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Dynamic. La brillanti astuzie di Cimarosa in Blu-Ray
Il DVD Blu-Ray della Dynamic propone in prima mondiale la registrazione de Le astuzie femminili di Domenico Cimarosa realizzate dal 14° Reate Festival al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. La versione è una prima ripresa in tempi moderni fedele al manoscritto originale; l’esecuzione storicamente informata è affidata alla direzione di Alessandro De Marchi alla guida della Theresia Orchestra.
Le astuzie femminili, che andò in scena il 26 agosto 1794 al Teatro dei Fiorentini di Napoli, riscuotendo il favore del pubblico, è il rifacimento ampliato in due atti da Giuseppe Palomba di Amor rende sagace, una farsa su testo di Giovanni Bertati realizzata per Vienna dopo il successo de Il matrimonio segreto. La trama vede protagonisti due giovani innamorati e le astuzie messe in atto da Bellina con l’aiuto delle amiche Eleonora ed Ersilia per potere sposare Filandro. Gli ostacoli sono i soliti, il tutore, Don Romualdo, per motivi di interesse, la vuole per sé, nonostante sia amante di Eleonora, anche se il padre della ragazza nel testamento aveva promesso i suoi cospicui beni e la figlia a Don Giampaolo Lasagna. Una serie di inganni, travestimenti e buffonerie permettono infine ai giovani di sposarsi e gli anziani si rassegnano.
Nulla di nuovo quindi nella trama, il vero interesse è in questa opera di Cimarosa, compositore a lungo trascurato, solo Il matrimonio segreto si è continuato a rappresentare. La musica di Cimarosa è ora oggetto di attenzione non solo verso le opere ma anche verso le composizioni di musica da camera. La creatività del compositore affascinò i contemporanei e ancora oggi è seducente per la straordinaria invenzione melodica, elegante e incantevole e una eccellente varietà timbrica, entrambe basate su una raffinata tecnica compositiva che gli fu riconosciuta persino da Schumann a cui non piaceva:” (…) assolutamente magistrale nella tecnica (composizione e strumentazione) (…)” come ricorda Francesco Degrada nel suo saggio sull’opera napoletana.
La Theresia Orchestra, è una formazione internazionale composta da musicisti fino a 28 anni, provenienti dalle maggiori scuole europee di musica antica. I giovani musicisti danno una ottima prova di sé come si nota anche nelle parti solistiche dell’oboe e del clarinetto. La direzione di Alessandro De Marchi, è molto teatrale, attenta al ritmo, all’agogica e alla dinamica e nel rendere l’incantevole varietà, la brillantezza timbrica e la cantabilità delle seducenti melodie di Cimarosa.
Cesare Scarton, il regista, insieme a Michele Della Cioppa, lo scenografo, ha immaginato una scena che evoca il ‘700, con deliziosi funzionali elementi mossi dagli attori. Gli elementi citano architetture e sculture note (Apollo e Dafne di Bernini), suggeriscono i diversi ambienti e aiutano lo svolgersi dell’azione. Scarton ha lavorato molto e bene con i giovani cantanti e i risultati sono tangibili nel fluire dell’azione e nella generale disinvoltura dei cantanti nei movimenti scenici. I bei costumi settecenteschi di Anna Biagiotti hanno contribuito alla riuscita della resa teatrale
Eleonora Bellocci, come Bellina, è scenicamente disinvolta e spiritosa e si disimpegna bene nella parte, che è lunga e impegnativa, Valentino Buzza è Filandro, ruolo in cui si destreggia sia scenicamente che vocalmente. Martina Licari, è una spigliata Ersilia, possiede una voce chiara e argentina e ha una buona base tecnica che le ha consentito di affrontare agevolmente la parte vocale, che nell’aria a lei riservata, presenta non poche insidie. Angela Schisano ha una bella voce scura di contralto, l’emissione è limpida e calda, le note gravi sono ben centrate, sicuri gli acuti e nel canto è anche molto espressiva, scenicamente è una Eleonora divertente e spigliata
Le parti comiche di basso buffo sono risolte efficacemente. Rocco Cavalluzzi è Don Giampaolo Lasagna, un ruolo che segue la tradizione partenopea di essere in dialetto e fu allora di un famoso cantante attore Carlo Casaccia. Cavalluzzi sa fare un buon uso della sua voce calda ed espressiva, e l’esperienza maturata gli ha permesso di calarsi con scioltezza nel ruolo dello sbruffone, intrigante e pavido. L’esperienza si nota positivamente anche in Matteo Loi, un disinvolto Don Romualdo, l’altro vile millantatore dell’opera, Loi possiede una voce brunita e gradevole che sa appropriatamente usare per rendere il personaggio.
La registrazione sonora e visiva dello spettacolo è ben riuscita e rende godibile la fruizione dell’opera, che scorre grazie alla pregevole direzione di Alessandro De Marchi e alla attenta e briosa regia di Cesare Scarton. Una registrazione preziosa e unica che consente di conoscere questa deliziosa commedia in musica.