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IUC. La stagione della Musica Ricercata
La nuova stagione è dedicata a Francesca Fortuna, recentemente scomparsa, che ne è stata l’ideatrice, ed è stata presentata mercoledì scorso dal nuovo direttore artistico Giovanni D'Alò, che, prima di dedicarsi alla carriera giornalistica, aveva lavorato con lei per 16 anni.
Una stagione con ben 35 concerti che si svolgerà dal 16 ottobre 2018 al 18 maggio 2019, si inizierà con due prestigiose inaugurazioni entrambe incentrate sulla grande musica viennese. Quella del ciclo serale, martedì 16 ottobre, sarà con il Wiener Concert-Verein, in programma Mozart, Bruckner, Brahms. L'inaugurazione del ciclo pomeridiano del sabato avverrà il 20 ottobre con l'oratorio Le Stagioni di Haydn, che verrà eseguito dal coro Cappella Amsterdam e dall’Orchestra del XVIII Secolo, fondata da Frans Brüggen, con i solisti Ilse Eerens, Marcel Beekman e André Morsch diretti da Marcus Creed.
La stagione presenta una ampia varietà dell’offerta musicale e interessanti proposte di prospettive diverse nell’approccio alla grande tradizione. L'aspetto che vogliamo per primo sottolineare è che la IUC è l'unica grande istituzione concertistica romana che ospita stabilmente nei suoi programmi i quartetti d'archi e anche quest'anno presenterà un repertorio che va da Mozart e Beethoven a Schubert e Brahms, al Novecento di Berg e Ravel. Arriveranno il Quartetto Ebène, il Quartetto Prometeo e il Quartetto di Cremona, che dopo aver eseguito nelle scorse stagioni l’integrale dei Quartetti di Beethoven, affronterà in due appuntamenti la prima parte del ciclo dedicato a quelli di Mozart, ciclo che si concluderà la prossima stagione.
Un'altra gloriosa tradizione della IUC è quella di presentare i giovani talenti, che poi ritornano ciclicamente durante la loro carriera, tre di questi ex giovani, diventati beniamini del pubblico torneranno per festeggiare l'anniversario del loro debutto alla IUC, per Uto Ughi e Bruno Canino è il sessantesimo, mentre per Michele Campanella è “solo” il cinquantesimo. Uto Ughi arrivò quindicenne nel 1959, in questa occasione sarà in duo con Michail Lifits, che debuttò a Roma alla IUC dopo la vittoria al Concorso “Busoni” di Bolzano nel 2009. Nel 1959 Canino suonò per la prima volta all’Aula Magna con I Giovani Solisti di Milano diretti da Claudio Abbado, il suo concerto è un altro record, è il 100°alla IUC! In programma ci saranno Sonate di Haydn, Mozart e Clementi e una originale panoramica sul repertorio americano dall’Ottocento ai nostri giorni (Gottschalk, Copland, Cage e Corea). Campanella, che suonò per la prima volta alla IUC nel 1968 proporrà capolavori di Beethoven, Schubert e Schumann.
Una novità sarà il lungo ciclo dedicato ai pianisti, 11 appuntamenti, infatti oltre a Canino, Campanella e Lifits ci saranno Roberto Cominati, vincitore del Concorso “Busoni” nel 1993, Mariam Batsashvili che nel 2014 è stata la prima donna a vincere il Concorso “Franz Liszt” di Utrecht, Orazio Sciortino, che celebrerà i 150 anni dalla morte di Rossini con un concerto dal titolo “Rossini allo specchio”. Ci saranno anche due debutti a Roma, quello di Lise de la Salle e quello di Ivan Krpan, vincitore nel 2017 a soli vent’anni del Concorso “Busoni, verrà anche un altro vincitore del “Busoni” Alexander Romanovsky con un programma monografico dedicato a Chopin, mentre Herbert Schuch, che nel 2004 ha vinto il Premio Beethoven di Vienna, incentrerà il suo recital su Beethoven con due Sonate e le undici Bagatelle op. 119 eseguite in alternanza agli undici pezzi di Musica ricercata (1951-1953) di György Ligeti. Infine Frederic Rzewski, compositore sperimentatore e pianista, suonerà la sua composizioneThe People United Will Never Be Defeated!, 36 variazioni su “El pueblo unido jamás será vencido”, icona musicale politica della lotta contro la dittatura cilena scritta da Sergio Ortega e conosciuta nel mondo attraverso l’interpretazione degli Inti Illimani.
Non c’è solo il pianoforte ma che il violino per un poker di concerti al femminile con Anna Tifu, Vincitrice nel 2007 del Concorso “Enescu” di Bucarest, Carolin Widmann, Veronika Eberle, che suonerà insieme al contrabbassista Edicson Ruiz e al percussionista Gonzalo Grau, e Francesca Dego, che sarà presente con Maria Perrotta e il cornista Martin Owen. Ci saranno anche il violoncellista Narek Hakhnazaryan, vincitore del Concorso “Ciajkovskij di Mosca nel 2015 e il clarinetto di Sabine Meyer con i quattro sax e il pianoforte dell’Alliage Quintett.
Bach è un autore molto presente nei programmi dei concerti dei vari concertisti interessante tra le varie proposte, ci sarà Rinaldo Alessandrini, che con Concerto Italiano proporrà proprie versioni di musiche bachiane per strumento a tastiera, tra cui le Variazioni Goldberg mentre il Concerto Köln suonerà il Concerto per due violini di Bach e altre musiche del XVIII secolo, con Giuliano Carmignola, come violino solista.
Non potevano mancare gli appuntamenti con il Jazz, arriverà il sassofonista Roscoe Mitchell, fondatore dell’ Art Ensemble of Chicago e protagonista del free jazz, suoneranno con lui il flautista Gianni Trovalusci e il percussionista Michele Rabbia. Paolo Fresu alla tromba, Richard Galliano alla fisarmonica, e Jan Lundgren al pianoforte, suoneranno Mare Nostrum, mentre Edmar Castañeda a l’arpa llanera e Gabriele Mirabassi al clarinetto, proporranno un jazz ricco di suggestioni latinoamericane. Alessandro Carbonare al clarinetto e la Ials Jazz Big Band di Gianni Oddi proporranno non solo Bernstein, Gershwin ed Ellington ma anche Carl Philipp Emanuel Bach e Stravinskij.
Non potevano mancare le prime esecuzioni nei programmi dei concerti IUC, Scène d’Hérodiade di Matteo D’Amico, dall’incompiuto poema Hérodiade di Mallarmé, sarà eseguito dal Quartetto Prometeo, Quasi walzer di Fabio Massimo Capogrosso sarà suonato da Orazio Sciortino, Essenze di Donato Semeraro sarà interpretato dal Gomalan Brass Quintet e nel programma di Veronika Eberle ci sarà in prima italiana di Passacaglia di Efrain Oscher e di RumBach for J. S. di Gonzalo Grau. Proseguiranno anche i concerti di Musica Pourparler, Studiare con la IUC a cura del Prof. Antonio Rostagno, che affida la scrittura dei programmi di sala agli specializzandi di musicologia e la quarta edizione di Note in Biblioteca collaborazione con il Sistema Biblioteche Centri Culturali del Comune di Roma.