GOG di Genova con Abbado concertatore per Bach

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Claudio Abbado

Claudio Abbado è tornato a Genova, assente dal 1964, nella stagione della GOG per dirigere al Carlo Felice l'Orchestra Mozart in un programma integralmente dedicato a J.S.Bach. Imperdibile appuntamento per il pubblico genovese sabato 8 dicembre al Teatro Carlo Felice nella stagione del centenario della Giovine Orchestra Genovese: Claudio Abbado ha proposto un affascinante concerto bachiano alla guida della “sua” Orchestra Mozart, straordinario ensemble nato nel 2004 e da allora seguito dal Maestro in una serie ininterrotta di splendidi concerti e registrazioni, formato da giovani esecutori, in realtà tutti grandi solisti, prime parti delle più importanti realtà orchestrali europee.

Le attese non sono sono andate deluse. Accolto da ovazioni già prima di iniziare l'esecuzione, Abbado ha proposto la sua lettura di alcune fra le più affascinanti e conosciute pagine strumentali bachiane.

È necessaria un'osservazione preliminare che ha per noi grande significato. Nel programma di sala e nelle locandine, Claudio Abbado è indicato come “concertatore” e non come “direttore”. Tale definizione consente di capire ancor più profondamente lo spirito con il quale è stato costruito il concerto. Questo tipo di repertorio, come spesso accade, non avrebbe necessariamente bisogno di un direttore ma, così come avveniva nel periodo barocco, di un “konzertmeister” che nella fase preparatioria imposti l'esecuzione in base alle propria visione estetica. Esattamente questo ha fatto Abbado e questo si è percepito in concerto. Il suono asciutto, la cura milllimetrica nelle dinamiche, nell'assieme e nel respiro generale dell'esecuzione, portano la firma inconfondibile di Abbado che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare nel corso della sua straordinaria carriera. Con questo lavoro preliminare, il gesto si è ridotto all'essenziale, quasi a diventare una condivisione e paritaria partecipazione del respiro e dello sviluppo del linguaggio bachiano.

L'Orchestra Mozart, come già sottolineato ensemble formato da fuoriclasse, ha perfettamente assecondato l'impostazione voluta da Abbado. Durante l'esecuzione del programma si sono messi ulteriormente in evidenza alcuni solisti. Doverosamente citeremo in coda i nomi di tutti i membri dell'Orchestra. Purtroppo una di questi, il soprano Julia Kleiter, ha dovuto interrompere la tournée per motivi di salute e quindi non è stato possibile ascoltare la prevista cantata BWV 51.

Ha aperto il concerto la suite n.2 BWV 1067, perfetto omaggio bachiano allo schema della Suite con la tipica successione di danze, nella quale come noto emerge protagonista il flauto. In evidenza in queso caso il solista Jacques Zoon, primo flauto della Lucerne Festival Orchestra e, come gli altri solisti della serata, frequentemente coinvolto da Abbado nei suoi progetti. Il suo suono morbido e duttile si è inserito perfettamente nel dialogo e nella contrapposizione al “tutti” adeguandosi all'impostazione voluta da Abbado, in un contesto di grande raffinatezza e leggerezza, esaltata nella celebre “badinerie” finale.

Senza avere il tempo di riprendersi dalla magia delle danze della Suite, un'altra straordinaria composizione ha deliziato il pubblico: il concerto in mi maggiore BWV1042 per violino, in questo caso con Isabelle Faust, già vincitrice del “Paganini” nel 1993. Momento di grande emozione l'esecuzione dell'Adagio, sezione di una bellezza sconvolgente e quasi fuori dal tempo per modernità e profondità. Nel dialogo rarefatto con il “continuo” la Faust con il suo Stradivari “Bella Addormentata” del 1704 ha raggiunto momenti di assoluta poesia.

Analoga atmosfera nell'altrettanto celebre “Aria” della Suite n.3 che ha chiuso la prima parte del concerto. Nell'ambito della successione di danze, eseguite anche in questo caso con grazia e leggerezza senza mai ostentare eccessi o superficiali effetti dinamici, la comparsa di questa geniale ed inarrivabile sezione nella lettura di Abbado e nell'esecuzione di tutto l'ensemble, è stata vissuta come un momento collettivo di meditazione, in una apparente e disarmante semplicità che solo il Genio di Bach poteva concepire.

Ha aperto la seconda parte un altro capolavoro assoluto della produzione barocca: il concerto per due violini BWV 1043. In questa occasione, oltre ad Isabelle Faust, è comparso Gregory Ahss, solida conferma nel panorama internazionale, conteso dalle più importanti istituzioni orchestrali e già diretto dai più celebri direttori. Anche in questo caso, alle travolgenti cavalcate contrappuntistiche del primo e terzo movimento, si è contrapposta un'intima e meditativa lettura del bellissimo largo.

Ha chiuso il concerto il secondo Concerto Brandeburghese BWV 1047, nel quale la presenza solistica di Raphael Christ, violino, Jacques Zoon, flauto, Lucas Macìas Navarro, oboe e Reinhold Friedrich, tromba, hanno regalato al pubblico un momento di gioiosa musica barocca, con il tipico impasto fra fiati, archi e percussione con una costruzione perfetta nelle proporzioni come una cattedrale gotica nella quale, con la magia che solo Bach riesce a creare, l'ascoltatore prova ammirato stupore e serenità interiore.

Ovazioni finali, ripetute chiamate in scena per Abbado, circondato e quasi coccolato dall'orchestra, bis dell'ultimo movimento del brandeburghese, standing ovation. Un altro appuntamento della GOG che non sarà dimenticato.

Pubblicato in: 
GN7 Anno V 17 dicembre 2012
Scheda
Titolo completo: 

Giovine Orchestra Genovese
Stagione del Centenario 
Teatro Carlo Felice ore 20 - Genova
Sabato 8 dicembre 2012
Orchestra Mozart Bologna
Claudio Abbado, concertatore

Programma:
Johann Sebastian Bach
Suite-Ouverture n. 2 in si minore BWV 1067
Ouverture – Rondeau – Sarabande - Bourrée I – Bourrée II – Polonaise – Double – Menuett – Badinerie
Jacques Zoon flauto

Concerto per violino, archi e continuo n. 2 in mi maggiore BWV 1042
Allegro – Adagio - Allegro assai
Isabelle Faust violino
Suite-Ouverture n. 3 in re maggiore BWV 1068
Ouverture – Aria – Gavotta – Bourrée - Giga

Concerto per due violini, archi e continuo in re minore BWV 1043
Vivace - Largo ma non tanto - Allegro
Isabelle Faust, Gregory Ahss violini

Concerto Brandeburghese n. 2 in fa maggiore BWV 1047
[Allegro] – Andante – Allegro assai
Raphael Christ violino, Jacques Zoon flauto, Lucas Macias Navarro oboe, Reinhold Friedrich tromba

Orchestra Mozart Bologna
Violini I: Gregory Ahss, Raphael Christ, Francesco Senese, Giacomo Tesini, Stefano Pagliani, Katharina Naomi Paul, Ilaria Cusano.
Violini II: Etienne Abelin, Claudia Schmidt, Michal Duris, Sergio Guadagno, Federica Vignoni, Gian Maria Lodigiani.
Viole: Diemut Poppen, Chaim Steller, Behrang Rassekhi, Javier Lopez Calvo.
Violoncelli: Gabriele Geminiani, Luca Franzetti, Rebekka Markowski.
Contrabbasso: Alois Posch.
Oboi: Lucas Navarro Macìas, Kay Froembgen, Carlos del Ser Guillen.
Fagotto: Guilhaume Santana.
Trombe: Reinhold Friedrich, Omar Tomasoni, Alfonso Gonzàles Barquin.
Timpani: Robert Kendell.
Clavicembalo: Enrico Cacciari.
Organo: Sebastian Kuchler-Blessing