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IUC. Inaugurazione dedicata al sommo Kantor
La stagione 2015- 2016 dell'Istituzione Universitaria dei Concerti è stata aperta, per il turno del sabato, dalla Akademie für Alte Musik Berlin con un programma interamente dedicato a Johann Sebastian Bach; il programma presentava, due concerti per strumento solista ed è stato impreziosito da due cantate una sacra e una profana.
Le composizioni di Bach dialogarono sempre fra loro perché il Kantor praticò la parodia, riutilizzando spesso non solo le sue composizione, ma talvolta anche quelle di altri, come Vivaldi. Il materiale musicale poteva passare senza problemi dai concerti alle cantate, passando dal profano al sacro e viceversa, cosa che riguardò anche le altre composizioni sacre. La Sinfonia da Hic geh und suche mit Verlangen ( Io vado e cerco con desiderio) BWV 49 è uno degli esempi portati in concerto, la spumeggiante composizione di stile italiano, deriva da un concerto oggi perduto, ma ha fatto da modello anche al Concerto per cembalo in mi maggiore BWV1053 composto a Cöthen, un periodo a cui risalgono capolavori come i Concerti Branderburghesi.
La cantata Mein Herze schwimmt im Blut (Iil mio cuore è inondato di sangue), Cantata BWV 199 fu composta da Bach per Weimar (1714) quando assunse il nuovo ruolo di Konzertmeister alla corte di Sassonia, fu poi riutilizzata a Cöthen e poi a Lipsia quando fu Kantor della Thomaskirche, ruolo che comportava l'obbligo di fornire la musica per le celebrazioni domenicali e festive. La cantata per oboe archi e continuo è su testo di Georg Christian Lehms, salvo il corale che è di Johann Heerman. La cantata è ricca di invenzioni strumentali e vocali, la prima e l'ultima aria, sono con l'oboe obbligato, inoltre le arie, di cui due in tempo lento, rivelano l'influenza della vocalità italiana in particolare l'ultima, brillante, è molto virtuosistica, sia per lo strumento che per la voce, anche il corale richiede uno strumento obbligato: la viola .
La festosa cantata Weichet nur betrübte Schatten (Ritiratevi ombre melanconiche) BWV 202 , che ha concluso il concerto concerto, è una della cantate profane, il cui numero è esiguo rispetto alla quantità di quelle sacre. È una delle tre cantate nuziali composte a Cöthen, di questa non si conosce né l'autore del testo, né l'occasione di composizione, alcuni suppongono che sia stata anche eseguita per il secondo .matrimonio di Bach con Anna Magdalena Wilcke. Anche le arie, in stile italiano, di questa cantata, richiedono lo strumento obbligato la prima e la quarta, l'oboe, la seconda il violoncello, la terza il violino. L'ultima aria brillante e virtuosistica come la quarta, è una gavotta che suggella festosamente la fine della composizione.
Dorothee Mields, la soprano, è stata un'interprete ideale delle due composizioni, ha una voce morbida e squillante ed esegue le agilità richieste con elegante disinvoltura, Laurent Benoit, l'oboista, è un eccellente virtuoso che ha dialogato armoniosamente con la cantante. Veniamo alla parte esclusivamente strumentale, nel 1729 Il Kantor divenne direttore del Collegium musicum, un complesso strumentale fondato nel 1702 da Georg Philipp Telemann e per questa formazione riprese molte sue composizioni strumentali precedentemente composte.
Lo spumeggiante Concerto in mi maggiore per violino e orchestra BWV 1042 eseguito con Georg Kallweit, primo violino e Konzertmeister, come solista, si pensa che risalga al periodo trascorso alla corte del principe d'Anhalt a Cöthen anche se non rimangono autografi. Si sa anche, in base alla testimonianza del figlio Carl Philipp Emanuel, che Bach fu un eccellente virtuoso anche degli archi, a Cöthen si trovava anche Johann Georg Pisendel, grande violinista e ammiratore di Vivaldi. Inoltre a Weimar, Bach aveva avuto occasione di studiare le partiture italiane che si trovavano nella ricca biblioteca della corte di Sassonia. Il virtuosistico concerto è nel classico stile di Vivaldi, diviso in tre movimenti; fu trascritto a Lipsia per il Collegium musicum nel Concerto per cembalo e archi in re maggiore BWV1054.
Il Concerto in fa minore per clavicembalo e orchestra BWV 1056, con Raphael Alperman, membro del complesso come solista, anche questo in stile vivaldiano ha il primo e terzo movimento provenienti da un concerto per violino e archi poi perduto, mentre il famosissimo Largo proviene da un concerto per oboe anch'esso perduto. L'Akademie für Alte Musik Berlin è un ensemble solido, i cui musicisti sono dotati di un'ottima tecnica, l'esecuzione che hanno proposto è rigorosa e si attiene strettamente alla scrittura musicale; il pubblico li ha lungamente applauditi. Torneranno a Roma nella prossima stagione del Teatro dell'Opera di Roma e proporranno il Dido and Aeneas di Henry Purcel.