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I giardini della Filarmonica 2018. Opus
La nuova edizione de I Giardini della Filarmonica, il festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana ha come titolo Opus come Opera, intendendo con questo il risultato dell'attività creativa comune a tutte le civiltà umane, e si svolgerà dal 25 giugno al 14 luglio 2018 nella sede di via Flaminia 118.
Il 25 giugno ci sarà un prologo il cui tema si inserisce nella variegata offerta di eventi che seguiranno, la conferenza-concerto di Giovanni Bietti che presenterà insieme a Piero Angela il suo libro Lo spartito del mondo, un viaggio alla scoperta dello straordinario potere della musica come lingua universale. Andrea Lucchesini, nuovo direttore artistico del l'Accademia Filarmonica Romana, nella conferenza stampa di presentazione ha reso omaggio a Francesca Fortuna, direttore generale della Istituzione Universitaria dei Concerti, recentemente scomparsa e ne ha ricordato l'impegno nell'aiutare i giovani fornendo loro l'occasione di misurarsi con sé stessi e il pubblico nei concerti, una opportunità di cui quando era un giovane pianista si è avvalso. Una opportunità che ora ha voluto offrire ai giovani talenti con lo scopo di coinvolgere anche il pubblico giovane, ha infatti organizzato all’interno del Festival insieme all’associazione Arte2o, Prestissimo, “festa della musica classica giovane” che si svolgerà dal 26 al 28 giugno con una ventina di promettenti musicisti che metteranno alla prova il loro talento.
Alcuni sono under 18, come Samuele Telari alla fisarmonica (27 giugno) e Luca Bertelli (28 giugno) allo hang, uno strumento in metallo nato neanche vent’anni fa, dalla forma lenticolare e dal suono ipnotico e rilassante, che con un trio d’archi improvviserà su su musica di Bach, dei Nirvana, di Bronski Beat e di altri gruppi e autori. Fra i vari appuntamenti, ci sarà una sfida pianistica, divisa in tre manche, fra Gesualdo Coggi e Massimiliano Spada (26 giugno), mentre l'ensemble di musica antica I Bassifondi condurrà il pubblico alla scoperta della musica di raro ascolto del ‘600 (28 giugno). Nel programma sono previsti anche tre talk sul tema dei giovani e la musica che avranno ospiti direttori artistici delle istituzioni della capitale, compositori, giornalisti e interpreti. Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sarà il padrino della prima edizione di Prestissimo e il 27 giugno si esibirà con altri due eccellenti clarinettisti, Luca Cipriano e Perla Cormani, nel concerto Clarinotte, in programma i rarissimi Divertimenti originali per tre corni di bassetto di Mozart ma anche il jazz di Chick Corea, musica brasiliana e klezmer.
Giovani concertisti parteciperanno anche ad altri appuntamenti come quello del 2 luglio dedicato a Francesco Pennisi. L’Ensemble Tempo Scaduto, ensemble della classe di chitarra di Arturo Tallini del Conservatorio di Santa Cecilia, aprirà la serata un concerto dedicato alla musica per chitarra del Maestro siciliano e di altri autori del Novecento. A seguire Imago Sonora Ensemble, formazione in residenza presso la Filarmonica per la musica contemporanea, eseguirà Carteggio composizione in cui si intrecciano parole, musica e disegni e in cui Marcello Panni vestirà l’insolito ruolo di voce narrante.
Come ogni anno grazie al contributo degli Istituti di cultura stranieri e delle realtà internazionali la Filarmonica potrà offrire un programma aperto alle variegate espressioni artistiche contemporanee e alle tradizioni millenarie dei paesi coinvolti.Fra le nazioni che come ogni anno animano il Festival, ritroviamo dall’Oriente l’Iran, l’India, la Corea e il Giappone protagoniste le loro raffinate tradizioni poetiche e musicali, mentre dall’Europa si ascolteranno ritmi e melodie di Austria, Malta, Slovacchia, Spagna, fino al personalissimo fado di Custódio Castelo maestro indiscusso della chitarra portoghese. Tra gli appuntamenti il 3 luglio l'India i fratelli Ganesh e Kumaresh, coppia di violinisti riconosciuti come due dei massimi esponenti della musica carnatica, lo stile musicale classico dell’India meridionale, legato alla sfera religiosa.
Il tradizionale appuntamento del Festival dedicato all'Iran sarà il 6 luglio con la presentazione del primo romanzo persiano scritto nel 1969 da una donna iraniana, Suvashun di Simin Daneshvar, un classico della letteratura persiana contemporanea ora edito anche in italiano da Brioschi editore. Seguirà il concerto The Sound of Brotherhood dedicato alla musica tradizionale persiana di Parviz Meshkatian, con gli strumenti tradizionali persiani (santur, duduk, kamancheh, tar e tombak) e poi il concerto Wispers. Letters never written, Songs never sung, nuovo progetto di Ghazal Shakeri su melodie antiche persiane rivisitata in chiave fusion, con letture in persiano e italiano a cura di Parisa Nazari. Il 7 luglio sarà protagonista la Corea con un progetto multimediale, promosso dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” a partire da storie e poesie della tradizione coreana, sono stati composti dieci pezzi per voce, violino e violoncello da autori di università statunitensi e conservatori italiani, presentati tutti in prima assoluta. Ai quattro musicisti che li eseguono, per metà coreani per metà italiani, si affiancano le coreografie di Lisa Naugle e Andrea Ordaz interpretate dalla compagnia di danza DTM2 della Irvine California University, con i video realizzati da un team dell’Università statunitense. Il 13 luglio sarà protagonista il Giappone con i canti popolari giapponesi, trasmessi oralmente dai tempi più remoti finoa oggi, intrepreti Hibiki Hichikawa e Akari Mochizuki .
Tra i vari generi musicali in programma ne I giardini della Filarmonica il 4 luglio ci sarà Domenico Sanna in Solo piano jazz che mischia classici del jazz a proprie composizioni mentre il 5 luglio in Opera Gourmet, saranno protagoniste le arie d’opera di celeberrimi compositori e le leccornie originate dalla loro influenza. con le voci del baritono Dario Ciotoli e del soprano Laura Di Marzo, accompagnati da Flavia Di Tomasso al violino e Claudio Martelli al pianoforte. Il 9 luglio la giovane pianista Federica Bortoluzzi debutterà alla Filarmonica, con un programma di sua scelta dal titolo La Mér Mediterranée brani di autori che si sono ispirati alla musica mediterranea e il 10 luglio Misia Jannoni Sebastianini giovanissima violinista, classe 1997, sarà impegnata in un programma dedicato a Bach e al capolavoro la Partita n. 2 in re minore BWV 1004. A seguire Easy to love, lettere d’amore in più di 160 caratteri sarà il secondo concerto della giornata, protagonista Raffaella Misiti, con il pianista Pino Perris, il contrabbassista Aldo Perris e la batteria di Salvatore De Seta, interpreterà canzoni di Ira e George Gershwin, Jacques Brel, Édith Piaf, Cole Porter.
L'Ensemble Pentarte diretto da Stefano Cucci con il soprano Marta Vulpi, che si dedica con passione al repertorio della musica del Novecento storico e di quella contemporanea, presenterà in prima assoluta un pezzo di Ada Gentile, Polvere di suono e uno di Albino Taggeo, Golpe de Luz, insieme al Trio, Il demone meschino di Nicola Piovani e brani di Gershwin, Petrassi, Piazzolla e Stravinskji. Edoardo Mancini classe 1988, il 12 luglio eseguirà pezzi celebri per clarinetto solo scritti nel Novecento, a partire dai Tre pezzi del 1919 di Stravinskij. Conclusione il 14 luglio con il concerto dell’Avant Piano Trio, Rebecca Raimondi al violino, Urška Horvat al violoncello e Alessandro Viale al pianoforte saranno i giovani interpreti di Trii di Brahms, Suk e di Orazio Sciortino, quest’ultimo in prima assoluta. Poi in programma ci sarà il Germano Mazzocchetti Ensemble con Germano Mazzocchetti, alla fisarmonica che presenterà sue musiche. Mazzocchetti infatti oltre a essere un virtuoso fisarmonicista è anche compositore di musica per il teatro, la commedia musicale, il cinema e la televisione. Il programma è ampiamente diversificato e ne abbiamo riportato alcuni appuntamenti per chi volesse averne una visione completa oltreagli orari e ai prezzi consigliamo di consultare il sito:www.filarmonicaromana. org