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Harmonia Mundi. Le Ouverturen di Bach secondo la Barockorchester
Questo è un CD importante. Con un programma importante ed un ensemble prestigioso. Stiamo parlando del doppio CD Harmonia Mundi della Freiburger Barockorchester, distribuito da Ducale, con le quattro Suites per orchestra di J.S.Bach, correttamente indicate in questo caso come “Ouverturen” come scritto da Bach, ma generalmente conosciute dal grande pubblico con l'altra denominazione.
Il concetto di “suite”, forma strumentale che ha visto in Froberger il primo grande autore, e che prevede una codificata successione di danze, è una delle forme più amate ed utilizzate nel barocco. Lo stesso Bach, nella sua produzione tastieristica, ha sfruttato quest'impostazione in numerose composizioni (suite inglesi e francesi, toccate, partite..). In questo caso, a giustificazione della denominazione “ouverturen”, lo schema non segue rigidamente la tradizionale scansione di danze, utilizzandone altre con diversi accostamenti. Le quattro ouverturen sono un'affascinante finestra sul mondo strumentale bachiano e sul suo gusto timbrico. Così come avviene nei Concerti Brandeburghesi, ognuno diverso nell'organico e quindi nel sapore timbrico, anche in questo caso ogni Suite rappresenta una sorta di dimostrazione di quello che su può ottenere affiancando archi, fiati e percussioni. Secondo Bach, ovviamente.
Il risultato è splendido, grazie alla lettura della Freiburger Barockorchester. Ogni Suite meriterebbe un'analisi e considerazione dettagliata per ogni sezione, ma lo spazio ovviamente non lo consente, lasciando ai fruitori del doppio CD la scoperta. In ogni caso sono doverose delle segnalazioni. Il suono dell'ensemble è solare, preciso e mai “fastidiosamente” filologico. Anzi, grazie all'abilità degli esecutori, si apprezza proprio l'impasto strumentale ed il fraseggio, perfetto nei respiri nella scelta di tempo.
Maestosa senza presunzione l'Ouverture della prima suite, giustamente saltellante la Gavotta nell'alternanza fra fiati ed archi. Tumultuosa la “furlana”, prima deroga fra le molte alla tradizionale successione di danze.
La seconda Suite, conosciutissima, vede protagonista il flauto. Efficace e nervosa al punto giusto la lettura della Bourrée, così come trionfalmente barocco il Minuetto. Per quanto riguarda la Badinerie finale, certificata nella popolarità anche nell'utilizzo come suonerie di cellulare (sic transeat...) altrettanto gradevole la lettura, scorrevole e precisa.
Nella terza Suite entriamo in un altro mondo timbrico prevedendo, come nella quarta, anche la presenza delle trombe. Nell'immaginario collettivo la Suite ruota intorno alla celeberrima “Aria”, ma anche le altre sezioni sono affascinanti. La presenza delle trombe e dei timpani nella gavotta e nella Bourrée riportano la mente alle grandi composizioni Bachiane vocali-corali-strumentali ed alla loro magnificenza. La giga finale è molto “tedesca”, come è giusto che sia, nell'andamento, senza eccedere in eccessiva velocità.
Nella quarta Suite le trombe subito si fanno notare già nell'Ouveurture, ricordando anche in questo caso analoghe sezioni della grandi cantate bachiane. Leggera e rimbalzante, sostenuta da un continuo perfetto, la sezione finale, “Rejousissance”. Come già detto, poche ed insufficienti osservazioni che auspichiamo però incuriosiscano l'appassionato e lo inducano alla “degustazione” con calma, come si concede ad un vino pregiato e da meditazione, di questi capolavori e soprattutto di questo CD. Musica assoluta degnamente esaltata da una grande interpretazione da parte della Freiburger Barockorchester.