Lippman. I morti sanno come sparire

Articolo di: 
Elena Romanello
Lippman I morti lo sanno

Accanto alle più celebri Patricia Cornwell, Kathy Reics e Tess Gerritsen, da qualche anno si è affacciata al panorama delle autrici di thriller a stelle e strisce Laura Lippman, molto amata dalla Gerritsen, che coniuga ricerche della verità su crimini e affini e introspezione psicologica dei suoi personaggi, realistici e poco stereotipati. I morti lo sanno  edito da Giano, parte da un incidente stradale, in cui la donna coinvolta in maniera colpevole rivela di non essere quello che dicono i suoi documenti, ma una delle due sorelline Bethany, scomparse trent’anni prima, in un pomeriggio degli ormai lontani anni Settanta, in un un centro commerciale.

Da questo fatto parte la storia, in cui emergeranno molte ombre e contraddizioni, che porteranno poi ad una sorprendente soluzione del caso, tra flash back e ricordi in tante vite toccate da questa tragedia, tra menzogne e volontà di stabilire la verità.

Ad indagare su questo enigma arrivato dal passato c’è una coppia improbabile, il poliziotto Kevin Infante e l’avvocato Gloria Bustamante, provvisoria come stile di vita ma pronta a tutto per scoprire il tutto su quella che è la vera protagonista della vicenda, la misteriosa Penelope, che forse è Sunny Bethany, forse è Heather Bethany, ma forse non è nessuna delle due.

Laura Lippman costruisce la sua inchiesta partendo da un argomento che via via è diventato sempre più sentito nel mondo occidentale, la scomparsa di persone che spariscono nel nulla, frequente sulle due sponde dell’Atlantico con risvolti inquietanti, alla base di successi come la trasmissione di attualità nostrana Chi l’ha visto? (che ha dei colleghi simili in altri Paesi) o il serial thriller Senza traccia.

Più ancora di omicidi e rapine, l’idea che qualcuno, magari giovanissimo e senza un motivo razionalmente ammissibile come i problemi economici oppure una fuga matrimoniale, possa sparire nel nulla senza dare più notizie nell’era delle videocamere, dei satelliti, della vita sempre visibile grazie agli smartphone e ai social network, è una delle angosce maggiormente presenti nel mondo contemporaneo, tenendo conto che molte di queste sparizioni non vengono risolte nemmeno a distanza di decenni, come quella raccontata nelle pagine del libro.

Tra salti tra vari ieri e l’oggi, I morti lo sanno fatica forse un po’ all’inizio a prendere il ritmo, anche se le premesse intrigano subito, per poi costruire un viaggio nell’animo umano e nelle sue emozioni, amore, odio, affetti familiari, voglia di fare il proprio dovere, che sa coinvolgere, non dimenticando il tema dell’identità e di chi è, personificato dalla protagonista, diventata truffatrice, smemorata o ex bambina che vuole ritrovare le sue radici.

Al di fuori della serie che Laura Lippman ha dedicato alla sua eroina Tess Monaghan, reporter che investiga su delitti e simili, I morti lo sanno è quindi un romanzo da leggere a sé stante, cercando di non rimanere troppo coinvolti e angosciati da una storia inventata ma che riecheggia drammi reali che non hanno avuto una soluzione, nemmeno amara, come si intuisce nelle pagine del libro.

Pubblicato in: 
GN41 Anno V 10 settembre 2013
Scheda
Autore: 
Laura Lippman
Titolo completo: 

I morti lo sanno
Giano editore - collana: Nerogiano
ISBN 978-88-625-1147-6
Pagine 232
Euro 12,00