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Jimmy's Hall. Il fosco cielo d'Irlanda
Uno di quei rari registi impegnati che hanno ancora il coraggio di pescare dal rovello della storia e tirarne fuori una che nessuno si aspetterebbe è Ken Loach. Con Jimmy's Hall traccia la vera storia di James Gralton (1886–1945), un'attivista comunista nell'Irlanda povera dell'inizio Novecento, che per il solo fatto di mettere a disposizione di tutta la contea un luogo di aggregazione, di studio, di svago e di libera espressione di idee, figura come l'unico deportato irlandese negli Stati Uniti.
La prima volta che Jimmy (Barry Ward) fugge da Effrinagh, nella contea a di Leitrim, poverissima ed in mano a pochi latifondisti, è nel 1922, per sbarcare nergli Stati Uniti, dove approfondisce le idee socialiste: tornerà dieci anni dopo trovando la sua amata Oonagh (Simone Kirby) sposata e con figli e lo strapotere della Chiesa contro qualsiasi idea minimamente liberale. Le scene del film della schedatura di chi raggiunge la Pearse-Connolly Hall, questo luogo dove si danzava, si insegnava letteratura, musica, dove i primi esponenti delle Trade Unions (i sindacati inglesi) potessero discutere di piani di difesa per le fasce più deboli della società, sono emblematiche. Il parroco accusato da Jimmy di “più odio che amore”, che istiga alla violenza contro tutti coloro che frequentano la Sala di Jimmy, - il bravissimo attore Jim Norton – ci riporta col ricordo alla storia delle Magdalene Sisters (2002) di Peter Mullan, altra storia vera da far venire i brividi su quanto si potesse essere moralisticamente crudeli senza aver la benchè minima nozione di “moralità”.
Barry Ward nel ruolo di Jimmy è affascinante e carismatico in questa parte di coerente agitatore di idee: in realtà quello che si vede nel film la dice chiara e lunga sui metodi violenti e di chi siano, e ci si accorge come il film si divida in due parti ben distinte, perchè nella prima si racconta chi sono Jimmy e gli altri protagonisti; poi, si vedranno all'opera tutte quelle forze reazionarie, ricche e potenti che detestano qualsiasi parvenza di gioia e senso critico negli altri, compresi donne e bambini.
Un ritratto delle moors (brughiere) irlandesi che non ammette replica, tanto riproduce esattamente quel che è successo, soprattutto quel sano modo di vivere ed appoggiare ciò in cui si crede nonostante le avversità, non solo da parte di Gralton, ma della maggior parte della popolazione della Contea che, - per non farlo deportare negli Stati Uniti con la scusa che ha un passaporto americano e non è più cittadino irlandese – lo supportano capendo che lui ha rappresentato una delle rare chance in quel territorio fosco e fuligginoso tra la Chiesa ed il Governo che parteggiava per il più forte.