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Grandi bugie tra amici. Ah, les beaux temps!
Il seguito del film del 2010 diretto da Guillaume Canet, e con quasi tutti gli stessi protagonisti, da François Cluzet, a Marion Cotillard, passando per Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Jean Dujardin, fino a Laurent Lafitte, si è fatto attendere quasi dieci anni, ed esce in questi giorni nelle sale italiane distribuito da BIM, Grandi bugie tra amici, che nel titolo originale, rivela molto piu' di quello italiano: Nous finirons ensemble, al pubblico, dopo che lo vedrà, l'ardua sentenza.
Tutto intessuto sui rapporti tra amici, sfilacciati, anzi, dal punto di vista di Max (François Cluzet), completamente deteriorati, tra il cosiddetto “abbandono” da parte loro – così lo ha visto Max dopo la morte dell'amico Ludo – e la separazione da Vèro (Valérie Bonneton). Lui si è rifugiato in quella che chiamano tutti la casa delle vacanze e lì gli fanno quella che pensano sia una “bella” sorpresa andandolo a trovare un paio di giorni prima del suo compleanno. Ça va sans dire che Max è tutt'altro che d'accordo perché aveva pensato, per rimettere i suoi conti a posto dopo il fallimento dell'affare Trocadéro, di vendere la grande villa sul mare. In tutto questo gran baillamme che fa infuriare Max, travolto dalla venuta di questi cinque amici compresi i pargoli al seguito, gli dà una mano l'amico Eric (Gilles Lellouche) che si offre di risolvere il tutto in modo molto generoso da parte sua affittando un'altra casa, magnifica, proprio sulla spiaggia. Da quel momento comincia la festa ma anche molte avventure e fraintendimenti.
Il film di Canet fa il punto sui rapporti umani, sulle idiosincrasie, le paure, le fobie, le paranoie, i ritorni di fiamma, in modo garbato ma anche sottolineando certi tratti ormai consueti degli aspetti dell'età di mezzo: la paura di invecchiare di Max; la ricerca di nuovi amori di Isabelle (Pascale Rbillot) e Antoine (Laurent Lafitte); qualche dubbio sulla propria sessualità di Vincent (Benoît Magimel); la non voglia di crescere e diventare adulti di Marie (Marion Cotillard). Il personaggio piu' stabile è Eric, che fa da paciere con tutti e Sabine (Clémentine Baert) che ama sinceramente Max e gli sta accanto paziente e tollerante.
In definitiva un film ben girato, ben sceneggiato e concluso forse in modo troppo frettoloso con un cameo di Jean Dujardin che non vi sto a svelare.