Decision to Leave. Nebbia di un tempo indefinito

Articolo di: 
Livia Bidoli
Decision to Leave

La nebbia sembra il massimo comun denominatore di questo film, apparente, fisica, eterica: e così Park Chan-wook ci presenta un paesaggio fumoso, quello della metropoli di Busan in Corea del Sud, la seconda città metropolitana dopo Seoul ed in fondo le sue stesse paure, come riconosceremo di certo dopo la visione del film, Decision to Leave, però da non rilvelare fino alla fine.

Con un Golden Globe già nel suo arco di premi, Decision to Leave si annuncia come un film thriller e romantico allo stesso tempo e di impeccabile fattura: l'atmosfera evocativa è palpabile fin dalla prima scena del crimine, ai piedi di una montagna, appena scalata dalla vittima, un signore sui sessant'anni, Ki Do Soo, la cui giovane ed avvenente moglie Seo-rae (Tang Wei), viene subito sospettata per omicidio. Il detective che indaga il caso Hae-jun (Park Hae-il), sembra stupito ed allo stesso tempo affascinato dal comportamento stralunato della moglie dell'uomo caduto dalla cima della montagna e la interroga varie volte, fino a cenarci insieme nela stessa stanza dell'interrogatorio. Sono evidentemente i dettagli che non lo comnvincono di Seo-rae, prima di tutto la nazionalità, cinese, ed il sospetto che il matrimonio con un uomo così piu' anziano di lei sia dovuto ad interesse.

Il clima dell'intero film è gravido di suspense, torbidamente incatenato ai due personaggi principali del detective e dell'indiziata, che, di primo acchito gioca la parte di un'assistente per persone anziane e disabili in un centro della città. Hae-jun la osserva attraverso la finestra e poi la segue fino a casa, dormirà in auto, lui insonne. Come se si stabilisse un prima ed un poi nella storia, i due si avvicinano, Hae-jun e Seo-rae, in interni che sembrano presi dai film di David Lynch, colori forti eppure spenti nei loro toni. Un digradare romanticamente macabro, che non lascia presagire un finale lieto, come sottolinea l'Adagietto dalla Quinta Sinfonia (1904) di Gustav Mahler e la colonna sonora del compositore coreano Jo Young Wook che aveva già musicato Lady Vendetta (2005), nonchè Thirst (2009).

Il film è diviso in due parti, e la seconda segue un altro omicidio, però la prima, con il suo detective con qualche tratto poeiano, è sufficiente di per sé ad avviluppare in un flusso di emozioni conturbanti che inchiodano alla visione. Una nebbia, quella degli indizi, e quella della canzone che piace tanto alle pazienti di Seo-rae, una melodia di bossanova della Corea degli anni '60, a firma Jeong Hun Hi, e culla anche nelle altre versioni rieditate ed odierne.

Concludiamo invitando ad ascoltare il tema finale intitolato a lei, Seorae. A volte, certi specchietti per le allodole carezzano l'anima.

Aggiungiamo che l'ispirazione per il film, Park Chan-wook l'ha ricevuta da una serie di romanzi polizieschi scritti tra 1965 e 1975 dal duo svedese composto da Maj Sjöwall e Per Wahlöö, che li composero sotto l'effige cumulativa di  "The Story of a Crime". Questo fascino d'antan è perfettamente rilevabile nel film, nonostante la presenza dei cellulari, ed è come se in qualche modo "fermasse" il film in un tempo indefinito.

Pubblicato in: 
GN13 Anno XV 8 febbraio 2023
Scheda
Titolo completo: 

DECISION TO LEAVE
un film di
PARK CHAN-WOOK
con
PARK HAE-IL e TAN WEI
Festival di Cannes 2022
PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA
- Selezione Ufficiale

Golden Globe 2023

Musica di Jo Young Wook

Anno: 2022
Paese: Corea del Sud
Durata: 138 min
Data di uscita: 02 febbraio 2023
Distribuzione: Lucky Red