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Sembra che il 3D sia il futuro al cinema, e la squadra Steve-o – Johnny Knoxville – Bam Margera, lo sperimentano, divertendosi e, come al solito, facendosi male. Le loro sono vere e proprie azioni fisiche, non è un film, ma una serie di sequenze una dopo l’altra che ci mostrano semplicemente quello che combinano questi giovani, stoici, indomiti e incalliti stunts.

Entrano in scena mettendo in gioco proprio il loro stesso corpo, con delle prove dolorose e fin troppo disgustanti, del tipo duri scontri in un campo di football, un mulo che scalpita con i suoi zoccoli sulle parti intime del malcapitato, saltare con una motoretta da una sponda all’altra di un canale per poi finire sfracellati a terra, rimanere rinchiusi in una buca piena di serpenti senza poter uscire, farsi staccare un dente da una lamborghini in corsa, farsi sballottare dentro una cabina piena di humus naturale, o sfidare un toro o un’ariete nel loro habitat, fino ad arrivare ad un’esplosione finale con tanto di inondazione (set molto ben ricostruito). Insomma questo gruppo di folli ha già fatto il giro del mondo in Internet, e ora vuole conquistare anche le sale cinematografiche mondiali e la gente (per la maggior parte adolescenti), di sicuro andrà a vedere queste scene, incuriosita e sadica.

Il 3D è di grande effetto, ci porta ancora più “dentro”, insieme ai personaggi e le cose che girano intorno, come i coriandoli lanciati in aria o gli schizzi di escrementi o quelli dell’acqua, in quella che è un’avvolgente, travolgente e coinvolgente esperienza fisica.