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L'ipnotista. Crime made in Sweden
Il best seller L'ipnotista di Lars Kepler diventa un omonimo crime diretto dal regista, svedese come l'autore, Lasse Hallström: noto per esser approdato negli Stati Uniti con la commedia La mia vita a quattro zampe nel 1988, è autore del poetico Le regole della casa del sidro (1999), e di una serie di film tratti dalla nota autrice svedese di libri per bambini Astrid Lindgren. A L'ìpnotista, in uscita in questi giorni, seguiranno ben otto film con protagonista l'ispettore Joona Linna impersonato da Tobias Zilliacus, al suo esordio su pellicola.
Atmosfere fredde e neve dappertutto per coprire l'odioso massacro di un'intera famiglia ritrovata sferragliata in ogni parte molle da coltelli e altri oggetti acuminati in casa propria: un'enigma ed un caso senza testimoni, a parte il figlio Josef, adolescente in coma ricoverato dopo la scoperta della strage. L'unico modo di intervistarlo sarà quello di consultare un ipnotista amico della dottoressa che lo ha in carico per fargli rivelare la verità di ciò che è successo in quella casa.
L'attore Mikael Persbrandt ha il ruolo dell'ipnotista Erik Maria Barn, grande protagonista del film In un mondo migliore, premiato alla Festa del Cinema di Roma 2010 e con l'Oscar alla regia per la danese Susanne Bier. Bravissimo nel ruolo, ha la parte del marito di Simona, la madre di suo figlio, che ha la stessa età di Josef, il ragazzo ritrovato nella casa della famiglia Ek a Stoccolma dove è avvenuto l'eccidio. Da sottolineare la meravigliosa Lena Olin, che ancora ricordiamo per la nomination all'Oscar (purtroppo non vinto) per L'insostenibile leggerezza dell'essere (1988).
Un crime di ottima fattura e tutta tensione declinato in svedese e che non ha nulla da invidiare a quelli americani: inoltre Hallström si potrebbe dire proprio di scuola americana visto che torna in Svezia dopo 25 anni di America. Musiche ancora dalla neve con lo svedese Oscar Fogelström.