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Giunti. Il metodo della fenice, viaggio negli abissi umani
A pochi mesi dal riuscito La pietà dell'acqua, che andava a scavare nei meandri dei misteri del collaborazionismo durante la seconda guerra mondiale, è tornato in libreria il commissario Tommaso Casabona ideato da Antonio Fusco con Il metodo della fenice, sempre edito da Giunti.
Il commissario Casabona è in profonda crisi con la moglie e da giorni non torna a casa. Si trova a indagare su due delitti all'apparenza slegati, quello di una ragazza slava e quello di un pornoattore amatoriale, e presto scoprirà un mondo stavolta legato all'oggi di ricatti, squallori, sopraffazione, orrori nascosti dietro la rispettabilità, da cui non potrà che uscire scosso.
Tra il mondo dei film porno amatoriali, praticato da coppie e singoli annoiati e in cerca di emozioni, e una comunità per giovani disagiati all'apparenza ineccepibile, il commissario Casabona riuscirà a trovare il bandolo della matassa, ma dovrà anche affrontare la sua crisi personale, che avrà dei risvolti inaspettati, e tutto non sarà più come sembrava.
Si dice spesso che gli anglosassoni sono i maestri del thriller e del giallo: questo può valere per quello che riguarda il grande e piccolo schermo, ma in letteratura anche in Italia ci sono storie interessanti e avvincenti, toccanti e terribili nel loro scavare in abissi senza fine e molto realistici, come quelle con protagonista Casabona, eroe molto umano che vive storie dove c'è il mondo di oggi, con tutti i suoi drammi e ingiustizie, e dove c'è comunque una ricerca pacata ma doverosa della verità e della giustizia.