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Come nacque Psycho? La diacronica storia di come Hitchcock intraprese la strada della direzione e produzione del suo più grande successo, viene rappresentata in questo film diretto da Sasha Gervasi, intitolato semplicemente Hitchcock in italiano, e tratto dal libro di Stephen Rebello Alfred Hitchcock and the Making of Psycho. Protagonisti del film sono Anthony Hopkins nella parte di Hitch, l'abbreviativo più frequente usato per chiamare il Maestro della supense, e nella parte della moglie e collaboratrice Alma Reville ammiriamo The Queen Helen Mirren.

Il film narra, oltre alla storia inossidabile tra Alma e Hitch, legati fino alla morte, la loro ferrea collaborazione in tutti i film dell'artista: dalla sceneggiatura al montaggio, financo alle riprese. Con Psycho, che il regista finanziò in prima persona dopo il rifiuto della Paramount a produrre l'horror tratto da libro omonimo di Robert Bloch, il sodalizio si dimostrò di nuovo vincente, dando vita nel 1960 ad un insuperabile successo, fondato su uno dei più macabri serial killer della storia statunitense, Ed Guin. Il personaggio fu interpretato da Anthony Perkins nell'originale di Hitchcock e fu modificata alquanto la storia di questo necrofilo con un rapporto perverso con la madre repressiva, che costruiva tappeti e abat-jour con la pelle delle sue vittime. Una ricostruzione della stanza di Guin si può vedere a Firenze al Museo dei Serial Killer che parte da Erzebeth Bathory per finire con un reparto dedicato da Amnesty International alla sedia elettrica, evidentemente il serial killer di stato.

In questo racconto autobiografico Ed Guin diventa il confessore ed il persecutore di Hitchcock, con un alone inquietante e secondario che aleggia intorno alla sua celebre protuberanza a livello dello stomaco, e che sicuramente narra molto abilmente dei suoi peccati a base di paté foie-gras direttamente inviato da Maxim da Parigi. Insieme all'alcool, di cui abusava, era uno dei suoi due vizi  ai quali in fondo non rinunciava mai, nonostante i consigli del medico e i rimproveri della moglie. In questo lo osserviamo molto casalingo, e piuttosto insicuro anche nei confronti di Alma, di cui era nondimeno geloso, come lo era lei delle infinite bionde, nel caso di Psycho la Janet Leigh in questo remake interpretata da Scarlett Johansson,

Un film dopotutto che guarda al geniale spirito di Hitch con un occhio umano, quasi perbenista nel seguirlo nei suoi lati deboli, che però non fanno che esaltarne l'immensa produzione a caratura massima di un regista che fu solo “nominato” agli Oscar. Per Psycho Janet Leigh vinse il Golden Globe come attrice non protagonista. La musica di Psycho era di Bernard Hermann, altrettanto celebre quanto Danny Elfman lo è oggi.