Fratelli minori e Sta per piovere. Per non dimenticare il passato e capire il presente

Articolo di: 
Eleonora Sforzi
Fratelli minori e Sta per piovere

Il cortometraggio intitolato “Fratelli minori”, diretto dall'esordiente alla regia Carmen Giardina, è una produzione dedicata alla memoria della tragica uccisione, avvenuta trentacinque anni fa, del presidente della DC Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e di Giuseppe (Peppino) Impastato, giornalista e politico impegnato nella lotta contro la mafia, che alla fine ha prevalso su di lui con la violenza.

Il cortometraggio, della durata di circa venti minuti, significativamente, è stato proiettato sulla piattaforma streaming di MyMovies proprio il 9 maggiogiorno in cui ricorre l'anniversario delle due uguali e diverse tragedie – una volta ogni ora, a partire dalle 16:00 fino alle 23:00.

La breve vicenda si svolge presso un posto di blocco fuori dalla città di Roma, dove alcuni giovani militari controllano la zona circostante. Passano il tempo ora improvvisando una piccola partita a calcio con quello che trovano in strada, ora cercando di mantenere i contatti con le persone care usando un telefono a gettoni lì vicino, ora parlando dei fatti di attualità: uno di loro, più informato e attento agli eventi accaduti, fa riferimento al coraggio che dimostra quotidianamente Peppino Impastato nel denunciare le persone implicate nella mafia siciliana, facendone pubblicamente nomi e cognomi.
Ad un certo punto, passa di lì un'auto, che in un primo momento non si era fermata al segnale dei militari, da cui escono due uomini, uno di loro mostra il distintivo, mentre l'altro, senza qualificarsi in alcun modo, comunica ai ragazzi la notizia del ritrovamento del corpo di Aldo Moro all'interno del bagagliaio di una vettura in una strada di Roma, dunque, dice loro che non c'è motivo di restare ancora lì, che possono tornare in caserma.

I giovani militari, però, con gli occhi lucidi, decidono di non muoversi dalla loro posizione fino a diverso ordine dall'alto e, con lo sguardo dritto verso l'orizzonte – mentre un contadino inconsapevole porta al pascolo il gregge – manifestano un silenzioso grido di protesta contro una società in cui i buoni finiscono troppo spesso per soccombere.
La loro decisione di restare fermi al posto di blocco diventa quindi un simbolo di resistenza, di desiderio di giustizia e di non accettazione di una realtà tanto controversa e violenta, in cui sono i potenti e la mafia a fare da padroni, mentre i più, come le pecore condotte al pascolo, si accontentano di brucare l'erba passivamente.

La regista genovese Carmen Giardina, che fino ad ora era conosciuta solo per aver ricoperto il ruolo di interprete e di sceneggiatore in alcune produzioni italiane, al suo primo impegno in veste di regista si è occupata di un argomento molto importante dal punto di vista storico e morale per la storia italiana. Si tratta di un cortometraggio che, a mio avviso, ha raggiunto l'obiettivo di mostrare concretamente il modo in cui la notizia di queste due singole e collettive tragedie abbiano raggiunto la popolazione e, allo stesso tempo, di mantenerne vivo il ricordo, per non dimenticare e spingere alla riflessione sul passato.

Sta per piovere

Il protagonista dell'ultimo film del giovane regista Haider Rashid, dal titolo “Sta per piovere” - proiettato in anteprima web su “MyMovies Live!” - si chiama Said, è un ragazzo di 26 anni residente a Firenze che, come tanti altri della sua età, lavora per mantenersi gli studi all'università; la sua, però, non è una condizione comune, in quanto figlio di genitori algerini, che abitano da molti anni in Italia.
Il regista lo presenta un passo alla volta, mostrandolo sul lavoro, in casa, nel rapporto con il padre e il fratello con cui vive e con la fidanzata: è perfettamente integrato sotto tutti i punti di vista, ha un forte accento toscano e segue con passione le partite della nazionale italiana, canticchiando l'inno di Mameli.

Improvvisamente, tutte le certezze della sua vita vengono messe in discussione, quando arriva la notizia del suicidio del titolare della ditta in cui lavora il padre, a cui per questo motivo viene respinta la richiesta di soggiorno e di conseguenza, insieme ai figli, viene obbligato a lasciare il paese nell'arco di quindici giorni.
Said non intende accettare questa imposizione e si rivolge ad un avvocato, mentre inizia a dare visibilità alla situazione assurda che coinvolge lui e la sua famiglia, contattando giornali e riviste e partecipando in prima persona ad un programma televisivo a tema politico, durante il quale però, il problema espresso passa in secondo piano rispetto alle discussioni a carattere più o meno generale dei due opinionisti.
Mentre i risultati delle procedure giudiziarie sembrano precari e poco rassicuranti, Said si esprime con franchezza e sincerità, dicendo di essere profondamente legato a questo paese e di sentirsi italiano, tuttavia esserlo di seconda generazione cambia le cose e lo rende diverso.

Sicuramente si tratta di un film molto interessante, soprattutto perchè il regista è riuscito ad affrontare in modo concreto e tangibile temi e situazioni molto attuali, connessi a problemi reali di vita quotidiana, con una delicata prossimità al rapporto tra Said e il padre, sottolineato al livello tecnico dal frequente uso di primi piani durante le conversazioni tra i due. Inoltre, è percepibile la difficoltà, per chi è nato e ha vissuto tutta la vita in un paese, costruendovi la propria esistenza a piccoli passi, di fare i conti con le lontane origini della famiglia, quindi con un'idea vaga e indistinta di patria.

Molto affascinante, secondo il mio parere, la scelta registica di esprimere le ansie e preoccupazioni del protagonista, connesse al probabile obbligo di rientro in Algeria, mediante il materializzarsi nel dormiveglia di immagini evanescenti ed eteree legate all'immaginario e alle costruzioni mentali intorno al mondo africano, così lontano dalla vita che conduce a Firenze. E il profondo legame affettivo con la città toscana, espresso attraverso bellissime vedute, si scontra con l'assurdità dei procedimenti lunghi e spinosi della burocrazia che, tuttavia, non intacca lo stato di oscillante serenità dei giovani protagonisti.

Pubblicato in: 
GN27 Anno V 14 maggio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Fratelli minori

REGIA: Carmen Giardina
SCENEGGIATURA: Diego Altobelli
ATTORI: Alessio Vassallo, Paolo Sassanelli, Michele Botrugno, Giuseppe Milazzo Andreani, Mauro Conte

Proiettato in anteprima web sulla piattaforma streaming "MyMovies Live!" giovedì 9 maggio.

FOTOGRAFIA: Robin Brown
SCENOGRAFIA: Diego Ricci
MONTAGGIO: Marcello Saurino
MUSICA: Pivio & Aldo De Scalzi
PRODUZIONE: Creuza Srl e Azteca Prod.
PAESE: Italia 2013
GENERE: Cortometraggio
DURATA: 20 Min. circa
FORMATO: Colore

NOTA: Presentato in anteprima al Rome Independent Film Festival (RIFF) 2013

Sta per piovere

REGIA: Haider Rashid
SCENEGGIATURA: Haider Rashid
ATTORI: Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Giulia Rupi, Amir Ati, Michael Alexanian

Proiettato in anteprima web sulla piattaforma streaming "MyMovies Live!" mercoledì 1° maggio. Uscito nelle sale cinematografiche il 9 maggio 2013.

FOTOGRAFIA: Alessio Valori
MONTAGGIO: Haider Rashid
PRODUZIONE: Radical Plans
DISTRIBUZIONE: Radical Plans
PAESE: Italia 2013
GENERE: Drammatico
DURATA: 91 Min.
FORMATO: Colore

NOTA: Presentato in anteprima mondiale al Dubai International Film Festival (DIFF) 2012