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Festa del Cinema di Roma 11° edizione. Una, il punto di vista della vittima
Uno dei film più controversi nella sezione ufficiale in concorso della Festa del Cinema di Roma 2016, con un buon parere della critica, si presenta così questa prima prova cinematografica di Benedict Andrews tratta dal dramma teatrale Blackbird di David Harrower del 2005. La trama deriva a sua volta da una storia vera, quella di Toby Studebaker, un uomo americano di 32 anni all'epoca dei fatti, nel 2002, che adescò e poi ebbe dei rapporti sessuali con una ragazzina di 12 anni portandola fino a Parigi e Strasburgo. Studebaker fu condannato nel Regno Unito per 4 anni e poi 11 anni negli Stati Uniti dopo l'estradizione.
Il dramma teatrale tratto da questo crimine ebbe molti plausi dalla critica e l'adattamento cinemaotografico di Andrews che abbiamo visto è anch'esso molto teatrale: il regista ha esperienza proprio in questo campo sia di prosa che di opera, e le scene, oltre ad essere particolarmente curate nei dettagli, si possono dire delle scene “invisibili”, sulle quali quali gli attori si muovono definendole in ogni piccolo dettaglio. Molto impressionanti in questo senso le due recitazioni principali di Rooney Mara nella parte di Una adulta, e di Ben Mendelsohn in quella di Ray/Pete (cambia nome dopo il cacere e si risposa), perfettamente calibrate dal punto di vista della vittima soprattutto, che è il personaggio che guida in soggettiva la narrazione.
Indagine al di sopra dei pregiudizi, mostra una vittima innamorata del proprio carnefice dopo 15 anni dai rapporti sessuali avuti con lui mentre ne aveva 13 e consenzienti, come se potesse essere consapevole e responsabile di ciò che stava facendo ed oltrepassare la soglia adulta ad un'età in cui si è particolarmente fragili dal punto di vista dello sviluppo sessuale psicofisico. Un film che rimane impresso e stupisce per come è presentato, scevro da convinzioni precompilate.