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Frank. Uno strambo film sulla musica
Il registra Lenny Abrahamson (film precedenti sono Adam & Paul, Garage e What Richard Did. Tutti indipedenti), costruisce una trama intorno al personaggio di Frank Sidebottom, alter ego del musicista e comico britannico Chris Sievey, e ai cantautori Daniel Johnston e Captain Beefheart. La storia ruota intorno ad una band dal nome impronunciabile, Soronprfbs, che assolda un nuovo tastierista, Jon, interpretato da Domhnall Gleeson ed ha come cantante carismatico e folle Frank, interpretato da Michael Fassbender, che dà il titolo al film e si presenta con in testa costantemente una maschera enorme di cartapesta.
Presentato al Sundance Film Festival 2014, è sicuramente un film ultraindipendente e difficile da seguire perché l'unica sua logica ha come obiettivo di incidere un album in mezzo alla foresta con cantanti veri come Carla Azar (batterista del gruppo, anche cantante, tastierista e chitarrista nella realtà), un Michael Fassebender con una bellissima voce nella finale I love you All, veramente notevole, e assortiti tipi appena usciti da qualche centro di riablitazione mentale come Don, Scoot McNairy; la pazzamente violenta Clara, interpretata da Maggie Gyllenhaal, ed il rompiscatole francese snob Francois Civil. In un'Irlanda piovosissima, l'unico sano sembra Jon, soprannominato da Frank Pel di carota (ricordate Renard?), che viene reclutato mentre tenta lui stesso di formulare una sua statura di musicista cercando ispirazione da promenades spartane in mezzo al caos di una piccola cittadina sulle coste del Mar Celtico (probabilmente! Non abbiamo indicazioni suppletive per appurarlo).
La parte della maggiore la fa quindi la musica composta da Stephen Rennicks e performate dal cast del film: la canzone originale I Love You All cantata dal protagonista Frank interpretato da Micheal Fassbender insieme ai The Soronprfbs, è di tutte quella meno “weird”, direbbero gli inglesi, aggettivo che userebbero per questo film “strano”, un po' folle che sembra riportare su pellicola quello che accadeva probabilmente in Inghilterra durante gli anni '60 e '70, con meno droga, e più patologie mentali alla Linus, che in fondo fanno tanta tenerezza. Fassebender, a parte la maschera che indossa per quasi tutto il film, è irriconoscibile anche quando si vede senza, il che ci fa chiedere con insistenza la motivazione per aver partecipato come attore principale a questo strambo film sulla musica.