Supporta Gothic Network
Fuori controllo con Mel Gibson. La lanterna che illumina il nucleare
Come da dichiarazioni del protagonista, Fuori controllo dovrebbe essere l’ultimo film di Mel Gibson: un action movie tratto dalla miniserie omonima diretta dallo stesso regista Martin Campbell, conosciuto per Casino Royale e The Legend of Zorro. Al centro della storia l’omicidio della figlia di Thomas Craven, Emma (Bojana Novakovic), in circostanze drammatiche e apparentemente senza motivo.
Il viaggio di Thomas Craven inizia inaspettato dopo uno sparo seguito all’urlo: “Craven”, che pensa all’inizio diretto a lui. Non è così e possiamo dirlo subito dato che non è di certo questa la chiave del film sebbene lo sarà proprio il padre, attraverso il suo strenuo e “incontrollato” ricercare tra i tasselli, radioattivi oppure no, lasciati dalla figlia ventenne con un Master of Science ed un tirocinio alla Northmoor.
La Northmoor è una strana azienda, me ne ricorda un’altra di cui avevo letto nei lontani anni ’90 in un’inchiesta sugli animali modificati con geni umani: anche lì nessuno poteva entrare od uscire senza permesso, non si potevano scattare foto, c’era una sorveglianza, i giornalisti non erano ammessi. La Northmoor come quella era un’azienda completamente privata ed ha una squadra di sorveglianza autonoma e armata, ed uno stretto un accordo con il Governo degli Stati Uniti per la ricerca nucleare. Purtroppo degli attivisti ecologisti – sotto l’egida Nightflower - sono convinti che la Northmoor produca ben altro che ricerca ma armi nucleari che poi rivende agli stati “canaglia”, così soprannominati dagli Stati Uniti quegli stati che non sono retti da un regime democratico e sono coinvolti in azioni terroristiche. In proposito suggerisco un bellissimo e durissimo film di George Clooney (sperando non diventi “troppo buono” e poco critico fra le braccia della nostra compatriota), ovvero Syriana (2005, regia di Stephen Gaghan), che racconta una storia simile di accordi sottaciuti ed intessuti tra governi apparentemente “nemici”.
Oltre a Mel Gibson abbiamo un altro ottimo attore per una parte di secondo protagonista: Ray Winstone che riveste il ruolo capitale di Darius Jedburgh, l’eliminatore di prove (e non solo) che sta ricercando Thomas Craven per giungere all’assassino della figlia. Una frase in particolare motiva il titolo originale inglese Edge of Darkness: “alcune volte mi sento come Dioegene con la lanterna: c’è qualcosa nell’oscurità che non mi piace”, e rimanda alla sequenza iniziale del film, dove sotto un cielo lunare emergono frotte di cadaveri.