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Just like a woman.Un'alleanza al femminile
Il film di Rachid Bouchareb dal titolo semplice e significativo, Just like a woman, è un consapevole ritratto di due giovani donne, Mona e Marylin, dalle culture differenti ed interpretate rispettivamente da Sienna Miller e Goldshifteh Farahani, un'americana ed un'indiana, che in una specie di fuga à la Thelma e Louise (ma senza epilogo tragico), si confrontano sul loro essere donne oggi, nella società americana con tutte le sue storture e discriminazioni.
La Chicago di oggi sembra non avere nulla da invidiare al retrivo Texas per quanto riguarda le relazioni tra uomini e donne e quelle tra americani ed immigrati: le scritte discriminatorie sul negozio del marito indiano di Mona la descrivono perfettamente.
Quello che invece condividono da subito le due donne è una solidarietà tipicamente femminile che sorregge sia l'una che l'altra fin dall'inizio, nonostante le culture diverse. La prima, l'americana Marylin, ha difficoltà col marito Harvey (Tim Guinee), che poltrisce a casa e spende i soldi di lei al bar; Mona invece viene maltrattata dalla madre di Mourad (Roshdy Zem), suo marito, perchè non riescono ad avere i figli, di cui viene incolpata solo lei, senza nessuna prova scientifica.
Marylin fa un corso di danza del ventre ed ha un'audizione che l'aspetta a Santa Fe: questo ed altri episodi la spingono a partire, e la storia vera e propria inizia (la sceneggiatura è dello stesso regista Rachid Bouchareb). Però gli ostacoli continueranno ad essere tanti Nella società degli uomini: per riprendere il titolo di un film del 1997 con la sceneggiatura e la regia dello scrittore ed autore Neil LaBute, senza peli sulla lingua per quanto riguarda l'impietosità degli uomini (alcuni, ancora troppi) per le donne.
Il film è piuttosto verosimile e racconta una storia semplice da prendere in prestito e come esempio per le donne da mettere in pratica: un'alleanza che risulta sicuramente più forte di qualsiasi altra.