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Kassie (Jennifer Aniston), è stanca di aspettare l'uomo giusto da sposare e farci figli. Decide, ed è molto determinata in questo, di farselo "donare". Convoca il suo migliore amico Wally (Jason Bateman) per dargli la notizia. Lui da parte sua non è d'accordo, e vorrebbe fosse lui il donatore, ma alla fine Kassie trova in Roland (Patrick Wilson) l'uomo perfetto che possa fare da padre a suo figlio, ritenendolo un uomo attraente, ottimista e sempre di buon umore, l'esatto contrario di Wally.

Wally, nonostante il successo finanziario, è un uomo nevrotico e pessimista (lavora alla borsa di New York con il suo socio Leonard, interpretato dal buono e bravo Jeff Goldblum). La faccenda si complica quando, alla festa organizzata da Kassie per "cerimoniare" la donazione, Wally, ubriaco, combina un guaio, che sarà il risvolto di tutto il film.

Il film è tratto dal racconto dal titolo "Baster", dello scrittore vincitore del premio Pulitzer, Jeffrey Eugenides, autore anche de "Le vergini suicide" e "Middlesex". Lo sceneggiatore Allan Loeb ha subito intuito che avrebbe funzionato molto bene la trasposizione cinematografica. Una commedia "alternativa" e "sovversiva" in quanto priva dei soliti, facili e banali espedienti per far ridere.

E' un film che punta ai personaggi reali, sulle loro reazioni, su situazioni che rispecchiano la realtà, esplorando una questione sociale molto specifica (quella dell'inseminazione artificiale), e che è di vera attualità, soprattutto in America. Kassie si trova ad affrontare un tema molto diffuso tra le donne di questi tempi, quelle senza un compagno maschile che desiderano una gravidanza. Ha una carriera, un'ottima istruzione, delle relazioni che non hanno funzionato come si aspettava e desidera fortemente avere un bambino e trovare il giusto equilibrio tra la famiglia e la carriera, perciò porta avanti da sola il suo sogno. Sa quello che vuole e desidera un bambino molto più di quanto non abbia bisogno di un uomo.

Da parte sua Wally è un uomo normale ma molto represso, non sa che cosa vuole nè come ottenerlo, tanto meno come manifestarlo. Non riesce ad essere onesto con le sue emozioni e dovrà scoprirsi a fondo per accettare e amare se stesso e chi gli sta intorno. E' innamorato di Kassie e quando finalmente decide di agire e seguire i suoi sentimenti compie, anche inconsciamente, un'azione terribile che non ha il coraggio di confessare (anche dovuta al fatto che in un primo momento neanche se lo ricorda, o non vuole ricordare). E quando lo fa è il momento meno opportuno. Vive una vera e propria crisi di coscienza per ciò che ha fatto a Kassie. Se glielo dice, rischia di perderla per sempre, se non lo fa dimostra di essere immaturo. Deve crescere e prendersi le sue responsabilità. E Kassie dovrà affrontare il fatto di essere stata ingannata dal suo migliore amico e di conseguenza si troverà di fronte alle scelte che tale situazione ha creato.

Il film è stato girato, seguendo la tradizione di molte delle commedie classiche (vedi "Io e Annie", "Harry ti presento Sally"), a New York, ma sono state accostate location molto familiari e aree mai viste della città, meno scontate del solito, con molte scene in esterni, conferendo alla città un appeal più fresco, mostrandone anche "il lato b". Anche le scenografie hanno dato un certo look al film, passando da luoghi più giovanili e hippy (della prima casa di Kassie), trasferendosi poi in nel suo successivo appartamento, più ricco, delicato e rifinito, a differenza di quello di Wally, più moderno, con linee molto pulite, e finestre piuttosto ampie.

Ci sono diversi momenti che con l'uso della macchina a spalla abbiamo la sensazione e il sapore di un certo cinema indipendente, e sono questi i momenti in cui la regia di Josh Gordon e Will Speck si fa sentire di più. O anche quando ci mostrano l'affannata metropoli newyorkese, velocizzando le immagini, creando il senso dell'inutile frenesia, criticando le azioni degli "attori" che la vivono, la mandano avanti. Ma poi tutto si riconcilia, e sembra che vada bene così. Probabilmente alla fine la morale della storia è che anche se sei un Newyorkese narcisista, materialista e che pensa solo alla carriera, riesci ad aprirti con le persone che entrano a far parte della tua vita, hai la possibilità di diventare una persona migliore.