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Genova. Lo charme di Galliano al Teatro Carlo Felice per la GOG
Lunedì 23 maggio, nell'ambito della Stagione concertistica 2015/2016 della GOG, il Teatro Carlo Felice di Genova ha ospitato Richard Galliano, che ha proposto un piacevolissimo ed applauditissimo concerto in quartetto, affiancato da Hans Van Oosterhout alla batteria, Philippe Aerts al contrabasso e Philip Catherine alla chitarra.
Titolo del concerto “New Musette”, come l'album campione di incassi pubblicato nel 1991 che consacrò definitivamente il musicista francese come un punto di riferimento nel panorama jazzistico e come straordinario esecutore al bandoneon ed alla fisarmonica. La citazione dell'album è stata utilizzata come pretesto per presentare una sorta di carrellata di alcune fra le sue più celebri composizioni sfruttando una formazione che che senza dubbio è quella più adatta per esaltare la sua musica e mettere in evidenza le sue doti ma anche quelle dei suoi straordinari compagni di avventura: Hans Van Oosterhout, Philippe Aerts e Philip Catherine, autentici fuoriclasse che per gli appassionati di jazz non hanno bisogno di presentazioni e che hanno immediatamente creato un'atmosfera affascinante e coinvolgente, ricreando in un ambiente specifico e forse inusuale come quello di un importante Teatro, il clima di un club o di ambienti più intimi dove il far musica insieme avviene a stretto contatto con il pubblico.
Galliano negli anni ha esplorato molti ambiti, proponendo registrazioni ed esecuzioni di composizioni barocche (Bach, Vivaldi), Mozartiane o rivisitazioni di classici del repertorio melodico europeo non solo jazzistico, ma è senza dubbio con questa formazione ed eseguendo le sue composizioni che riesce a creare ed a trasmettere forti emozioni. Come ha spiritosamente fatto notare lui stesso, nella serata genovese è apparso particolarmente in forma, ed ha esibito, senza deludere le aspettative, un controllo tecnico, un fraseggio ed un'espressività entusiasmanti. Sempre con apparente facilità e, soprattutto, con grande piacere personale e dei suoi partners, privilegio dei grandi interpreti.
Il programma è stato sapientemente calibrato, stabilendo una successione di brani che hanno messo in evidenza sia le doti di affiatamento sia le eccezionali qualità individuali. Aperto il concerto con la celebre “Spleen” dove è subito comparsa la grande personalità e straordinaria musicalità di Philip Caterine. I brani successivi, Blow up e Laurita, hanno dato un meritato spazio all'inarrivabile tecnica del batterista Hans Van Oosterhout ed alla precisione del bassista Philippe Aerts.
Fra gli altri brani eseguiti,“Aria”, per sola fisarmonica, nel quale partendo da una citazione contrappuntistica del mondo barocco e Bachiano in particolare, si è arrivati per sezioni armoniche e ritmiche progressive alla citazione di Libertango, ha esaltato il pubblico. Nel successivo, in trio senza Galliano, Philip Caterine ha regalato una memorabile ed emozionante lettura di un classico senza tempo come My funny Valentine.
Dolcissimo e sognante il brano “Giselle”, dedicato alla moglie, ed in conclusione, una sorta di sigla di chiusura al termine di un bellissimo percorso, non poteva mancare il titolo che ormai identifica Galliano: Tango pour Claude, che in questa versione in quartetto è a nostro parere apparso ancor più seducente e ammaliante della tradizionale versione con orchestra con la quale è universalmente conosciuto. Quasi novanta minuti di musica, senza intervallo, al termine dei quali gli artisti, come vecchi amici che si sono ritrovati e con piacere hanno suonato insieme, si sono vicendevolmente ringraziati ed abbracciati, non certo per scaricare una tensione ma per condividere una grande emozione.
Come detto entusiasmo del pubblico, ripetute chiamate in scena ed un graditissimo bis concesso: Autumn leaves, eseguito anch'esso con straordinario affiatamento e raffinatissimi scambi di frase.