disoccupato ucciso dalla polizia, padre dell'orfana interpretata da  Paulette Goddard.

I due emarginati si incontrano e  si aiutano reciprocamente, ma ripetuti tentativi di trovare un lavoro dell'omino e dell'orfana falliscono per diverse cause, sempre riconducibili alle regole e alla situazione drammatica di una società disumana, ma la fine è aperta alla speranza, un'allusione forse al New Deal di Roosevelt.

Le situazioni  drammatiche si intrecciano alle scene comiche in una alternanza geniale creata da Chaplin, che è autore del soggetto, della sceneggiatura, della musica, della regia e del montaggio. Nelle gag si confluiscono le esperienze fatte nel circo e nel varietà; Je cherche après Titine è un grammelot di diverse lingue: inglese francese, spagnolo e italiano, le parole sono frequentemente storpiate in un testo assurdo esaltato con ironia soave dai gesti e dalla mimica facciale.

La musica - che accompagnava sempre i film muti - splendida e creata da Chaplin è stata eseguita con grande bravura dall'Orchestra della Toscana diretta da Timothy Brock, gli interpreti sono stati lungamente applauditi dal pubblico, che ha accolto con entusiasmo l'acuta e interessante proposta del CortonaMix Festival.

Pubblicato in: 
GN38 Anno IV 6 agosto 2012
Scheda
Titolo completo: 

CortonaMix Festival

28 luglio 2012
piazza Signorelli, Cortona
Orchestra della Toscana diretta da Timothy Brock,
Tempi moderni

Titolo originale     Modern Times
Paese     USA
Anno     1936
Durata     87 min
Colore     B/N
Audio     muto - sonoro
Genere     commedia, drammatico, sentimentale, comico
Regia     Charlie Chaplin
Soggetto     Charlie Chaplin
Sceneggiatura     Charlie Chaplin
Fotografia     Roland Totheroh, Ira Morgan
Montaggio     Charlie Chaplin
Musiche     Charlie Chaplin
Scenografia     Charles D. Hall, Russel Spencer
Interpreti e personaggi

Charlie Chaplin: l'operaio
    Paulette Goddard: la monella
    Stanley J. Sanford: Big Bill
    Henry Bergman: proprietario del ristorante
    Chester Conklin: il meccanico
    Hank Mann: un ladro
    Louis Natheaux: un ladro
    Stanley Blystone: lo sceriffo
    Allan Garcia: il padrone della fabbrica
    Sam Stein: il caporeparto
    Juana Sutton: la donna dalla gonna con bottoni
    Dick Alexander: compagno di cella
    Cecil Reynolds: il cappellano
    Myra McKinney: sua moglie
    Lloyd Ingrahm: il direttore del carcere
    John Rand: un galeotto