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Gold. La sezione aurea dell'Oro
Dal regista premio Oscar alla sceneggiatura nel 2001 di Traffic Stephen Gaghan – e sceneggiatore anche di Syriana diretto da Soderbergh con George Clooney attore principale nel 2005 - giunge a compimento l'impresa di Gold. La grande truffa: con Matthew McConaughey protagonista come Kenny Wells, Bryce Dallas Howard nei panni di sua moglie Kaylene e Édgar Ramírez nei panni di Michael Acosta.
Un gran film con molta azione, dialoghi brevi, concisione e grande recitazione: l'America profonda della terza città del Nevada, Reno, che abita una zona desertica, con un certo Kenny Wells a capo di una piccola società mineraria a conduzione familiare ma piuttosto redditizia. Passano alcuni anni e Kenny (Matthew McConaughey) passa dal regalare un orologio d'oro alla sua ragazza Kaylene (Bryce Dallas Howard) al sottrarglielo per venderlo in un Comprooro e riscattare la sua vita da un evidente fallimento. La società è ad un filo dal colare a picco definitivamente così come i rantoli di sogni che Kenny tiene custoditi negli ultimi tentativi di trovare quella miniera d'oro cui tanto aspira costantemente.
Tutto quello che succede nel film si ispira ad una storia vera che viene sommariamente riassunta (vedi spoiler sotto) e che nella recitazione di McConaughey, calvo, ingrassato 20 chili con un a dieta a base di birra, spicca per realismo: sembra quasi di toccare con mano lo spirito americano del self-made man, di colui che non si arrende mai, che non può arrendersi e viene da pensare al suo opposto, l'italiano tipico, che, invece di caparbiamente issarsi sulle bellezze endogene della nostra penisola, si è ormai fissato in una lamentela costante quasi apologetica e assolutamente inutile.
Il personaggio anche di Acosta è ben interpretato da Ramirez che sottende continuamente un mistero derivatogli anche dalla frequentazione con ambienti così eccessivi e pericolosi come quelli di una dittatura, quella di Suharto. Bryce Dallas Howard entra perfettamente nel ruolo della compagna fedele che guarda aldilà delle apparenze senza farsi distrarre da quel Gold che ottenebra gli occhi di Kenny e di quasi tutti attorno a lui.
Splendida la colonna sonora anni '80 (il film è situato nel 1988) che parte dalla title track di Gold cantata da Iggy Pop fino a Temptation dei New Order passando per Joy Division e Pixies, solo per nominare i migliori.
Spoiler: ciò che segue vi informerà di come sono andate effettivamente le cose nella realtà ma anche sull'andamento del film.
La sceneggiatura qui è curata da Patrick Massett e John Zinman che si sono ispirati ad un fatto vero (qui in inglese il riassunto degli eventi): lo scandalo della truffa bilionaria di Bre-x Minerals Ltd con a capo David Walsh da una parte, che nel 1993 comprò una proprietà nella giungla del Borneo (Indonesia) su consiglio del geologo John Felderhof; dall'altra Michael de Guzman, il project manager, intanto aggiungeva dell'oro grattato dalla sua fede nuziale ai campioni inviati per l'analisi dei risultati e soprattutto dei prospetti minerari. Altro oro venne mischiato ai campioni provenienti dai trivellamenti e così tutti credettero – compreso il regime del dittatore Suharto che nel 1997 si aggiudicò il 40% dei frutti minerari revocando i permessi e “ottenendo” così una larga fetta del presunto ricavo – che era sepolta una montagna d'oro in quelle rocce della giungla indonesiana e Lehman Brothers Inc., Invesco Funds Group, J.P. Morgan investirono o consigliarono di investire. A questo punto, nel 1996, De Guzman, Felderhoff e Walsh vendettero una piccola quota a 100 milioni di dollari: un anno dopo, si dice che De Guzman sia caduto volontariamente da un elicottero e quando si scopre che i campioni d'oro sono falsi, le azioni di Bre-X generano un crash a Wall Street: la scoperta aurifera del secolo non era altro che la più grande truffa sull'oro del secolo.