Jesi. Un Falstaff esilarante e colorato

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Falstaff, III atto foto di insieme, Foto Binci.

A 120 anni dalla prima rappresentazione e del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la 46esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi si è conclusa  proponendo un nuovo allestimento del Falstaff, andato in scena venerdì 22 novembre 2013 alle ore 20.30 (in replica domenica 24 novembre alle ore 16); sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana il maestro Giampaolo Bisanti alla sua prima direzione del Falstaff.

La prima assoluta del Falstaff andò in scena a Milano al Teatro alla Scala il 9 febbraio 1893, dopo una felice gestazione di tre anni. Da tempo l'ottantenne maestro pensava a Falstaff ma poi l'operazione si concretizzò con l'aiuto di Arrigo Boito, il cui agile ed elegante libretto, per fortuna, tradisce il testo  originario.The Merry Wives of Windsor ( Le allegre comari di Windsor) fu scritto da William Shakespeare per ordine della regina Elisabetta I, che voleva di nuovo in scena il grasso cavaliere.

I riusciti cambiamenti alleggeriscono la commedia, evitando le ripetizioni delle burle, riducendole a due, cosa che rende lo svolgimento più scorrevole. Boito ridusse e modificò anche le parti dei personaggi e una delle trasformazioni più riuscite è quella del ruolo di Mrs Quickly; inoltre inserì brani tratti da Henry IV, in cui il personaggio è teatralmente delineato meglio che ne Le allegre comari di Windsor, tra le inserzioni il celebre monologo sull'onore.

Verdi si divertì molto nella creazione di questa ultima opera in cui confluiscono una divertita ironia e una crepuscolare malinconia. Dopo il fiasco di Un giorno di regno il musicista non aveva più composto opere buffe, ma lo spirito lieve della commedia aveva  già fatto capolino nei drammi seri: nel primo atto di Rigoletto prima dell'entrata  di Monterone, in vari momenti di Un ballo in maschera e nel personaggio di fra Melitone, ne La forza del destino. Il progressivo raffinarsi del dialogo musicale gli permise di raggiungere nel Falstaff una prodigiosa e felice levità che rende le schermaglie verbali un trascinante vortice di battute briose e divertenti.

La musica è fatta di brevi frasi melodiche, che sostenute da una raffinata armonia e orchestrazione, sono permeate di lieve ironia come di buffa irrisione che esaltano la vivacità dialogo. Solo a Nannetta e Fenton, i due giovani innamorati, sono dedicati ampi spazi melodici, venati della malinconia di una persona ormai avanti con l'età, che guarda  a loro con l'affettuosa consapevolezza che il tempo della giovinezza e delle passioni è ormai irrimediabilmente lontano.

Nella musica Verdi prende in giro anche sé stesso e Wagner con citazioni che sono sì degli sberleffi, ma pieni di bonarietà, come è poi il suo atteggiamento verso tutti i personaggi e soprattutto verso Falstaff a cui guarda con un affettuosa comprensione. Il Falstaff è un congedo divertente in cui il primo ed essersi divertito a comporlo è proprio lui, il grande vecchio, che finalmente si sentì libero di creare senza costrizioni la sua creatura e di cui fu più soddisfatto di ogni altra opera 

Il nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con l'Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari ha avuto la regia Marco Spada, che ha scelto come ambientazione l’interno di un teatro nell’anno della composizione, per sottolineare la teatralità del Falstaff come metafora della vita. Non più l'osteria della giarrettiera, ma i camerini teatrali, non la casa di Alice, ma la sartoria teatrale. Le scene di Benito Leonori, belle e funzionali hanno assecondato gli intenti della regia, mentre i costumi colorati e ideali, nel connotare ogni personaggio, sono stati creati da Alessandro Ciammarughi.

La regia ha particolarmente curato la recitazione e il movimento dei personaggi fattore necessario per la riuscita delle diverse situazioni comiche. La direzione di Giampaolo Bisanti, che ha affrontato per la prima volta questa impegnativa partitura è stata convincente, per la vivacità e la resa drammatica; l'Orchestra Filarmonica Marchigiana (FORM) e il Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini", diretto dal maestro Carlo Morganti, hanno assecondato le intenzioni del direttore contribuendo alla riuscita dello spettacolo.

Il cast si è rivelato omogeneo e adatto nella resa dei diversi personaggi, Ivan Inverardi  si è calato nel ruolo di  Falstaff dimostrando di avere la necessaria padronanza vocale e scenica, lo stesso discorso vale per Francesco Verna un divertente Ford. Romina Boscolo è stata una convincente ed esilarante Mrs Quickly. Bene Silvia Dalla Benetta come Mrs Alice Ford e Daniela Innamorati come Mrs Meg Page, Barbara Bargnesi ha una bella voce adatta alla parte ed è stata una  Nannetta piena di brio e così pure Fabrizio Paesano, convincente nel ruolo di  Fenton.

Bardolfo e Pistola sono due componenti fondamentali dell'ingranaggio teatrale, a loro è riservata la parte di spalla dei personaggi principali e Roberto Jachini Virgili come Bardolfo e Carmine Monaco come Pistola sono stati all'altezza della situazione, bene anche Andrea Giovannini come Cajus. Il pubblico divertito ha lungamente applaudito tutti gli interpreti. Prima dell'inizio dello spettacolo il pubblico su invito del sindaco di Jesi, Massimo Bacci, ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del maltempo in Sardegna.  

Pubblicato in: 
GN4 Anno VI 26 novembre 2013
Scheda
Titolo completo: 

Teatro Pergolesi, 46esima Stagione Lirica di Tradizione
anteprima giovani*
venerdì 22 novembre 2013, ore 20.30
domenica 24 novembre 2013, ore 16
FALSTAFF
Commedia Lirica in tre atti
Libretto di Arrigo Boito da Le allegre Comari di Windsor e da scene di Enrico IV di William Shakespeare
musica di Giuseppe Verdi
Edizioni Universal Music Publishing Group – Casa Ricordi srl, Milano
Revisione sull’autografo della Partitura a cura di Alberto Zedda
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 9 febbraio 1893
*Spettacolo riservato ai partecipanti al progetto Ragazzi … all’Opera! 2013

Sir John Falstaff Ivan Inverardi
Ford Francesco Verna
Fenton Fabrizio Paesano
Dott. Cajus Andrea Giovannini
Bardolfo Roberto Jachini Virgili
Pistola Carmine Monaco
Mrs Alice Ford Silvia Dalla Benetta
Nannetta Barbara Bargnesi
Mrs Quickly Romina Boscolo
Mrs Meg Page Daniela Innamorati

direttore Giampaolo Maria Bisanti
regia Marco Spada
scene Benito Leonori
costumi Alessandro Ciammarughi
light designer Fabio Rossi

assistente alla regia Alain Lepore
assistente alle scene Elisabetta Salvatori
FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"
Maestro del coro Carlo Morganti