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Hobbs & Shaw. Quei due eroi che combattono citando Nietzsche
Dal 9 agosto sarà nelle sale italiane Fast & Furious – Hobbs & Shaw, spettacolare film d'azione nato come spin off di una nota serie d'oltreoceano, diretto da David Leitch e scritto da Chris Morgan e Drew Pearce (di quest'ultimo abbiamo appena apprezzato le qualità di regista e sceneggiatore con il film Hotel Artemis). Il film si incentra su due figure semicaricaturali di agenti speciali, Luke Hobbs e Deckard Shaw, personaggi già introdotti nella serie principale. Con Dwayne Johnson e Jason Statham nei panni di Hobbs e Shaw rispettivamente, il film segue i due superagenti che diventano alleati in modo quasi riluttante e che sono costretti a unirsi contro una minaccia che minaccia il mondo intero con un virus mortale.
Che si tratti di un blockbuster di pura azione lo prova la scena iniziale, in cu una squadra di agenti del corpo d'élite MI6 tenta di recuperare un virus, Snowflake, che può essere programmato per decimare milioni di persone, in possesso dell'organizzazione terroristica Eteon. La squadra è comandata da Brixton Lore, un agente speciale di Eteon con impianti cibernetici avanzati che gli permettono di compiere imprese sovrumane (interpretato da Idris Elba, molto efficace nel suo ruolo, anche se per l'ennesima volta notiamo con disappunto che il villain più pericoloso e violento è afroamericano). Costui uccide tutti gli agenti ad eccezione del loro capo, Hattie Shaw, una splendida Vanessa Kirby, che ci ricorda molto la Brie Larson che interpreta Captain Marvel. E in effetti il film ci rimanda da un lato alle versioni più esagerate di James Bond o Kingsman. Secret Service, e dall'altro ai film supereroistici della Marvel, ma con una vena molto più comica e svagata.
L'eroina inietta Snowflake su sé stessa come portatrice dormiente e fugge, con Brixton che riesce a farla passare sui media come una traditrice che ha ucciso la sua squadra e rubato Snowflake. A questo punto entrano in scena Luke Hobbs (un agente federale che lavora per il Diplomatic Security Service) e Deckard Shaw, fratello di Hattie e mercenario delle forze speciali britanniche: da acerrimi rivali diventano quasi amici, come nel più tradizionale dei buddy movies, e vengono incaricati dalla CIA di rintracciare il virus scomparso. Si susseguono inseguimenti in automobile (una potentissima McLaren 720S), scontri a distanza ravvicinata e colpi di scena, con cui mettono al sicuro Hattie, usando insieme astuzia e soprattutto forza bruta. Tant'è vero che Hobbs (curiosa la quasi omonimia con il grande filosofo inglese Thomas Hobbes, anche perché tra i comprimari troviamo anche un Locke) citando Friedrich Nietzsche sostiene che "vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza” (Così parlò Zarathustra).
Il trio individua poi il professor Andreiko, creatore di Snowflake, che li informa che per evitare che il virus possa annientare l'umanità ci sono solo due possibilità: o Hattie deve essere uccisa o bisogna sradicarlo con un dispositivo di estrazione che si trova all'interno del quartier generale di Eteon in Ucraina. Di qui una serie di spericolate e inverosimili avventure, che ci portano dall'Ucraina alle isole Samoa, dove il film offre un quasi inaspettato happy ending, quadretti familiari compresi. In conclusione, una pellicola di puro divertimento, scandito da una colonna sonora vintage con molta musica che ci ricorda gli anni '70.